Dal 23 al 26 gennaio 2015 a Matera presso l’hotel Le Monacelle in via Riscatto si svolge la Sharing School. Si tratta della prima scuola del genere in Italia. A Matera saranno ospiti ben 14 esperti da tutta Italia, 1 docente dagli Stati Uniti, Neal Gorenflo, guru della Sharing Economy Americana e due rappresentanti dell’ Ambasciata americana in Italia.
A Matera, neoeletta Capitale Europea della Cultura 2019, i sassi continuano a costruire il futuro. Dal 23 al 26 Gennaio il capoluogo lucano ospiterà la prima scuola di Sharing Economy in Italia: quattro giorni di full-immersion nel paradigma sociale e culturale che sta imponendo condivisione, partecipazione, trasparenza e collaborazione come nuovi fondamenti dell’economia e della società.
Tra gli organizzatori di questa Sharing School, si annoverano Casa Netural, Lagbov e Rena.
Tra le startup che vi parteciperanno, BlaBlacar, Gnammo e, ovviamente, TimeREpublik.
Il corso si rivolge, in particolare, a:
. chi gestisce o ha intenzione di avviare servizi collaborativi;
. persone o imprese che vogliono lanciare – o portare all’interno della propria struttura – progetti che sfruttano i principi dell’economia collaborativa;
. amministratori pubblici che vogliono sviluppare ecosistemi collaborativi.
Qual è il motivo che ci ha spinto a organizzare una scuola sulla Sharing Economy?
Crediamo che la sharing economy sia un’opportunità per i cittadini e per le comunità perché favorsce coesione sociale, salvaguardia dell’ambiente, e crea nuove occasioni di lavoro e di risparmio. Crediamo che le caratteristiche della sharing economy siano riconducibili a un modello che può applicarsi in tantissimi ambiti dal turismo, ai trasporti, dal welfare, alla valorizzazione del territorio. Insegnare questo modello , spiegarne le caratteristiche a chi desidera saperne di più crediamo possa aiutare a diffondere innovazione, e a supportare la nascita di nuovi progetti.
Che tipo di attività proporremo ai partecipanti?
Faremo lezioni di tipo frontale ma anche laboratori che coinvolgeranno ben 7 progetti locali già esistenti. Anzi una grande parte della giornata sarà dedicata proprio a mettere in pratica quello che spiegheremo durante le sessioni più tradizionali.
Perché la scelta della location è ricaduta proprio su Matera?
Perché si vuole portare la sharing economy in periferia. Oggi è ancora un fenomeno soprattutto urbano e più forte al nord Italia. Invece la sharing economy ha una carica fortemente innovativa proprio in periferia e crediamo sia un’ottima occasione anche per il sud Italia.
Quanti saranno i partecipanti?
35. Inizialmente dovevano essere 25 ma abbiamo avuto più di 60 richieste e siamo riusciti ad alzare il numero dei partecipanti. I partecipanti arriveranno da tutta Italia.