Ipotesi di macroregioni, il Consiglio approva mozione.
Sempre all’unanimità il Consiglio regionale ha approvato la mozione di iniziativa del consigliere Pace (Gm), modificata con il contributo del consigliere Perrino (M5s), sulla proposta del deputato Morassut e del senatore Ranucci del Pd per “la riduzione delle Regioni italiane da 20 a 12, nella quale è previsto lo smembramento della regione Basilicata”.
Nel documento si ricorda che “alcuni Comuni di regioni limitrofe, Puglia, Campania e Calabria, mediante referendum, hanno espresso la chiara volontà di voler aderire alla Basilicata, ricreando un’unica identità territoriale, culturale e storica che va dal golfo di Salerno, passando per il Cilento fino al Golfo di Taranto”.
Nel sottolineare che “senz’altro su alcuni temi bisognerà ragionare in termini diversi, così come già accaduto con gli Enti locali, con le regioni limitrofe, al fine di migliorare i servizi mettendoli in comune per rendere efficace ed efficiente la spesa pubblica”, si chiede al Consiglio regionale di “inviare la mozione alle Commissioni competenti di Camera e Senato chiedendo l’audizione del Presidente della Giunta regionale per spiegare la contrarietà alla proposta e dare la disponibilità a ricercare insieme soluzioni idonee che contemperino le necessità di razionalizzazione della spesa pubblica con la difesa delle identità culturali, sociali, territoriali e storiche della Basilicata”.
Sono intervenuti, oltre al consigliere Pace (Gm) che ha illustrato la mozione, i consiglieri Spada e Cifarelli (Pd) e il Presidente della Giunta regionale Pittella.
Al termine dei lavori la conferenza dei capigruppo ha stabilito che il Consiglio tornerà a riunirsi domani mattina alle ore 11,00 per l’esame dei tre disegni di legge che compongono la manovra finanziaria per il 2015.
L’Assemblea regionale ha approvato all’unanimità la mozione “Costi standard e nuova relazione con gli Enti territoriali”, proposta inizialmente dai consiglieri Napoli e Castelluccio (Pdl- Fi) e modificata con il contributo delle altre forze politiche.
Con la mozione si fa presente che “tutti gli enti pubblici territoriali devono concorrere al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e, di conseguenza, devono osservare il principio della responsabilità gestionale quale elemento caratterizzante del proprio operatoesi impegna la Giunta regionale a dare corso ad una relazione nuova con gli Enti territoriali, impostata su un modello di sostegno finanziario, qualora ve ne fosse bisogno, determinato sulla scorta della definizione di costi standard dei servizi, monitorandone la qualità e presentando lo stesso all’esame del Consiglio regionale”.
Con il dispositivo si sottolinea che “la situazione economico finanziaria di molti enti territoriali della Basilicata è particolarmente critica in ultimo la situazione del Comune di Potenza e che le città, nell’attuale contesto di decrescita economica, sono elementi cardine del processo diretto al rafforzamento dei fattori di sviluppo locale”.
“Il miglioramento della qualità e della quantità dei servizi dalle stesse erogati in tema di istruzione, di salute e di mobilità – viene precisato nella mozione – costituisce una rilevante inversione rispetto a tendenze quali il calo demografico e l’emigrazione, il mancato sviluppo delle aree interne (cioè “di quelle aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali per i cittadini”), il degrado del capitale culturale e paesaggistico e la scarsa utilizzazione del capitale umano conseguente ad insufficiente offerta di lavoro; che il ruolo delle città quali drivers del cambiamento deriva dalla semplice costatazione di alcuni elementi di fatto: rappresentano il luogo di massima concentrazione della popolazione, dei consumatori, delle conoscenze, della cultura, delle infrastrutture materiali e immateriali e delle capacità produttive”. Si rileva, altresì, che “la gestione quotidiana e concreta dei servizi è il parametro fondamentale attraverso il quale valutare l’operato di una amministrazione comunale e di un Sindaco e che il MEF ha istituito, di recente, il portale ‘Opencivitas’ al fine di valutare la capacità dei minori enti pubblici territoriali di rispettare il criterio dei fabbisogni standard”.
Sono intervenuti nel dibattito, oltre al consigliere Napoli, i consiglieri Cifarelli e Santarsiero (Pd), Pace (Gm), Rosa (Lb-Fdi), Romaniello (Sel)