Riceviamo e pubblichiamo la replica del FLI alla nota del consigliere del PDL Adriano Pedicini che aveva contestato la nomina del consigliere comunale Manuello nel Comitato promotore di Matera 2019.
Con la nomina del Comitato promotore di Matera 2019 si entra nel vivo dell’entusiasmante seppur non semplice e scontata candidatura della nostra città a capitale della cultura 2019. Un ‘occasione importante per la città che vedrà FLI per la propria parte impegnata a tutti i livelli a cominciare dall’impegno e dall´interesse del Presidente Fini e di tutti i parlamentari europei di FLI affinché questo obiettivo venga conseguito.
La segreteria cittadina e provinciale di FLI che hanno già da tempo
interessato e sensibilizzato sul tema Fini salutano la nomina di tutti i
componenti del Comitato promotore e tra questi,per il FLI, dell’avvocato
Manuello certi che saprà addurre un contributo di qualità e di impegno.
Come ogni bella notizia vi è tuttavia sempre la nota stonata del consigliere
Pedicini che tutti in città ormai commentano autonomamente senza alcun bisogno di aggiungere in quest’occasione altro se non che se il PDL è rappresentato con tali ridicole e basse argomentazioni è davvero messo male. Ma purtroppo questo passa il convento del PDL.
FLI Matera
Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale Adriano Pedicini nella quale viene contestata la scelta di inserire un consigliere delle liste civiche nel comitato promotore per la candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019.
Il gruppo consiliare del PDL rimane fuori da ogni decisione sulle scelte di Matera capitale della cultura 2019. Il sindaco Adduce fa ricadere la sua predilezione, per l’elezione del rappresentante della minoranza all’interno del comitato, su di un consigliere delle liste civiche: Doriano Manuello. Questi eletto nelle liste di “IO SUD” è poi migrato nel FLI, ma solo con le parole non nei fatti, nella sostanza rimane ancora radicato al suo vecchio partito e non se ne comprende la logica se non in quella, di far valere la sua posizione di consigliere e nelle stesso tempo di capo gruppo di una lista, col solo interesse di assicurarsi la partecipazione ed il voto ad ogni commissione. In pratica, ognuno dei consiglieri delle liste civiche è anche capo gruppo di se stesso. La confusione politica è giunta alla vetta, è obbligo fare chiarezza sulle posizioni, perché non si può tollerare ulteriormente questo intruglio politico dove non si sa dove inizia e finisce l’appoggio a questa amministrazione. C’è bisogno di fare scelte ben precise e dire da che parte si condivide una politica, diversamente si aderisca al gruppo misto. Non è giustificabile questo stato di cose il cittadino deve confrontarsi con rappresentanti che assumano una dimensione chiara e precisa, non si può pensare di essere pendoli di un sistema e trovare le convenienze giuste a seconda delle situazioni; né il sindaco Adduce può prendere decisioni su tali questioni strizzando un occhio ad una componente politica o, come volete ad un gruppo di civiche, al sol scopo di preservarsi una stampella. La dimostrazione di ciò, la osserviamo puntualmente in ogni seduta di consiglio dove la maggioranza, già larga di suo, spesso si irrobustisce con i voti dei civici. Le aggregazioni annunciate alla stampa nel gennaio 2011, vedevano convergere in un solo partito i consiglieri Toto, Manuello, Perniola ed Angelino che dichiaravano di aderire al FLI, quest’ultimo in seguito si tirerà fuori. Ancora oggi ognuno di costoro si comporta in modo unitario o collegiale a seconda delle convenienze. E’ pretestuoso che il sindaco Adduce giustifichi la sua scelta col dire “la candidatura mi proviene da cinque capi gruppo”. Cinque capi gruppo, cinque consiglieri, che quasi certamente non rappresentano la minoranza, non fanno chiarezza sulla loro posizione politica, non hanno riferimenti di partito, non sono delegati di una componente sociale vasta. E’ intollerabile che ancora una volta sul tema Matera 2019 ci sia una spaccatura di tali proporzioni. Il PDL estromesso dalla partecipazione, non si sente rappresentato da chi è stato scelto, non vi è alcuna intenzione da parte nostra di riconoscere nel suddetto incaricato il componente che fa riferimento alla minoranza, men che meno per il nostro partito. Vigileremo con sguardo critico su ogni questione che riguarda la candidatura della nostra città, non risparmieremo nulla al tema, soprattutto perché oggi, sappiamo bene dove andare a ricercare le responsabilità.
Adriano Pedicini Consigliere del PDL
Dalla fase di prefattibilità entra nella fase operativa il percorso di Matera verso la candidatura a Capitale europea della Cultura 2019.
Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il rettore dell’Università degli studi della Basilicata, Mauro Fiorentino e il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli hanno formalizzato davanti al notaio Brunella Carriero notaio, la nascita del Comitato di sostegno alla candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura 2019. Testimoni d’eccezione la soprintendente per i beni storici, artistici e demo-etnoantropologici della Basilicata Marta Ragozzino e Rossella Tarantino, rappresentante del Nucleo di valutazione della Regione Basilicata, composto anche da Paolo Verri, Antonio Calbi, Franco Bianchini, Pietro Laureano, Alberto Versace e Rossella Tarantino.
Subito dopo, sempre all’interno della sala delle Arcate di Palazzo Lanfranchi si è insediato il Consiglio di Amministrazione e a seguire nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi, si è svolta la conferenza stampa del Comitato con la presentazione del logo a cura di Paolo Verri. In seguito al bando di gara predisposto dal Comune di Matera la giuria ha premiato il lavoro della società “ConTesta” di Firenze, che ha proposto un pittogramma che rappresenta dei cunicoli scavati nel tufo che diventano una W (la rete) e una M (Matera). Un segno primordiale per il marchio abbinato al lettering raffinato del logotipo, i colori della terra e del cielo. Un logo che in realtà se viene “girato” fa emergere la lettera “e” di Europa vista allo specchio. Un’immagine elegante ed essenziale per rappresentare l’evoluzione del territorio: dalle strade scavate nella roccia alle strade virtuali. Questa la spiegazione fornita da Verri durante la conferenza stampa. La redazione di SassiLIve ha pubblicato in merito un nuovo sondaggio, in modo da verificare quanto piace agli utenti del nostro portale il logo creato dalla società ConTesta di Firenze. Particolarmente gradita la partecipazione alla presentazione ufficiale del logo da parte del “centunenne” artista Gillo Dorfles, che proprio in serata inaugura una mostra a Matera nello SpazioSculptureArt di Margherita Serra in via Madonna delle Virtu 81-83 nei Sassi di Matera.
Michele Capolupo
Riportiamo di seguito la fotogallery dedicata ai momenti istituzionali celebrati nel Palazzo Lanfranchi (foto www.sassilive.it) e tutti gli interventi registrati in occasione della costituzione del comitato promotore per la candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019.
E’ la società “ConTesta” di Firenze ad essersi aggiudicata la gara per il logo che accompagnerà la candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura 2019. Lo rende noto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce.
La gara è avvenuta attraverso il portale BOOTB della Società BOOTBE INC. con sede in Colorado (USA) a cui sono iscritti circa 32.000 grafici di ogni parte del mondo. Nel frattempo il comitato tecnico scientifico della candidatura ha elaborato uno studio su tutti i loghi delle capitali europee della cultura negli ultimi dieci anni.
Nei giorni scorsi si è riunita la giuria presieduta dal segretario generale del Comune, Antonio Fasanella e composta da Mario Cresci, Pietro Laureano, Paolo Verri, Giuseppe Losito con l’assistenza di Rossella Tarantino.
Nel corso della riunione la commissione ha “elogiato la scelta di divulgare il concorso al livello internazionale, ha riletto il bando di concorso, ha ascoltato una relazione introduttiva sulle motivazioni della candidatura di Matera fatta da Pietro Laureano e da Paolo Verri, ha preso nota dei consigli di Mario Cresci sulla tipologia di logo utile in questa fase della candidatura e ha visionato e utilizzato ampiamente il lavoro svolto da Franco Bianchini, Alessandro Bollo (Fondazione Fitzcarraldo) Massimiliano Burgi, Ilaria d’Auria, Giulia Manica, Maria Piera Sarra dal titolo “Verso il logo di Matera: un’analisi di benchmarking”.
Sul portale Bootb sono arrivate 695 proposte. Grazie all’ausilio di tre pc approntati per l’occasione la commissione in circa tre ore ha preso visione dei 695 elaborati ricevuti tramite il filtro del sito Bootb.com. La Commissione ha analizzato le proposte – sia nella versione digitale che nella versione stampata – sulla base dei seguenti requisiti.
1) Rispondenza al concept del brief iniziale
2) Memorabilità / riconoscibilità (come indicato anche nel brief iniziale)
3) Comprensione e immediatezza (come indicato anche nel brief iniziale)
4) Flessibilità grafica (come indicato anche nel brief iniziale)
Ha quindi suddiviso gli elaborati in tre categorie: gli elaborati non pienamente rispondenti al brief dato tramite Bootb, gli elaborati rispondenti al brief ma non in linea con i criteri indicati dal parere di Mario Cresci e adottati dalla commissione nella sua integrità. E’ stato poi individuato un terzo gruppo, comprendente 18 elaborati, che è stato poi nuovamente valutato.
Tutti gli elaborati sono stati visionati totalmente anonimi e classificati solo per indicazione di numero.
La commissione ha ripreso i lavori alle ore 18, e dopo una nuova lunga e approfondita discussione e valutazione, ha fatto una graduatoria delle proposte del terzo gruppo dei migliori utilizzando i seguenti sistemi di punteggio:
• Rispondenza al concept del brief iniziale (20 p.)
• Memorabilità / riconoscibilità (come indicato anche nel brief iniziale) (10 p.)
• Comprensione e immediatezza (come indicato anche nel brief iniziale) (10 p.)
• Flessibilità grafica (come indicato anche nel brief iniziale) (10 p.)
La commissione, infine, all’unanimità, ha decretato il vincitore che poi è risultato essere “ConTesta”, una società di Firenze vincitrice di numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Alla società andranno, come previsto dalla gara, 4.000 dollari, in cambio del logo che da oggi diventa proprietà esclusiva del Comune di Matera.
Un logo che la commissione ha definito “flash semiotico”, ovvero un messaggio immediato, emozionale, che produce effetti significativi nella memoria e nei sentimenti nel lettore – spettatore – fruitore del messaggio.
“Sono molto soddisfatto – afferma Mario Cresci – per questa gara. Una competizione di alto livello che ha messo a confronto idee e proposte di creativi da ogni parte del mondo. Il logo che è stato scelto all’unanimità della giuria esprime bene il senso della candidatura di Matera a capitale europea della Cultura 2019”.
Inoltre la commissione ha deciso di dare una menzione particolare a un altro logo consigliando al Comune di Matera di acquisirne l’utilizzo per eventuali prossime attività di promozione.
“Sono particolarmente soddisfatto – afferma il sindaco Adduce – non solo per la qualità espressiva del logo vincitore, ma anche per la massiccia partecipazione da ogni parte del mondo. Vogliamo presentare il logo ed i 18 selezionati in una manifestazione pubblica allestendo una mostra che sia in grado di raccontarci come l’Italia e il resto del mondo guardano Matera attraverso i simboli grafici. Ma anche per rafforzare quel percorso di trasparenza e di meritocrazia su cui intendiamo costruire tutta la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura 2019”.
Il logo verrà presentato in occasione della nascita del Comitato istituzionale.
Matera 2019, Il Comitato tecnico Scientifico
Franco Bianchini e’ Professore di politiche culturali e cultural planning alla Leeds Metropolitan University, a Leeds, Inghilterra. Dal 1995 al 2007 ha diretto il Master in European Cultural Planning alla De Montfort University di Leicester, sempre in Inghilterra. Tra le sue pubblicazioni vanno ricordate: Cultural Policy and Urban Regeneration: The West European Experience (1993), The Creative City (1995), Culture and Neighbourhoods (1997), Planning for the Intercultural City (2004) e Urban Mindscapes of Europe (2006). E’ membro del Consiglio dei Fondatori e dell’Advisory Board della Fondazione Fitzcarraldo, Torino. Ha collaborato su questioni attinenti allo sviluppo delle strategie culturali urbane in qualita’ di docente, ricercatore e consulente con il Consiglio d’Europa, l’Arts Council inglese e molti enti locali e Universita’ nella maggior parte dei paesi europei, e in Australia, Giappone e Colombia.
Nel giugno 2001 viene nominato dal Presidente del Parlamento Europeo componente della giuria internazionale che assegnó a Cork, Irlanda, il titolo di Capitale Europea della Cultura (CEdC) per il 2005. Dal 2003 al 2009 Bianchini collabora con la Liverpool Culture Company nella preparazionbe del dossier di candidatura per Liverpool CEdC per il 2008. Una volta ottenuto il titolo di CEdC per Liverpool, Bianchin ha collaborato con la Liverpool Culture Company nello sviluppo e attuazione di “Cities on the Edge” (“Cittá al limite”), un progetto di collaborazione artistica e culturale tra Liverpool stessa e Napoli, Marsiglia, Danzica, Brema e Istanbul.
Antonio Calbi, nato a Tricarico, è direttore artistico, operatore teatrale e progettista culturale. Oltre alla sua intensa attività per le maggiori istituzioni teatrali italiane, si è occupato anche di pedagogia (ha lavorato presso la scuola d’arte drammatica Paolo grassi di Milano ed ha tenuto corsi e seminari presso le università di Milano, Roma, Bologna, Firenze e Trento), e di informazione e critica teatrale collaborando, fra gli altri, con il quotidiano “La Repubblica” e Radio Rai.
Dopo aver ricoperto il ruolo di direttore artistico del teatro Eliseo di Roma, nel 2007 è chiamato dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, e dall’assessore alla Cultura, Vittorio Sgarbi, a dirigere il settore spettacolo del Comune. Oltre alla gestione di un budget di 22 milioni di euro, fra le sue competenze rientrano i rapporti con le maggiori istituzioni e fondazioni dello spettacolo attive a Milano, dal Teatro alla Scala al Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa, Orchestra e coro Giuseppe Verdi di Milano.
La sua lunga esperienza nel campo dello spettacolo gli ha permesso di maturare competenze diversificate, dalla gestione amministrativa a quella del personale, dalle strategie di produzione a quelle di promozione, dalla ricerca di partnership e sponsor al marketing e alla comunicazione, dalla organizzazione e conduzione complessiva di istituzioni e manifestazioni alla progettazione culturale e artistica.
Pietro Laureano, esperto Unesco per le zone aride, la civiltà islamica e gli ecosistemi in pericolo. Autore del rapporto di iscrizione dei Sassi di Matera e del Parco del Cilento nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. Coordina progetti dell’Unione europea e dirige progetti di restauro in Marocco, Algeria, Etiopia, e Cina.
Ha realizzato il padiglione dell’acqua per l’expo Universale di Saragozza. Sta realizzando un ecomuseo delle oasi per il reame del Marocco e lavorando a una banca mondiale dei saperi tradizionali per l’Unesco.
Rossella Tarantino, nata a Matera, è componente del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione Basilicata. Laureata in Economia e con diploma di interprete e traduttrice, ha lavorato per lungo tempo per la Commissione Europea per la gestione, la selezione e la valutazione di progetti e programmi internazionale di cooperazione economica e culturale con i Paesi terzi (Mediterraneo, India). In Regione Basilicata, tra l’altro dà il suo supporto tecnico e metodologico alla programmazione strategica della Basilicata (Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, Documento Strategico Regionale, ecc.. e alla definizione e sviluppo di progetti innovativi nel settore delle politiche culturali e sociali (Visioni urbane, Arte Pollino), effettua valutazioni di progetti di investimento attuati a livello territoriale, conduce attività valutative (ex ante, in itinere e ex post) di programmi e politiche regionali, partecipa a programmi di trasferimento di conoscenze a livello europeo (Bulgaria, Polonia, Romania, Giordania).
Alberto Versace, Presidente del Comitato di Coordinamento di ‘Sensi Contemporanei’ e docente presso l’Università IULM. Tra il 1998 e il 2001 è stato Dirigente Generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione e Direttore Generale del Servizio per la Programmazione Negoziata. È Consigliere Ministeriale e Dirigente Generale del Ministero dello Sviluppo Economico con incarico di seguire le attività del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione e progetti speciali dal 2002. Nell’ambito di questa delega oltre all’accompagnamento di alcuni programmi già avviati con le Regioni del Sud ha iniziato ad utilizzare lo strumento negoziale dell’Accordo di Programma Quadro anche per finanziamenti alla cultura come strumento di sviluppo. Dal 2004 è Presidente del Comitato di Coordinamento di “Sensi Contemporanei” (programma del DPS – Ministero dello Sviluppo Economico – in accordo con il MIBAC e La Biennale di Venezia) con l’obiettivo di coordinare ed agevolare lo sviluppo dell’industria della cultura e dell’audiovisivo nonché interventi per il recupero della qualità architettonica e la predisposizione di modelli atti ad orientare le Regioni del Sud verso un utilizzo più efficace dei fondi 2007-2013 destinati alle attività in oggetto.
STATUTO DEL COMITATO
Promotore della Candidatura di Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019
Art. 1 (Costituzione e Denominazione)
1. È costituito un Comitato denominato “Comitato promotore della Candidatura a Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019” abbreviabile in “Comitato Matera 2019”, in appresso indicato come il “Comitato”.
2. Il Comitato opera nell’ambito della Regione Basilicata alla quale richiederà il riconoscimento della personalità giuridica, ai sensi del D.P.R. 10 febbraio 2000 n. 361.
Art. 2 (Sede del Comitato)
1. Il Comitato ha sede legale presso il Comune di Matera, Viale Aldo Moro, 75100, Matera, e sede operativa in Matera, Rione Sassi, Palazzotto del Casale.
2. Il Comitato può istituire anche altrove uffici amministrativi e di rappresentanza.
Art. 3 (Scopo del Comitato)
1. Il Comitato non ha scopo di lucro.
2. Il Comitato ha lo scopo di ideare, preparare e supportare la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019, secondo la volontà degli Enti Fondatori.
3. Il Comitato, per il raggiungimento dello scopo di cui al punto 2) del presente articolo, può effettuare studi e ricerche, organizzare e promuovere attività, mostre, convegni, eventi, realizzare iniziative di animazione territoriale, promuovere e gestire progetti e partenariati a livello nazionale ed europeo, realizzare azioni di supporto, comunicazione e lancio della candidatura, sollecitare e raccogliere finanziamenti e sponsorizzazioni, rendersi editore di ogni tipo di pubblicazione ed inoltre compiere tutte le attività funzionalmente connesse con la realizzazione delle sue finalità, anche partecipando ad altri enti costituiti o costituendi.
4. Il Comitato, su richiesta e finanziamento degli enti fondatori, potrà svolgere altresì attività di supporto, promozione e organizzazione delle azioni e iniziative collegate alla candidatura promosse dagli enti fondatori che si terranno nel corso del periodo di vigenza del Comitato stesso.
Art. 4 (Modalità di funzionamento del Comitato)
1. Per il conseguimento delle finalità statutarie di cui all’art.3, il Comitato si avvale di una struttura operativa costituita da risorse umane proprie e/o messe a disposizione dagli Enti Fondatori.
Per la realizzazione di parte delle proprie attività o per lo svolgimento di funzioni o compiti ad alto contenuto tecnico o specialistico, il Comitato potrà altresì avvalersi delle strutture degli Enti Fondatori.
Per il migliore conseguimento della finalità statutarie, è possibile l’istituzione di ulteriori comitati e gruppi di lavoro.
E’ possibile altresì la costituzione di un Comitato d’onore, che comprenda enti e personalità all’uopo selezionate.
Art. 5 (Composizione del Comitato)
1. Sono soggetti fondatori del Comitato, in quanto sottoscrivono l’atto costitutivo o vi aderiscono entro 6 mesi dalla costituzione, la Regione Basilicata, il Comune di Matera, la Provincia di Matera, la Provincia di Potenza, il Comune di Potenza, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Matera, l’Università degli Studi della Basilicata.
Art. 6 (Fondo di dotazione e proventi)
1. Il Comitato dispone per il conseguimento delle finalità statutarie di cui all’art.3 di un Fondo di dotazione costituito da:
• quota di partecipazione conferita da ciascun Ente Fondatore o da altri soggetti successivamente ammessi a far parte del Comitato e versata al momento della adesione al Comitato di importo non inferiore nel minimo ad euro 3.000 (tremila) integrata annualmente da una ulteriore somma di importo non inferiore nel minimo ad euro 3.000 (tremila);
• elargizioni, lasciti, donazioni di qualsiasi genere, contributi ed ausili economici di qualsiasi natura, erogati da parte di soggetti pubblici e privati;
• proventi di gestione ed entrate derivanti dalle diverse attività del Comitato.
2. Il Comitato, a seguito del riconoscimento della personalità giuridica, costituisce altresì un Fondo di dotazione indisponibile dell’importo di euro 50.000, da destinare esclusivamente al soddisfacimento di obbligazioni assunte durante il suo funzionamento. Rimane in ogni caso esclusa qualsiasi responsabilità degli Enti componenti il Comitato e degli amministratori.
Art.7 (Recesso dal Comitato)
1. I componenti del Comitato possono, in ogni momento, recedere dal Comitato dandone comunicazione scritta, fermo restando il dovere di adempiere, fino alla data dell’approvazione del bilancio consuntivo dell’esercizio in corso, alle obbligazioni assunte sino a quella data.
Art. 8 (Organi del Comitato)
1. Sono organi del Comitato:
a) il Presidente;
b) il Vice Presidente;
c) il Consiglio di amministrazione;
d) il Collegio dei revisori dei conti.
Art. 9 (Presidente)
1. Il Presidente è il Sindaco pro-tempore del Comune di Matera.
2. Il Presidente ha la rappresentanza legale del Comitato di fronte ai terzi ed in giudizio, direttamente o tramite suoi delegati. Convoca e presiede le riunioni del Consiglio di amministrazione.
3. Il Presidente ha facoltà, in caso di necessità ed urgenza, di autorizzare la deroga ai limiti di spesa stabiliti per i singoli interventi nei piani operativi annuali approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Art.10 (VicePresidente)
1. Il Vice presidente è il Presidente pro-tempore della Regione Basilicata.
2. In caso di assenza o di impedimento del Presidente e sino alla cessazione dell’impedimento o dell’assenza del Presidente ovvero alla nomina di un nuovo Presidente, le sue attribuzioni spettano al Vice Presidente o in sua mancanza al consigliere più anziano di età.
Art. 11 (Composizione del Consiglio di amministrazione)
1. Il Consiglio di amministrazione è composto da 10 componenti così nominati:
a) per la Regione Basilicata: due componenti, di cui uno è il Presidente pro-tempore della Regione Basilicata o suo delegato, uno è indicato quale espressione della minoranza consiliare dal Presidente del Consiglio regionale;
b) per il Comune di Matera: tre componenti, di cui uno è il Sindaco pro-tempore, o suo delegato, uno espressione della minoranza consiliare (consigliere e/o altro), uno espressione autorevole del mondo culturale della città;
c) per la Provincia di Matera: un componente, nella persona del Presidente pro-tempore, o suo delegato;
d) per la Provincia di Potenza: un componente, nella persona del Presidente pro-tempore, o suo delegato;
e) per il Comune di Potenza: un componente, nella persona del Sindaco pro-tempore, o suo delegato;
f) per la Camera di Commercio Industria e Artigianato e Agricoltura di Matera: un componente nella persona dal Presidente pro tempore o da esso designato, o suo delegato;
g) per l’Università della Basilicata un componente nella persona del Rettore pro tempore o da esso designato, o suo delegato.
2. I consiglieri rimangono in carica per tutta la durata del Comitato, salvo dimissioni o revoca da parte degli enti proponenti; la carica non dà titolo ad alcuna remunerazione.
Art. 12 (Poteri del Consiglio di Amministrazione)
1. Il Consiglio di amministrazione delibera in merito alle seguenti materie:
a) linee di indirizzo generale dell’attività del Comitato;
b) attribuzione di poteri al Presidente ed al Vicepresidente, in aggiunta a quelli assegnati dal presente statuto;
c) approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo;
d) ammissione di nuovi componenti del Comitato ed eventuale assegnazione ad essi di un consigliere di amministrazione, nonché definizione dell’importo del conferimento in danaro da destinare al Comitato;
e) scioglimento e liquidazione del Comitato, con nomina e poteri dei liquidatori;
f) ogni decisione attinente al perseguimento dello scopo del Comitato;
g) nomina del Direttore e attribuzione di ulteriori funzioni oltre a quelle già assegnate dal presente statuto;
h) approvazione del piano generale e dei piani operativi annuali e dei budget relativi;
i) raccolta di fondi, monitoraggio e controllo delle attività svolte;
j) eventuale istituzione del Comitato d’onore, di cui all’art.4
Art. 13 (Convocazione e funzionamento del Consiglio di amministrazione)
1. Il Consiglio è convocato dal Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vice Presidente o, in loro mancanza, dal consigliere più anziano d’età.
2. Il Consiglio di amministrazione si riunisce almeno due volte l’anno, entro il mese di dicembre per l’approvazione del bilancio preventivo ed entro il mese di aprile per l’approvazione del conto consuntivo.
3. Il Consiglio di amministrazione si riunisce inoltre tutte le volte che il Presidente lo ritenga opportuno o ne sia fatta richiesta scritta da almeno dalla maggioranza dei suoi componenti.
4. La convocazione deve essere fatta con avviso spedito almeno tre giorni prima della data fissata per l’adunanza a mezzo di raccomandata, telefax, telegramma o posta elettronica con prova dell’avvenuta ricezione o, in caso di comprovata urgenza con preavviso di almeno un giorno a mezzo fax o posta elettronica.
5. Nell’avviso di convocazione dovranno essere indicati il giorno, l’ora e il luogo della riunione e gli argomenti all’ordine del giorno.
6. È ammessa la possibilità che le adunanze del Consiglio di amministrazione si tengano in teleconferenza, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati. In tal caso, il Consiglio si considera tenuto nel luogo in cui si trova il Presidente e il Direttore, onde consentire la stesura e la sottoscrizione del verbale della seduta.
7. Alle riunioni del Consiglio di amministrazione partecipano i componenti del Collegio dei revisori dei conti e vi assiste, senza diritto di voto, il Direttore che cura, di regola, la redazione del verbale delle riunioni.
8. Alle riunioni del Consiglio di amministrazione possono partecipare, se chiamati e senza diritto di voto, consulenti degli enti fondatori.
9. In caso di assenza o impedimento del Direttore, i verbali vengono redatti dalla persona designata dal Presidente della riunione.
10. Il Consiglio di amministrazione è validamente costituito quando è presente la maggioranza assoluta dei suoi componenti in carica.
11. Ogni componente del Consiglio di amministrazione ha diritto ad un voto.
12. Le deliberazioni del Consiglio di amministrazione sono assunte a maggioranza assoluta dei voti dei presenti. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
13. Le deliberazioni del Consiglio di amministrazione cui partecipino tutti i componenti ed almeno due revisori sono valide anche in difetto di formale convocazione.
14. opera in conformità alle norme vigenti in materia di Enti Locali;
Art. 14 (Direttore)
1. Il Direttore svolge le seguenti funzioni:
a) partecipa alle riunioni del Consiglio di amministrazione senza diritto di voto e svolge le funzioni di segretario;
b) dirige, coordina ed attua l’attività operativa del Comitato, sulla base degli indirizzi generali, del piano generale e dei piani operativi e dei limiti di spesa deliberati dal Consiglio di Amministrazione;
c) collabora con il Presidente per il raggiungimento dello scopo del Comitato;
d) coordina e sovrintende alla gestione delle risorse umane di cui a qualsiasi titolo il Comitato si avvale con tutti i conseguenti poteri e responsabilità;
e) predispone il piano generale e i piani operativi annuali da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Amministrazione;
f) predispone lo schema di bilancio preventivo e di conto consuntivo;
g) ha poteri di firma nell’ambito delle deleghe e dei poteri attribuiti.
Art. 15 (Collegio dei revisori dei conti)
1. Il Collegio dei revisori dei conti è composto da tre membri, designati uno di intesa tra il Sindaco pro-tempore della Città di Matera ed il Presidente pro-tempore della Regione Basilicata, uno di intesa tra il Presidente pro-tempore della Provincia di Matera, il Presidente pro-tempore della Provincia di Potenza ed il Sindaco pro-tempore della Città di Potenza; uno designato di intesa tra il Presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Matera e l’Università degli Studi di Basilicata.
2. La carica di Presidente è attribuita al componente designato di intesa dal Sindaco pro-tempore della Città di Matera e dal Presidente pro-tempore della Regione Basilicata.
3. Il Collegio dei revisori dei conti ha il compito di controllare la gestione amministrativa del Comitato, di vigilare sull’osservanza dello Statuto e di accertare la regolare tenuta della contabilità, avvalendosi della collaborazione del Direttore.
4. Il Collegio dei revisori dei conti rimane in carica per tutta la durata del Comitato, salvo dimissioni, decesso o revoca.
Art. 16 (Esercizio e bilancio)
1. L’esercizio ha inizio il 1° gennaio e si chiude al 31 dicembre di ciascun anno; il primo esercizio avrà inizio al momento del riconoscimento della personalità giuridica.
2. Il Consiglio di amministrazione approva, entro il mese di dicembre dell’anno precedente, il bilancio preventivo relativo all’esercizio successivo e, entro il mese di aprile, il rendiconto della gestione dell’esercizio precedente, accompagnato da una relazione che dia conto degli obiettivi perseguiti dal Comitato e degli interventi realizzati.
Art. 17 (Informativa)
1. Gli schemi di bilancio preventivo e di conto consuntivo, prima di essere approvati dal Consiglio di amministrazione nonché il bilancio preventivo e consuntivo, così come approvati dal Consiglio di amministrazione, dovranno essere inviati a tutti i membri del Comitato.
2. Il Presidente trasmette ai Consiglieri di amministrazione i documenti di volta in volta da essi richiesti, relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura del Comitato.
Art. 18 (Durata)
1. Salvi i casi di estinzione di cui al seguente articolo 19, il Comitato si scioglierà entro tre mesi dopo l’attribuzione della Capitale Europea della Cultura per il 2019, e comunque entro il 30 giugno 2015, sempre a condizione che siano state regolarmente adempiute tutte le obbligazioni assunte dal Comitato in relazione al raggiungimento dello scopo di cui al presente statuto e dopo l’approvazione del rendiconto finale.
Art. 19 (Estinzione del Comitato)
1. Il Comitato si estingue per:
a) il raggiungimento dello scopo;
b) il venir meno, l’impossibilità o l’inattuabilità dello scopo.
2. Il verificarsi di una delle cause di estinzione, e il conseguente avvio della procedura di liquidazione, è sancito dal Consiglio di amministrazione con deliberazione assunta con la maggioranza dei tre quarti dei consiglieri.
3. L’eventuale residuo del Fondo di dotazione, ultimata la fase di liquidazione, sarà distribuito tra i componenti in misura percentuale ai conferimenti effettuati.
Art. 20 (Rinvio)
1. Per quanto non previsto dal presente statuto si fa rinvio ai principi generali del diritto ed alle norme del codice civile italiano e delle altre leggi italiane in materia.
Dichiarazione di Paolo Verri sulla candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019
PERCHE’ MATERA?
Matera e la Basilicata hanno in sè i caratteri della sostenibilità dell’abitare: pedonalizzazione, rapporto mimetico con il paesaggio, isolamento termico ed energetico, risparmio d’acqua, poliedricita’ paesaggistica. Caratteri che riescono a simboleggiare l’archetipo contemporaneo della dinamica costruttiva e del modus abitativo.
Il rapporto Censis 2020 che disegna gli scenari demografici, sociali dell’Italia nel 2020 prospetta una Basilicata in forte declino demografico. In tal senso, la candidatura di Matera 2019 deve porsi il problema di come rispondere in modo anticiclico a tale decrescita demografica, fungere da enzima per prevenire il calo demografico.
Lavorando necessariamente sulle persone.
Ecco perché Matera si candida come città. Per applicare le proprie ragioni e le proprie radici e farne una base per lo sviluppo sociale, economico e tecnologico del proprio territorio come simbolo di come dovrebbe essere il sistema urbano europeo e mondiale nei prossimi decenni.
Ma al concetto di sostenibilità ambientale ed insediativa/costruttiva deve essere abbinata la sostenibilità culturale. Partendo da un’analisi di quelle che sono le tendenze presenti e prospettiche: nel settore culturale, cambieranno i luoghi della cultura (non più Beaubourg o grandi Teatri stabili, ma luoghi a bassa intensità, che non necessitano alti costi manutenzione e gestione), cambieranno i finanziamenti, cambieranno le forme di far cultura.
La cultura, secondo Confindustra, dovrrà essere uno dei motori dello sviluppo dei prossimi anni, in particolare nel sud Italia. Se così non accadrà, sarà uno svantaggio non solo per il sud ma per tutto il sistema paese
Matera si candida ad essere un esempio per il Paese a moblitare I giovani e gli anziani, le famiglie e le imprese, gli abitanti stanziali e I turisti. E a mettersi in gioco come esempio per l’Europa nell’attrarre e scambiare competenze, talenti, buone pratiche e idée culturali innovative.
COME MATERA?
Nei prossimi tre anni, con la collaborazione di tutti gli enti che hanno costituito iI Comitato, si lavoreràper raggiungere questi due obiettivi esemplari con tre tipi di azioni molto semplici e concrete:
– partecipazione della cittadinanza nella costruzione di un progetto condiviso (considerando cittadinanza anche I turisti, gli abitanti temporanei, I materani e I lucani all’estero)
– promozione a livello nazionale del brand di Matera e costruzione di eventi unici ed esemplari di quello che potrebbe accadere se Matera diventasse capitale per il 2019
– promozione a livello internazionale, in particolare modo a Bruxelles, di Matera e della Basilicata come esempio di cultura sostenibile a livello economico, sociale e ambientale.
Dichiarazione del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo
La costituzione del Comitato non rappresenta un traguardo, ma l’ufficializzazione di un cammino che le diverse realtà sedute a questo tavolo avevano deciso di percorrere da tempo. La convergenza su Matera di enti diversi non è legata al solo fattore di appartenenza territoriale e a limiti geografici, ma ad un’appartenenza culturale. Per questo siamo convinti tanto che la candidatura di Matera sia forte, quanto del fatto che l’elenco delle realtà che la sostengono si allargherà.Riconoscersi culturalmente in Matera vuol dire aver compreso quell’esigenza di un ponte tra Europa e Mediterraneo che l’attualità ci pone come evidente. E su questo scenario Matera capitale della Cultura è Matera capitale d’Italia, d’Europa, del Mediterraneo, di una serie di territori e culture di cui è il cuore, di cui nei secoli ha riportato le contaminazioni. E la Basilicata si torna a proporre quale punto di incontro, in quella strategia di crescita e di sviluppo che vede il Sud Italia quale ponte verso il Mediterraneo, incrociando per l’Italia e l’Europa quelle che sono le nuove rotte dello sviluppo e che transitano per il Mediterraneo. E Matera, con la bellezza dei suoi paesaggi e con le emergenze storico-antropologiche, ma anche con i mille fermenti culturali, sociali e produttivi, è uno snodo importante di questo processo.
Dichiarazione del sindaco di Matera, Salvatore Adduce
Con la formalizzazione, davanti al notaio, della nascita del Comitato istituzionale di sostegno alla candidatura di Matera a Capitale europea 2019 si apre una nuova pagina per la nostra città, per la nostra regione.
Per la prima volta, forse, nella storia della Basilicata tutti i massimi enti incrociano i propri interessi in un unico, fondamentale obiettivo: portare l’Europa nel cuore del Mezzogiorno d’Italia e nel cuore del Mediterraneo. Si tratta di una scelta strategica che crediamo possa incidere positivamente, a prescindere dall’arrivo al traguardo, sullo sviluppo della nostra regione e del Sud. Mi preme innanzitutto oggi ringraziare tutti gli enti che hanno aderito a questo percorso condividendo le ragioni di base presenti in tutta evidenza nello statuto del comitato, a partire dal presidente della Regione Basilicata, Vito de Filippo, che ha sempre sostenuto concretamente questo percorso continuando al sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, ai presidenti delle due province, Lacorazza e Stella, ai rispettivi Consigli comunali e provinciali, al presidente della Camera di commercio, Tortorelli, e al magnifico rettore dell’Università di Basilicata, Fiorentino.
E’ evidente che, in questo percorso, occorre coinvolgere quanto più possibile i privati, dalle piccole alle grandi imprese presenti nella nostra regione. E’ necessario che tutti si muovano in questa direzione. Insieme al presidente De Filippo ci stiamo adoperando per condividere la sfida che abbiamo lanciato con il mondo privato. Sappiamo che non è facile, ma ce la stiamo mettendo tutta.
Il traguardo è difficile, ma è soprattutto importante costruire il percorso. E in questo cammino abbiamo chiamato personalità di spicco a livello internazionale, a partire dal direttore, Paolo Verri, che con il suo sguardo innovativo e le sue relazioni lunghe saprà aprire un orizzonte di fiducia. Il comitato tecnico scientifico è composto da personalità illustri, dal prof. Bianchini, al dott. Calbi, al dott. Versace, a Pietro Laureano e Rossella Tarantino. Tutte personalità scelte tenendo conto della loro competenza oggettiva e ben conosciuta in tutto il mondo. Lo stesso metodo che è stato usato per scegliere questo logo.
Sono convinto che se continueremo in questo modo, non solo avremo fatto cose buone per la nostra città e per la nostra regione, ma ci avvicineremo ancora di più al traguardo di diventare Capitale europea della cultura 2019.
Dichiarazione del presidente della Provincia di Matera, Franco Stella
“Statuto Matera 2019”
Una sfida per cambiare, un traguardo per cambiarci. Questi i due principali obiettivi che la prospettiva Matera 2019 ci impone di raggiungere. Siamo impegnati in un progetto che potrà promuovere lo sviluppo di una intera regione, ma che potrà realizzarsi solo se nel frattempo noi stessi sapremo modificare le nostre abitudini intellettuali e operative. Credo che candidarsi a diventare Capitale Europea della Cultura imponga un serio e concreto passo di umiltà che sappia porre le basi per la costruzione di un progetto condiviso che ponga al centro il concetto di una crescita seria, valida e consapevole. Non avremo possibilità di ripiegarci su scuse e pressappochismi, dovremo fare squadra e spingere oltre le nostre ragioni. Scopriamo le nostre idee, diamo gambe ai nostri intuiti e Matera cambierà le sorti del futuro della Basilicata.
Dichiarazione del presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza
La candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura 2019 è una grande opportunità per la Basilicata, non solo per l’ambizioso ma realistico obiettivo che si pone, ma anche per il cammino di cooperazione e di promozione che segnerà le tappe di avvicinamento al traguardo.
E’ una grande opportunità all’interno di un’Europa che sta definendo le sue scelte, le sue politiche, le risorse e gli strumenti. E’ una grande opportunità di modernizzazione e di innovazione. Potremo stare meglio e fare la differenza sulla sostenibilità, la solidarietà e la cultura. Europa 2020 deve essere la strategia per la quale le istituzioni lucane devono continuare ad operare”.
Una strategia i cui pilastri principali sono: la crescita intelligente, attraverso la promozione della conoscenza, dell’innovazione, dell’istruzione e della società digitale, la crescita sostenibile, rendendo efficiente l’uso delle risorse e rilanciando la nostra competitività e la crescita inclusiva, incentivando la partecipazione al mercato del lavoro, l’acquisizione di competenze e la lotta alle povertà.
Ed è in questa strategia che si inserisce la candidatura di Matera a capitale della Cultura 2019. Candidatura che non a caso la Provincia di Potenza ha voluto promuovere con decisione aderendo, attraverso il voto unanime del Consiglio provinciale, al Comitato promotore e dimostrando di voler convogliare ogni energia a sostegno dell’unità delle due Province e delle due città. Simbolico e significativo in tale ottica è il consiglio solenne, congiunto tra Potenza e Matera, svoltosi in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario del consiglio provinciale e che ha rappresentato il luogo nel quale raccogliere la forza del passato per metterla a disposizione del futuro, e dunque, anche per dar forza all’idea di Matera Capitale della Cultura 2019.
Dichiarazione del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero su Matera Capitale cultura 2019
“La Città di Matera a giusto titolo si propone quale Capitale della cultura per l’anno 2019 con un programma di iniziative e attività culturali rappresentative della propria storia e delle proprie antichissime tradizioni. La città di Potenza sostiene tale candidatura ed intende con tale adesione, collaborare, attraverso proprie proposte e contributi, al raggiungimento di tale obiettivo, mettendo a disposizione il proprio patrimonio artistico e culturale. La nostra è un’adesione convinta per raggiungere il traguardo di Matera Capitale europea della cultura che rappresenta un’enorme opportunità per tutta la Regione.
Quella di Matera rappresenta inoltre, per lo straordinario patrimonio artistico e naturale, per il riconoscimento dell’UNESCO, per le autorevoli adesioni e per le capacità organizzative messe in campo, una occasione per l’intero Paese di offrire una sede prestigiosa in grado di esprimere al meglio il valore della Provincia Italiana.”
Dichiarazione del oresidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli
La nascita del Comitato interistituzionale per supportare, con azioni comuni, la candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019 rappresenta per la Camera di commercio un ulteriore stimolo a rafforzare impegno, risorse e confronti su un obiettivo che può accrescere visibilità e presenza a livello internazionale dell’ offerta culturale e turistica ‘’ Città dei Sassi’’ e della Basilicata. C’è un legame ideale e concreto che lega questo impegno, sancito con un atto ufficiale, ai risultati e alle attestazioni raggiunti in passato da Matera nei settori della cultura, dell’ambiente, delle arti e di quanto abbiamo saputo fare e potremo fare ancora nell’economia e in settori dinamici come il turismo. Sono certo che la politica delle sinergie e delle adesioni di singoli ,associazioni, enti e territori, a cominciare da quelli limitrofi ed estensibili all’intero Mezzogiorno, possa contribuire a rafforzare un progetto di promozione difficile ma non impossibile da raggiungere. La ‘’ candidatura a capitale europea della cultura per il 2019, è anche questo . fare sistema con il Mezzogiorno come abbiamo saputo fare all’interno del sistema camerale del Sud, in settori come il turismo e l’agroalimentare. Da oggi ci aggiungiamo la cultura e la Camera di commercio Matera accrescerà la propria azione per rafforzare impegno, consensi e sinergie.
Carissimi lettori;
con immenso piacere vediamo finalmente muoversi la complessa macchina organizzativa che porterà molto probabilmente la città di matera sul tetto d’europa nel fatidico anno 2019.
Devo però;dire, una cosa molto importante rivolta a tutti coloro che sono all’interno di questa complessa macchina organizzativa e soprattutto ai nostri politici dei vari schieramenti; ed è la seguente: Per prima cosa la città diventa grande quando ci sono uomini grandi a governarla!!!! e purtroppo a vedere chi è seduto a quel tavolo, ad eccezione di qualcuno, si rischia di partire male, perchè secondo il mio modesto parere, la politica deve restare fuori alla fase organizzativa, proprio come hanno fatto nella città di liverpool in inghilterra, proprio in occasione di questo evento.
Seconda cosa, e che questa candidatura deve rappresentare tutte le forze che questa ns. comunità può offrire anche di risorse umane, spesso trascurate da sempre.Dunque, servirà in questi anni un lavoro di censimento-selezione, per capire dove sono le figure che possono contribuire alla riuscita di questo sogno.
Per ultima cosa, dico che tutto deve partire dal basso, cioè dalle cose umili….. e mi riferisco soprattutto alla nostra educazione verso la città; vedi raccolta rifiuti, strade,periferie,mondo del lavoro,etc..etc…ancora in piena emergenza!!!!!.
Fino a quando ci saranno questi gravi problemi da risolvere, tutto il resto rimarrà una cosa che non ha senso di esistere…….e questa sarà la vera sfida da compiere in questi anni.
CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA vuol dire soprattutto questo.
grazie
Capitale di che cosa???????????? Preferisco non commentare. Comunque, auguri
vedremo i fatti.. ma una domandina a voi organizzatori e a voi politici: SI PUO’ ESSERLO SENZA UNA FERROVIA CHE CI COLLEGHI CON IL RESTO DEL MONDO?? RISPONDETE GRAZIE..
e datv da fa!!
LA SITUAZIONE E’ QUESTA! ALTRO CHE CAPITALE!!!
Due giovani su tre, nel Sud Italia, sono disoccupati: è quanto emerge dal Rapporto Svimez 2011 sull’economia del Mezzogiorno, rapporto che sarà ufficialmente presentato il 27 settembre, ma in questi giorni sono state comunicate alcune anticipazioni. Nel 2010, il tasso di disoccupazione nel Sud è stato del 13.4%, contro il 12% del 2008, più del doppio del Centro-Nord dove si attesta al 6.4%, ma in aumento rispetto al 2008, quando si attestava al 4.5%. Considerando nei non occupati anche chi usufruisce della Cassa Integrazione e chi non cerca lavoro attivamente (gli scoraggiati), il tasso di disoccupazione salirebbe al 14.8% a livello nazionale, con punte del 25.3% nel Mezzogiorno. Il dato più preoccupante riguarda i laureati: nel mezzogiorno oltre il 30% dei laureati under 34 non lavora e non studia. ”Sono circa 167 mila i laureati meridionali fuori dal sistema formativo e del mercato del lavoro, con situazioni critiche in Basilicata e Calabria. Uno spreco di talenti inaccettabile” si legge nella nota. Se aggiungiamo, a questo dato, il valore del tasso di disoccupazione giovanile, che nel Sudraggiunge picchi del 56.5%, capiamo come la situazione nel Mezzogiorno sia realmente molto critica. Un Sud che prova a rialzarsi, come dimostrano i dati in crescita di alcune regioni, come la Sardegna, la Calabria e l’Abruzzo, che provano a guidare la riscossa del Mezzogiorno.
Pietro Gugliotta
Gugliotta, Svimez, Istat, i dati sono quelli. C’è poco da aggiungere! Ma questo significa che ci dobbiamo rassegnare? Che non dobbiamo provare a reagire? Che il destino cinico e baro non ci lascia scampo? Che dobbiamo gettare la spugna?
Oppure che dobbiamo reagire e fare leva su quanto di buono, nel bene e nel male, esiste?
Possiamo provare a guardare lontano senza per questo essere dei sognatori?
La candidatura è stata voluta da Buccico e portata avanti da Adduce.
Questo significa che la classe dirigente della città, quella che ancora ha a cuore le nostre sorti e che guarda agli interessi generali sta provando a dare una risposta.
Ci voglam provare tutti insieme oppure (come sempre a Matera) dobbiamo esercitarci a tagliare le gambe a chi ci prova ancora prima di cominciare?
E’ una sfida!!
Possiam anche non condividerla del tutto, oppure criticare alcuni aspetti che anno a che fare con il metodo e, se volete, anche con il merito, ma possiamo pe una volta provare tutti insieme a superare le differenze e lanciare l cuore oltre l’ostacolo???
DAI!!!!!!!
Però assomiglia tanto… al logo di una ditta di piastrelle… vedete un po questo sito:
http://www.trend-vi.com/
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