Vittorio Prinzi, già consigliere provinciale e sindaco di Viggiano: “Due novità per la Val d’Agri attese alla prova dei fatti”.
Tra i contenuti della manovra finanziaria regionale ci sono due articoli del ddl della Giunta Stabilità 2015 sui quali si concentra l’attenzione delle popolazioni della Val d’Agri: l’art. 19 che prevede l’istituzione del tavolo della trasparenza sul petrolio e l’art.22 che prevede l’istituzione della Fondazione “Osservatorio Ambientale Regionale”. In attesa dei disciplinari che contengano in dettaglio composizione e azioni dei due nuovi organismi, gli obiettivi attribuiti sono degni di valutazione. Per il tavolo della trasparenza sul petrolio si precisa che esso nasce dall’esigenza di tutelare ulteriormente gli interessi collettivi, facilitare un approfondimento ed una divulgazione dei risultati delle attività di monitoraggio ambientale, valutare le ricadute sociali ed economiche delle attività estrattive, alimentare processi di partecipazione che aumentino il livello della trasparenza della P.A. e permettano di rendere più facilmente visibili e perseguibili gli obiettivi di tutela della salute dei cittadini. All’Osservatorio, invece, sono attribuiti obiettivi di avanzamento della conoscenza e dello sviluppo di nuove competenze nel settore dell’ambiente e della salute configurandosi come Fondazione di ricerca. In entrambi i casi è necessario mettere in guardia per non ripetere gli errori commessi dalla Cabina di Regia del P.O. Val d’Agri che pure avrebbe dovuto garantire trasparenza e partecipazione delle Amministrazioni Locali al piano di impiego delle royalties e non è riuscita a dare organicità e soprattutto un’impronta di programmazione comprensoriale. Si pensi solo all’importo complessivo incassato dalla Regione Basilicata dal 1998 al 2013 ( 1.144.581.431,40 euro) che non ha consentito di introdurre elementi di cambiamento, di creare posti di lavoro. Buona parte di queste risorse è stata utilizzata per elargire contributi e fronteggiare emergenze nell’ambito della spesa corrente. Una Regione-bancomat, insomma. Per la Fondazione, bisogna stare attenti a definire il rapporto con l’Arpab e l’Osservatorio di Marsiconuovo sul quale erano state riposte grandi aspettative in matera di tutela ambientale e della salute. Si veda lo stato dell’arte sull’Osservatorio Ambientale, con sede a Marsiconuovo, ancora inoperoso in una realtà quotidianamente a rischio, mentre ricordo che sono in corso da qualche anno studi, di cui sarebbe doveroso attendere gli esiti; e mi riferisco in particolare allo screening per il registro tumori, curato dalla Regione Basilicata insieme all’Istituto di Sanità, e alla V.I.S. (valutazione impatto sanitario) condotta e finanziata solidalmente dai Comuni di Viggiano e Grumento Nova.
Dunque vogliamo credere nella sfida rilanciata con il nuovo anno: trovare nel petrolio una marcia in più per lo sviluppo, contando su una risorsa che non si sarebbe sostituita, ma si sarebbe aggiunta a tutte le altre, e realizzare la compatibilità tra tutte le potenzialità del territorio, tendendo ad uno sviluppo integrato, con l’impiego delle risorse finanziarie derivanti dal petrolio stesso. Invece, a causa della mancanza di investimenti in altri settori produttivi (agricoltura, turismo, beni culturali, artigianato…), si va affermando sempre più una tendenza “monocolturale” incentrata esclusivamente sull’attività petrolifera, che “infiacchisce” tutte le altre attività e soprattutto la volontà dei giovani ad intraprenderle. Ma siamo come San Tommaso e vogliamo vedere e “toccare con mano” le novità di metodo e merito che saranno introdotte con la finanziaria regionale.