Prevista una movimentazione finanziaria di circa 3 miliardi e 300 mila euro. Fondi per sanità, inclusione sociale, trasporti, istruzione, ambiente, sviluppo e imprese.
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Pp, Ri, Psi, Cd e 7 voti contrari Pdl-Fi, M5s, Lb-Fdi, Udc, Gruppo misto) la manovra finanziaria della Regione Basilicata per il 2015, che ammonta a circa 3 miliardi e 300 milioni. In linea con la recente normativa i limiti massimi di indebitamento vengono previsti in forte contrazione: dai 97 milioni del 2014 si passa ad una previsione di 70 milioni di euro per il 2015, di 6,3 milioni di euro per il 2016 e di 3 milioni di euro nel 2017.
Tra le misure in materia sanitaria previsti investimenti tesi alla riqualificazione del presidio ospedaliero di Melfi (2 milioni di euro), del polo riabilitativo di Maratea (6,5 milioni di euro) e del costituendo Centro di medicina ambientale dell’ospedale di Villa d’Agri. Per questa iniziativa, che consentirà di avviare le attività di epidemiologia ambientale, previsti fondi per 1 milione e 500 mila euro. Fondi anche per il potenziamento del parco tecnologico del servizio sanitario regionale (7 milioni di euro), per il potenziamento della rete regionale diagnostico-terapeutica oncologica e di radioterapia (6 milioni di euro) e per l’attivazione di un “Polo oftalmico regionale” nel presidio ospedaliero di Venosa (100 mila euro). Previste inoltre misure per la riorganizzazione dei servizi e il contenimento della spesa sanitaria. Stabilito il differimento di due mesi del programma per il contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione. In attesa che venga avviato il programma del reddito minimo/reddito d’inserimento, previsto dall’articolo 15 della legge regionale n.26/2014 (assestamento di bilancio), l’attuale programma Copes avrà validità fino al febbraio 2015.
Le principali allocazioni finanziarie per il 2015 riguardano la sanità (1 miliardo e 50 milioni), le politiche sociali (44,6 milioni di euro), assetto del territorio ed edilizia abitativa (74, 1 milioni di euro), sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (256,4 milioni di euro), trasporti e diritto alla mobilità (266,7 milioni di euro), protezione civile (109,3 milioni di euro), turismo (29,4 milioni di euro), tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali (34,3 milioni di euro), istruzione e diritto allo studio (36,4 milioni di euro), sviluppo economico e competitività (215,2 milioni di euro), politiche per il lavoro e la formazione professionale (100,5 milioni di euro), agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (56,2 milioni di euro), energia e diversificazione delle fonti energetiche (14,5 milioni di euro), politiche giovanili, sport e tempo libero (7 milioni di euro).
Alla Caritas regionale è concesso un contributo straordinario di 200 mila euro per l’assistenza alle famiglie in stato di difficoltà economica. Per un programma per il recupero di alloggi sfitti dell’Ater da destinare alle fasce sociali più deboli, è previsto uno stanziamento di 1,5 milioni di euro. A sostegno del processo di riordino delle funzioni istituzionali (Province e unioni di Comuni) previsto dalla legge n. 56/2014, previsto un primo stanziamento di 450 mila euro, mentre nelle more del riordino del sistema formativo integrato, le Agenzie provinciali per la formazione potranno proseguire la loro attività attuando i programmi della Giunta regionale a valere sulle risorse del Fse. Contributi straordinari vengono assegnati alla Provincia di Matera (1 milione di euro per i servizi indispensabili di trasporto pubblico resi nel 2014), alla Provincia di Potenza (100 mila euro per il trasporto pubblico nel 2015, con particolare riferimento alle linee per la Sata di Melfi), al Museo naturale del Vulture (50 mila euro), al Comune di Matera (200 mila euro per le spese sostenute per la messa in sicurezza di Vico Piave), ai Comuni di Matera e Montescaglioso (fino a un massimo di 100 mila euro per alleviare il disagio delle famiglie sgomberate a seguito del crollo di vico Piave e della frana di Montescaglioso), al Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto (20 mila euro), al Comune di Potenza (200 mila euro per assicurare i servizi essenziali), al Consorzio industriale di Matera (700 mila euro – 200 mila per il 2015, 250 mila per il 2016 e 250 mila per il 2017 – per la manutenzione della tratta ferroviaria Jesce – Casal Sabini), per gli enti pubblici e privati operanti in Basilicata nel campo delle scienze motorie (100 mila euro).
Per rafforzare la dotazione infrastrutturale, in particolare con un sistema aeroportuale integrato a servizio del territorio regionale, prevista la sottoscrizione di quote dell’aeroporto di Pontecagnano per 280 mila euro nel 2015, 300mila euro nel 2016 e 1 milione e 400 mila euro nel 2017. Stanziati fondi anche per consentire l’avvio delle attività di trasporto pubblico passeggeri non di linea sull’aviosuperficie pista “Enrico Mattei” di Pisticci. Il finanziamento, stanziato anche nell’ambito delle iniziative connesse alla partecipazione regionale all’evento “Expo 2015”, sarà così programmato: una spesa iniziale di 250 mila euro per l’esercizio finanziario 2015 e 250 mila euro per gli anni 2016 e 2017. Una quota parte di queste somme sarà destinata ad iniziative di turismo di ritorno nell’ambito delle attività della Commissione regionale dei Lucani all’estero. Inoltre, 150 mila euro saranno destinati, per l’esercizio finanziario 2016, all’avvio delle attività di volo, anche di tipo sportivo e turistico, all’aviosuperficie di Grumento.
Si prevede inoltre di istituire una serie di fondi (tutti con una dotazione iniziale di 10 mila euro, ai quali si aggiungeranno i finanziamenti comunitari) per il sostegno agli interventi in materia di ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione, per il miglioramento dell’accesso alle tecnologie dell’informazione (agenda digitale, banda larga), per promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, per il sostegno ad interventi per la riduzione dei consumi negli edifici e nelle strutture pubbliche, per l’efficienza energetica delle strutture produttive dei cicli di produzione e per la mobilità sostenibile, per la promozione dell’adattamento al cambiamento climatico, alla prevenzione e gestione dei rischi, per la tutela dell’ambiente e l’uso efficiente delle risorse, per interventi finalizzati a contrastare la disoccupazione, rafforzare la capacità competitiva del sistema imprenditoriale e i processi di adattabilità, contrastare il divario di genere nel mercato del lavoro regionale, per l’inclusione sociale e la lotta alla povertà ed alla discriminazione, per gli investimenti nell’istruzione e nella formazione.
DC: POSITIVA SCELTA “STORICA” DI EROGARE CONTRIBUTO A CARITAS
“La scelta “storica” del Consiglio Regionale di erogare alla Caritas regionale un contributo straordinario di 200 mila euro per l’assistenza alle famiglie in stato di difficoltà economica va sottolineata positivamente perchè al di là dell’entità della risorsa finanziaria, per la prima volta, si registra il riconoscimento della missione svolta dalla Caritas e si accoglie il nostro appello a non lasciare la Caritas e le parrocchie lucane da sole ad affrontare l’emergenza povertà”. E’ quanto sostiene il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza, ricordando i numeri allarmanti diffusi dalla Caritas. “Non si può sottovalutare che almeno 10.000 lucani si rivolgono ogni anno ai 30 centri di ascolto-sostegno parrocchiali sparsi sul territorio, mentre per l’Istat – aggiunge – in Basilicata il tasso di povertà è vicino al 25 %, una percentuale che come rileva il centro studi Caritas è notevolmente al di sotto della realtà. E’ particolarmente utile il lavoro delle centinaia di volontari delle parrocchie lucane ad identificare le caratteristiche del “povero” lucano, in media sposato, tra i 40 e i 50 anni, con fissa dimora e disoccupato. Negli ultimi anni si aggiungono anche le fasce più giovani con lavori precari e figli piccoli a carico, che ritornano dalle famiglie di origine o i piccoli imprenditori che non riescono più a pagare i fornitori e dipendenti. E’ il cosiddetto ceto medio che è maggiormente esposto perché le famiglie non ce la possono fare più a mantenere giovani universitari fuori casa e a pagare mutui e bollette”.
“L’analisi della Caritas non consente più sottovalutazioni e misure caritatevoli. La povertà in Italia è raddoppiata rispetto agli anni precedenti alla crisi, ma il futuro (se non si interviene), non è roseo: neanche con la crescita economica la povertà tornerà ai livelli pre-crisi. E con l’introduzione del cosiddetto “bonus di 80 euro mensili” da parte del Governo Renzi riservato ai lavoratori dipendenti che abbiano un reddito imponibile compreso tra 8.145 e 24mila euro, il beneficio è andato a circa una famiglia in povertà assoluta su quattro: si tratta per lo più di nuclei con un solo reddito da lavoro e numerosi figli. Per quanto riguarda invece la Regione è significativa la decisione in attesa che venga avviato il programma del reddito minimo/reddito d’inserimento, previsto dall’articolo 15 della legge regionale n.26/2014 (assestamento di bilancio), di prorogare sino a febbraio l’attuale programma Copes. E’ matura la proposta di introduzione di un reddito sociale che innanzitutto ridia dignità alle persone in difficoltà persino a garantire un pasto completo al giorno al proprio nucleo familiare, contribuendo come invita a fare la Caritas a costruire contesti più giusti ed accoglienti, contemperando l’impegno di carità e il dovere di giustizia”.
Tancredi e Giordano (Ugl) su Finanziaria regionale.
“Nella nostra Nazione, registriamo numeri clamorosi sulla povertà in Italia. In Italia ci sono 10.048.000 di persone che vivono in condizioni di povertà relativa, pari al 16,6% della popolazione. Tra questi 6.020.000 sono poveri assoluti, cioè non riescono ad acquistare beni e servizi per una vita dignitosa (9,9%). Per quanto riguarda le famiglie, in Italia sono considerati relativamente poveri 3.230.000 di nuclei, il 12,6% del totale. Di questi 2.028.000 sono poveri in maniera assoluta. Si tratta del 7,9% del totale delle famiglie. La situazione più preoccupante è quella del Mezzogiorno, con in media oltre un quarto di famiglie povere”.
Lo dicono i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “nelle regioni del Sud la povertà è molto più diffusa rispetto al resto del Paese. Le situazioni più gravi si osservano tra le famiglie residenti in Basilicata che segna il top, dove restano sempre più pesanti i riflessi sulle condizioni di vita. Equità e tutela sociale, sostegno all’economia, governance e cooperazione territoriale sono binomi che non possono solo meramente essere annunciati ma, il Presidente Pittella dovrà rompere gli schieramenti e proseguire su piani d’attuazione concreti: almeno due famiglie su cinque – proseguono i segretari Ugl – sono costrette a tagliare la spesa alimentare e tre su dieci comprano soltanto prodotti in promozione. In Basilicata hanno chiuso circa 2.000 ditte, di cui la percentuale più alta si registra nelle attività piccole e medio piccole metalmeccaniche sfiorando addirittura il 68%. Si tratta di cifre che confermano la gravità della situazione e non c’è più tempo da perdere, quindi c’è la necessità di individuare strumenti di emergenza, anche attraverso i nuovi programmi di spesa comunitaria. Per l’Ugl Basilicata – aggiungono Tancredi e Giordano – si potrebbe intervenire alleggerendo il peso degli studi di settore anche per il 2015 e prolungare la moratoria sui debiti delle imprese. Prevedendo una movimentazione finanziaria di circa 3 miliardi e 300 mila euro, fondi per sanità, inclusione sociale, trasporti, istruzione, ambiente, sviluppo e imprese, la manovra finanziaria così come esposta è apprezzabile ma, i provvedimenti presentati dal presidente Pittella dovranno necessariamente portare ad una svolta e discontinuità rispetto al passato, in un territorio regionale con una situazione già disastrata. Indubbiamente la crisi in Basilicata come nella Nazione si è imposta su tutti, imprese e lavoratori e per tanto – concludono i segretari Giordano e Tancredi -, và tamponata la moria delle imprese, sostenendo un progetto di largo respiro che dia ossigeno per la tutela di quel poco di lavoro e di lavoratori che ancora riescono a sopportare tale crisi”.
NAPOLI (FI): IN LEGGE STABILITA’ CONTRIBUTI A FAVORE DELLE QUATTRO SOCIETA’ DI CALCIO DI CAMPIONATI NAZIONALI
L’emendamento approvato in occasione della Legge di stabilità prevede un fondo di 200 mila euro a favore delle quattro società lucane di calcio, quelle che partecipano a campionati nazionali (Matera, Melfi, Potenza e Francavilla), con una quota di 50 mila euro ciascuna.
Lo precisa il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Michele Napoli.
Il provvedimento – spiega Napoli – è stato originato da un mio emendamento che sollecitava il riconoscimento finanziario al Potenza Calcio la piu blasonata delle societa’ calcistiche lucane, che, a differenza del Matera e del Melfi, era escluso lo scorso anno dai contributi elargiti dal Governo regionale.
Gli obiettivi sono di favorire l’immagine della Basilicata, attraverso il calcio e promuovere i vivai giovanili per incrementare la pratica sportiva specie tra le giovani generazioni.
Dunque ogni speculazione e forzatura sul mio operato e’ fuori luogo.
E’ invece intento di Forza Italia – continua Napoli – estendere il provvedimento a tutte le società lucane di altre discipline sportive che partecipano ai rispettivi campionati nazionali per promuovere ed implementare, attraverso le stesse, l’immagine della Basilicata.