Il Comune di Matera ha intrapreso in questi ultimi anni una serie di attività e interventi volti a migliorare la qualità e la fruibilità del patrimonio verde cittadino creando, al tempo stesso, opportunità di inserimento sociale e lavorativo per persone svantaggiate grazie all’utilizzo delle cooperative sociali di tipo B. Dalla creazione e gestione di nuovi parchi fino alla riqualificazione di tutte le aree verdi passando per il censimento del patrimonio arboreo, alle numerose iniziative in corso anche grazie al contributo delle associazioni ambientaliste. Oggi Matera è uno tra i primi capoluoghi di provincia in Italia per disponibilità di aree verdi urbane, una grande opportunità per migliorare la qualità della vita dei cittadini e per rendere più gradevole la permanenza in città dei tanti visitatori.
Mettere a sistema il patrimonio verde del territorio materano all’interno di una rete ecologica mi sembra la soluzione giusta per proseguire il lavoro svolto finora.
Per queste ragioni credo che l’iniziativa avviata dal Comune di Potenza debba essere replicata con un accordo tra il Comune di Matera e la Regione Basilicata e quindi chiederò immediatamente un incontro con l’assessore Berlinguer per discuterne nel merito.
Oggi Matera è uno tra i primi capoluoghi di provincia in Italia per disponibilità di aree verdi urbane. E’ una panzana che tirò fuori Rivellli e non possiamo stare a discuterne ogni anno. Nel verde urbano di Matera è calcolato il Parco della Murgia, Timmari e S. Giuliano ed aggiungiamo pure, con valore diverso, il suolo agricolo che è enorme, quello di Matera. Tutto questo ne fa una peculiarità anche perchè quanto elencato sono aree ZPS- rete natura 2000- ma tutto è diverso, parliamo di biodiversità, rispetto a quello che si intende il comune verde pubblico che è abbandonato , vedi quel bel boschetto di Serra Venerdì, Serra Rifusa sarebbe potuta venire una cosa ben fatta ed invece è in frana A Potenza ci sono gli orti urbani osteggiati qui a Matera. Ci si vuole rimboccare le maniche e recuperare ? Bene ma non a due mesi dalla tornata elettorale, non è credibile. Bastano i marciapiedi rifatti anche dove non servono. Per concludere: per favore non toccate i Sassi perchè quando vi mettete fate danni. Ci sono i professionisti del Comune specializzati a farlo.