Tutti i cittadini di Tursi stanno provando sulla propria pelle
l’inefficienza della ditta che gestisce il servizio
di raccolta dei rifiuti, che ha vinto l’appalto l’anno scorso e che da
7 mesi ha solo peggiorato il servizio. È chiaro a tutti che le
responsabilità sono di chi sta amministrando il Municipio, visto
quanto previsto dal capitolato d’appalto. Ma deve essere ancora più
chiaro nelle nostre menti che non è più tempo per fare prove di forza
e manifestazioni popolari contro l’amministrazione comunale,
considerato che questa non ha più i poteri e i tempi per realizzare le
richieste popolari, dato che è indaffarata a fare gli ultimi favori ad
amici e parenti con i soldi dei cittadini, nella speranza di
raccattare voti per le prossime elezioni comunali. Infine, non è più
tempo di chiedere una riduzione del tributo sui rifiuti, dato che
dovrà essere la prossima amministrazione comunale a provvedere, entro
i termini previsti dalla normativa nazionale per la rimodulazione del
tariffario. Deve inoltre essere chiaro che nessuna amministrazione
comunale può abbassare la tassa sui rifiuti senza ridurre anche il
costo complessivo della gestione, lo prevede la normativa. Se qualcuno
verrà a dirci, nelle piazze e nei comizi: “noi abbasseremo le tasse
sulla spazzatura”, ma non ci dirà come e non ci spiegherà che l’unica
via è quella di ridurre l’attuale spesa, questo oratore non ha capito
il problema, o non conosce la normativa, o sta facendo il gioco
dell’attuale amministrazione comunale.
La soluzione per ridurre il tributo sui rifiuti, la TARI, è:
1- scioglimento del vincolo contrattuale con la ditta e gestione
pubblica e diretta del servizio di raccolta dei rifiuti;
2- dare ogni singolo servizio (spazzamento, raccolta plastica, carta,
vetro, metalli, indifferenziato, umido, ingombranti, arredo urbano) a
tante cooperative di lavoratori tursitani vincolati agli ordini della
prossima amministrazione comunale;
3- creare due impianti, uno per produrre concime dall’umido, l’altro
per produrre materiali plastici per l’agricoltura dalla plastica
differenziata;
4- creare un centro di smistamento e certificazione dei rifiuti così
da poter rivendere carta, vetro e metalli sul mercato nazionale dei
rifiuti;
5- ridefinire le tariffe TARI per ridurre il carico fiscale con equità.
Questa è l’unica soluzione concreta, realizzabile e duratura per
ridurre la tassa sui rifiuti. Con lo scioglimento del contratto
(proposta 1) si avrà una riduzione dei costi immediata, dato che i
profitti e gli extra costi tipici di una gestione privata ed
inefficiente vengono meno. Con la gestione diretta tramite cooperative
di lavoratori tursitani (proposta 2) si avrà una riduzione dei costi
del servizio grazie al controllo diretto da parte della prossima
amministrazione comunale. Con la produzione di concime e materiali per
l’agricoltura (proposta 3) la prossima amministrazione comunale
garantirà altri posti di lavoro, ma allo stesso tempo avrà degli
introiti dalla vendita dei materiali. Con la vendita degli altri
rifiuti differenziati (proposta 4) ci saranno altri introiti. I
risparmi e i ricavi generati serviranno per migliorare il servizio di
gestione dei rifiuti, creare posti di lavoro tra i tursitani e ridurre
le tasse con equità (proposta 5). Per realizzare questa azione
amministrativa sono necessari dai 3 ai 6 mesi di intenso lavoro, così
che per dicembre 2015, quando i cittadini andranno a versare il saldo
TARI potranno già beneficiare dei primi risparmi.
Per fare tutto questo non ci vuole l’agitazione popolare, che oggi non
ha più senso, bisogna andare a votare alle prossime elezioni comunali,
che si terranno a maggio, e i cittadini dovranno fare la scelta
giusta.
Mario Cuccarese, Portavoce di MuoviAmo Tursi