“Un colpo di mano all’ultimo istante ha modificato il mio emendamento originario sulla normativa che riguarda i Lidi della costa metapontina con il risultato di produrre quanto accaduto con l’intervento dei militari della Guardia Costiera di Taranto e il sequestro delle strutture rimuovibili localizzate sulla spiaggia, situazione che si sarebbe potuta evitare”. E’ quanto afferma il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio che ha diffuso il testo originario del proprio emendamento (allegato) aggiungendo che “la protesta legittima di Federbalneari Basilicata va indirizzata contro chi ha la responsabilità di quanto è accaduto”.
“La Regione – sottolinea il consigliere di Fi – con deliberazione di Giunta regionale n. 1667 dell’8/10/2010 ha adottato la Variante al piano regionale di utilizzo delle aree demaniali marittime che ad oggi non ha trovato ancora l’approvazione definitiva. Il Piano dei Lidi, unitamente alla Variante, costituisce la strumento attraverso il quale la Regione disciplina l’utilizzazione delle aree demaniali marittime, in un quadro generale di protezione ambientale e di diversificazione e qualificazione dell’offerta turistica. La situazione di stallo che perdura da diversi anni sta pregiudicando, però, gli investimenti sostenuti da numerosi operatori del settore che non sono in grado di offrire servizi turistici completi per i propri ospiti. Difatti la Regione è impossibilitata a rilasciare nuove concessioni demaniali fino all’approvazione della Variante e del suo regolamento attuativo. Il mio emendamento prevedeva, pertanto, la possibilità, nelle more dell’approvazione della Variante al Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime, di rilasciare concessioni demaniali marittime provvisorie alle aziende che hanno realizzato strutture ricettive prospicienti il mare e non dispongono di servizi in sito, affinchè il turismo balneare possa sfruttare a pieno le sue potenzialità”.
Castelluccio riferisce che “secondo il parere espresso dal Ministero dei Beni Culturali su sollecitazione della federazione di categoria Federbalneari le strutture degli stabilimenti balneari potranno essere conservate anche nei mesi invernali. Era partita proprio dall’associazioni di balneari la richiesta di non limitare “la vita” delle strutture ad un periodo che va da maggio a ottobre ma di consentirne la conservazione anche nei mesi invernali. Il problema, sollevato anche per questioni di natura ambientale, ha scatenato i balneari che, in particolare durante l’ultima stagione estiva, a causa anche delle condizioni meteo che non è stato del tutto favorevole, hanno subito pesanti contraccolpi dal punto di vista economico. Com’è noto, l’obbligo di smontare le strutture incombe sui titolari degli stabilimenti al termine di ogni stagione e non consente loro di sfruttare le giornate di sole tipiche che si presentano in periodi primaverili o festivi anche in inverno. Questa situazione ostacolerebbe anche la tanto ricercata destagionalizzazione che con molti sforzi si cerca di promuovere sul territorio del Metapontino”.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale: “La scarsa attenzione della Regione nei confronti degli operatori balneari. Manca anche il Piano Regionale delle aree costiere”.
Difendere il nostro territorio e gli investimenti degli operatori turistici lucani: per questi motivi oggi abbiamo presentato l’ennesima interrogazione al Presidente Pittella al fine di conoscere le motivazioni per le quali il Piano Regionale delle aree costiere previsto dalla Legge Regionale n. 39 del 2009, non è ancora stato adottato e quali e quanti sono gli interventi urgenti per la difesa e la messa in sicurezza delle aree costiere che il Dipartimento ambiente avrebbe dovuto individuare nelle more dell’approvazione del Piano.
Ancora una volta la Regione Basilicata non tiene fede agli impegni di legge. Di tale situazione abbiamo avuto conoscenza con la risposta alla nostra interpellanza relativa all’erosione della costa ionica nel Comune di Scanzano Ionico.
Con la Legge del 2009, la Regione ha disciplinato le funzioni in materia di difesa della costa, anche attraverso l’adozione e l’aggiornamento del Piano Regionale delle aree costiere, il quale costituisce lo strumento normativo, tecnico-operativo e finanziario mediante il quale devono essere programmati gli interventi diretti alla tutela e valorizzazione delle aree costiere. Ma nulla è stato fatto.
Nelle more, il Dipartimento avrebbe dovuto individuare urgenti per la difesa e la messa in sicurezza delle aree costiere. Sono passati cinque anni e ancora non si sa quali e quanti interventi sono stati programmati o effettuati.
Si va avanti, come accade spesso nella nostra regione, provando a gestire le emergenze ambientali che ciclicamente colpiscono le coste lucane, arrecando gravi danni agli operatori turistici delle zone costiere, senza approdare ad alcuna soluzione.
Nelle scorse settimane avevamo denunciato la mancata attuazione anche del Piano lidi dal 2005. Gli inadempimenti della Regione in questo settore dimostrano la mancanza di una reale programmazione e la scarsa attenzione del Governo regionale nei confronti degli operatori balneari. Noi non abbassiamo l’attenzione e attendiamo le risposte.
Potenza, 15 gennaio 2015
Gianni Rosa, consigliere regionale lFratelli d’Italia – Alleanza Nazionale