“Bisogna affrontare gli impegni con serietà e determinazione, raggiungendo obiettivi che si propongono. Un grande lavoro in sinergia, Un lavoro attento sui conti, senza perdere mai di vista l’obiettivo principale di una struttura sanitaria. Premesso che l’ospedale policorese è un patrimonio del territorio per la professionalità che oggi esprime ad alto livello è certamente a garanzia e tutela della salute dei nostri cittadini: i servizi di otorinolaringoiatria, il ripristino dei servizi di elettroencefalografia e il cambio direzionale dell’U.O.C. di medicina, alla guida del dott. Emanuele Paolicelli, l’affidamento dell’U.O.C. di ostetricia e ginecologia al già noto professionista dott. Riccardi sono di elevato valore”.
E’ quanto affermano i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, Michele De Rosa e Pino Giordano hanno chiesto ed ottenuto un’incontro con il dott. Francesco Dimona, Direttore Sanitario dell’Ospedale Civile ‘Papa Giovanni Paolo II°’ di Policoro.
“A garanzia dei migliaia di lavoratori sanitari che rappresentiamo, per la tutela e la tranquillità degli ammalati – hanno esposto ai vertici dell’Asm, i sindacalisti Ugl – da oggi vogliamo vedere da vicino lo stato dell’arte delle strutture e se viene attuato e rispettato il Piano sanitario regionale. Visitando la struttura abbiamo preso atto che effettivamente è stata attivata la sezione Sub-Intensiva Cardiologica e sub intensiva (Utic), un’area specialistica integrata e, l’Oculistica. Un potenziamento che contribuisce senza dubbio a ridurre i flussi di migrazione passiva e ad incrementare quelli di mobilità attiva. Con l’inserimento del dott. Paolicelli a responsabile del reparto di medicina – proseguono Tancredi, De Rosa e Giordano – è quindi svanita l’immagine della vecchia Medicina, per molti considerata l’anticamera dell’inferno per via della disorganizzazione interna che sia il personale medico che paramedico erano costretti a viverne. Ciò che però non solo non era condivisibile ma assolutamente inaccettabile – proseguono i segretari Ugl -, era il silenzio su scelte operate che la legge sottopone ai tavoli di confronto. Con il blocco totale ed indifferenziato del turn over, con l’andata in pensione di decine di medici e dirigenti stava per portare al collasso interi reparti e servizi, ponendo in pregiudizio l’assistenza ai cittadini anche in settori estremamente critici quali pronti soccorso, rianimazione, unità intensiva cardiologica, ginecologia, ostetricia, chirurgia, diverse discipline di area medica, radiologia, etc. Altro che Asm in salute, si stava andando velocemente verso una “malasanità” impostata e certamente non voluta dai medici che anzi, combattono una dura battaglia quotidiana per garantite a tutti i costi, la salute dei cittadini nel Materano e solo grazie alla nuova politica organizzativa del Direttore Sanitario, dott. Francesco Dimona, ora tira aria nuova: soprattutto nel reparto di ostetricia e ginecologia, soppiantata da un moderno reparto anche in riferimento del clima cordiale che si registra nell’interno ed all’avanguardia per quanto riguarda i parametri qualitativi/tecnologici grazie all’elevata esperienza del suo operato del dott. Riccardi Tommaso. Avevamo ragione quando denunciavamo che non è possibile mantenere il sistema della rete ospedaliera della nostra provincia così com’è, oggi registriamo che il nostro appello è stato recepito. Chiediamo all’appena insediato nuovo Direttore Generale dott. Pietro Quinto, che nel suo fitto calendario di incontri, senta personalmente anche i vertici regionali dell’Ugl non escludendo un’o.s. che si batte giornalmente a 360° a difesa di tutto il territorio, degli ammalati e dei migliaia di lavoratori che rappresenta e difende”.