Il sindaco di Matera Salvatore Adduce, affiancato dal capo di gabinetto Giuseppe Falcone e dal giornalista Serafino Paternoster che ha curato l’ufficio stampa ha presentato nel corso di una conferenza stampa il resoconto dell’attività svolta dal giorno del suo insediamento. Dalla realizzazione di rotonde nel centro direzionale che hanno portato allo snellimento del traffico al trasferimento del mercato del sabato nella zona Paip, dall’estensione della mensa scolastica alla scuola media alla riqualificazione di scuole, strade e marciapiedi, dalla risistemazione e gestione dei parchi urbani al recupero di progetti che erano rimasti chiusi in un cassetto (Pru Cappuccini, accordo di programma per il borgo La Martella, scuola di restauro e così via) fino al premio Open Geo Data 2013. Sono solo alcune delle iniziative realizzate in questi 5 anni di amministrazione che hanno visto crescere Matera fino a guadagnarsi il titolo di Capitale europea della cultura per il 2019.
La conferenza stampa si apre con il video che contiene lo spot utilizzato dal candidato sindaco Adduce durante la campagna elettorale e le immagini della designazione di Matera a capitale europea della cultura, con l’esultanza del sindaco di Matera a Roma e la grande festa in piazza San Giovanni con rappresentanti istituzionali e cittadini materani.
Adduce prova a raccontare l’esperienza da sindaco di Matera che lo ha visto impegnato negli ultimi cinque anni: “Abbiamo fatto una grandissima partenza nei primi cento giorni, superando le difficoltà di carattere politico e cercando di assicurare sempre il governo della città. Un impegno che ha dato grandi frutti nonostante le difficoltà legate al taglio dei trasferimenti dallo Stato agli Enti Locali. Le risorse assegnate al Comune di Matera sono passate da 20 a 5 milioni di euro. Una cura da elefante più che da cavallo per un bilancio che raggiunge i 60 milioni di euro. Una botta che avrebbe dovuto piegare la città ed invece lavorando sul bilancio siamo riusciti ad evitare nuove tasse ai cittadini. Abbiamo assegnato dal 1 gennaio 2013 il servizio di trasporto pubblico urbano con un impegno finanziario di 4 milioni di euro all’anno per un servizio che garantisce un milione e 300 mila chilometri di percorso. Abbiamo ridotto la spesa per gli asili nido di 200 mila euro ma siamo riusciti comunque ad estendere il servizio di mensa scolastica ai cittadini meno abbienti e abbiamo integrato il servizio di assistenza ai disabili anche per coloro che frequentano gli istituti di scuola media superiore, sostenendo una spesa che spettava alla Provincia di Matera.
Sui rifiuti ricordo che il Comune di Matera ha imposto la tassa con l’importo più basso d’Italia, un elemento positivo per i cittadini ma che inevitabilmente incide sul servizio che dobbiamo offrire alla collettività. Sulla discarica di La Martella confermo che nei prossimi giorni sarà dichiarata la sua saturazione e di conseguenza chiederemo alla Regione Basilicata di indicare un altro sito nel quale andare a conferire sia i rifiuti organici che quelli dell’indifferenziata. Siamo tra i 90 Comuni d’Italia che hanno realizzato un sistema di dati aperti, noto come Open Data grazie all’impegno dell’esperto Pier Francesco Paolicelli, “Piersoft” come si fa chiamare. Paolicelli si è impegnato anche per la community di Matera 2019 e per il progetto CoderDojo che ha coinvolto le scuole elementari con grande successo fino all’esibizione davanti al presidente della Camera dei Deputati a Roma.
Nonostante i tagli del Governo nazionale il Comune di Matera è riuscito a tenere i conti in ordine e ha avviato una serie di interventi per migliorare il rapporto con i cittadini. Penso ad Equitalia. Siamo riusciti a farne a meno attivando uffici comunali in via Dante per la riscossione dei tributi. Abbiamo investito 50 milioni di euro per riqualificare strade, marciapiedi e piazze. In proposito voglio ricordare il grande risultato ottenuto in piazza Matteotti, una zona strategica e utilizzata abitualmente da materani, pendolari e turisti che vogliono raggiungere i Sassi.
Abbiamo finanziato la ricostruzione della scuola Bramante, i cui lavori partiranno nei prossimi mesi e abbiamo recuperato vecchi finanziamenti per metterli a valore nel bilancio comunale.
In questo percorso lungo cinque anni spicca naturalmente la visione di Matera 2019, con il risultato che conoscete tutti. Un esito sul quale nessuno avrebbe scommesso cinque anni fa. Ora che abbiamo vinto naturalmente non possiamo cullarci su questo risultato e mettere in moto la Fondazione. In proposito sono convinto che si deve ragionare su due momenti: c’è il tempo per l’azione forte che secondo me deve essere preceduto dal tempo per il pensiero forte. In quesi giorni credo che stiamo vivendo il tempo del pensiero forte. Nel primo consiglio del CDA la Fondazione ha confermato direttore del Comitato Matera 2019 Paolo Verri mentre Rossella Tarantino conserva il ruolo di project manager. Dobbiamo dare slancio ai progetti inseriti nel dossier già nei primi mesi del 2015 perchè ad ottobre è prevista una visita della commissione, chiamata a verificare se la città sta attuando quello che ha inserito nel dossier.
Tante luci ma anche qualche ombra, come il crollo di Vico Piave e le alluvioni che hanno provocato alcune vittime anche sul nostro territorio. Due vicende molto dolorose che però non hanno impedito alla città di rialzarsi”.
Domanda inevitabile: Adduce si ricandida a sindaco di Matera? “Io sono concentrato come il primo giorno. Sulla ricandidatura non tocca a me decidere, attendo che i partiti facciano le opportune valutazioni. Di certo posso dire che i risultati ottenuti da questa amministrazione condizionano la discussione in corso”.
Michele Capolupo
5 ANNI DI GOVERNO ADDUCE: INTERVENTO INTEGRALE DEL SINDACO DI MATERA
Com’è oggi Matera dopo 5 anni? Oggi è una città più sostenibile, è una città in rete, è il baricentro del Mezzogiorno, è una città smart, è una città che non lascia solo nessuno, è una città più attrattiva.
Cinque anni intensi vissuti davvero con entusiasmo, impegno, e governando la città senza pause, vicino ai cittadini sia nei momenti di difficoltà che nei momenti di gioia.
Personalmente ho provato a vivere questa mia prima esperienza di sindaco con la curiosità di un bambino, ma anche e soprattutto con la forza e la determinazione di chi crede fermamente che un futuro migliore è possibile. Che una città migliore è possibile. Ho provato, in questi cinque anni, a capovolgere tutti i luoghi comuni che affliggono il Sud Italia, spesso anche per colpa di una politica che negli anni passati raramente è riuscita a proporsi come buon esempio. Ecco, sono partito con questo spirito e con questa volontà: dare il buon esempio. Ed è stato proprio questo, forse, il motivo delle tante cose positive che abbiamo realizzato in questi cinque anni, a partire dal successo di Matera che oggi, grazie al lavoro di tante persone, è davvero capitale europea della cultura.
Tutti gli assessori delle 5 giunte hanno lavorato e ben figurato. Anche i consiglieri comunali hanno in molte occasioni dimostrato di avere a cuore il destino della città collaborando anche criticamente al lavoro complesso di governo.
UNA CITTA’ CON I CONTI IN ORDINE
E’ stato un cammino entusiasmante, ma anche difficile per la situazione economica complicata vissuta in questi anni da tutti gli enti locali. Prima che mi insediassi come sindaco i trasferimenti statali ammontavano per il Comune di Matera a circa 20 milioni di euro. Di questi le varie finanziarie sono arrivate a tagliarne 15, lasciandoci solo 5 milioni di euro. E’ comprensibile a tutti il peso enorme che questo taglio di 15 meuro rappresenta per una città che ha un bilancio di circa 60 milioni di euro. D’altronde, basta darsi una occhiata in giro, e non solo in Basilicata, per toccare con mano la difficile condizione che vivono quasi tutti i comuni italiani. Il nostro cammino amministrativo è partito proprio da questa consapevolezza: fare di più, anche meglio con meno risorse. E questo traguardo lo abbiamo raggiunto mantenendo di anno in anno i conti sempre in perfetto ordine. Oggi i cittadini materani possono contare su un bilancio sano, nonostante i pesanti tagli dei trasferimenti statali. Nessuna magia. Abbiamo solo provato a iniettare molto rigore nella spesa pubblica e a rendere più efficiente la macchina comunale. Un solo dato per tutti: abbiamo praticamente dimezzato il numero dei dirigenti passati da 14 a 7. Un esempio, il buon esempio.
Né ci siamo scoraggiati di fronte ad alcune emergenze che abbiamo ereditato. Abbiamo trovato un servizio di raccolta e smaltimento rifiuti aggiudicato con la metà delle risorse realmente necessarie. Ecco le ragioni di alcuni ritardi nel funzionamento della macchina che tuttavia abbiamo recuperato in fretta. E ciononostante e nonostante i gravi episodi di manomissione del servizio che abbiamo anche denunciato alla procura della Repubblica, oggi abbiamo una città pulita e in ordine. Grazie anche al fatto che Matera è stata fra le prime città in Italia ad adottare il nuovo metodo di calcolo previsto dalla Tarsu. Anche in questo abbiamo giocato in anticipo rispetto a tanti altri comuni. Così come abbiamo giocato in anticipo abbandonando il servizio di riscossione di Equitalia e internalizzando il servizio con conseguenze positive per i cittadini, soprattutto per i meno abbienti.
E siamo riusciti a mantenere i conti in ordine pure quando il Governo nazionale ha rimesso più volte mano alla pressione tributaria dei cittadini. Anche in questo caso la città di Matera non ha elevato alcuna tassa mantenendo le percentuali di Imu e tarsu al minimo possibile. Non lo diciamo noi. Lo dicono tutte le rilevazioni pubblicate sui giornali nazionali: Matera è fra le città italiane dove è più leggera la pressione tributaria. E abbiamo tenuto i conti in ordine provando ad assolvere in tempi rapidi (massimo 35 giorni) a tutti gli impegni assunti con le imprese. Anche qui ci vengono in aiuto le rilevazioni di autorità indipendenti: Matera, ad oggi, è fra i primi comuni in Italia nella classifica dei pagamenti alle imprese. E tutto questo nonostante i pesanti tagli dei trasferimenti statali e nonostante i limiti imposti dal patto di stabilità.
E nonostante i tagli ed i limiti del patto di stabilità abbiamo anche sopperito con fondi comunali ad alcune necessità, solo per dare un esempio, anticipando per conto di altri Enti come la Regione il pagamento delle fatture alle imprese: vedi lavori per la scuola di restauro, per tutto il 2014 abbiamo pagato il Trasporto Pubblico senza ricevere un euro dalla Regione. I servizi sociali che si giovano di finanziamenti regionali sono stati finanziati interamente dalle casse comunali. E poi abbiamo anche esteso il servizio di mensa scolastica alle scuole medie. Abbiamo persino per 5 anni finanziato l’integrazione scolastica nelle scuole superiori dei ragazzi disabili, servizio che compete alla Provincia.
Tutto ciò è stato possibile grazie al rigore ed alla severità con cui abbiamo mantenuto i conti in ordine. Con un taglio così imponente dei trasferimenti statali, molti comuni hanno invece dovuto ridurre ed in molti casi eliminare i servizi alla persona.
UNA CITTÀ CAPACE DI GESTIRE LE EMERGENZE
Abbiamo dato anche una grande prova di saper gestire le emergenze grazie alla grande disponibilità dei dipendenti comunali e alla generosa partecipazione dei cittadini. E’ solo il caso di ricordare che in questi ciqnue anni abbiamo dovuto fare i conti con due nubifragi, uno dei quali ha determinato anche la chiusura della condotta idrica. Abbiamo calcolato che questi due nubifragi hanno portato danni al nostro territorio quantificabili in circa 30 milioni di euro. Abbiamo dovuto fronteggiare la indispensabile chiusura della scuola di via Bramante a cui abbiamo posto rimedio individuando soluzioni alternative così come, su un altro campo, abbiamo dovuto fronteggiare le azioni vandaliche e i sabotaggi al sistema di raccolta dei rifiuti e alla discarica. In tutto questo abbiamo dovuto fare i conti con la vicenda dei dirigenti comunali con uno dei quali abbiamo dovuto rescindere il contratto e un altro rientrato da pochissimo in servizio. Ma l’emergenza più grave che non avrei mai voluto affrontare è il crollo di una palazzina di Vico Piave che ha portato alla morte di due persone, Antonella Favale e Nico Oreste, dipendente comunale. E’ stata una tragedia che ci ha messo tutti a dura prova, ma su cui non ci siamo risparmiati.
UNA CITTA’ CHE NON LASCIA NESSUNO SOLO
L’amministrazione comunale di Matera, al contrario, non solo non ha ridotto i servizi per i più deboli, ma in qualche caso li ha anche estesi e rafforzati. Basti pensare all’assistenza domiciliare per gli anziani, all’assistenza ai disabili nelle scuole, agli affidi dei minori, al sistema complesso degli asili nido. Un esempio per tutti: abbiamo aperto il centro per disabili gravi che abbiamo voluto intitolare a Rocco Mazzarone. E a questi occorre solo aggiungere gli sportelli contro la violenza sulle donne o quello rivolto agli immigrati, o lo spazio ascolto minori che abbiamo realizzato nel Tribunale di Matera.
Vogliamo dare qualche numero? In questi cinque anni abbiamo assistito circa 1.000 minori, quasi 200 all’anno, (Affido socio- educativo, Affido etero-familiare di minori, Alloggio a ciclo residenziale e mantenimento infanti illegittimi e abbandonati); abbiamo rafforzato ed esteso l’assistenza domiciliare agli anziani grazie anche al progetto Home Care Premium assumendo in carico CENTINAIA di concittadini non autosufficienti. In questi 5 anni abbiamo fornito assistenza nelle scuole a circa 500 minori disabili assicurando il trasporto dalla propria abitazione a 20 minori all’anno; In questi 5 anni abbiamo assicurato l’inserimento lavorativo di oltre 100 persone in condizioni svantaggiate; abbiamo gestito il programma Copes della Regione Basilicata e abbiamo dato vita a uno sportello per gli immigrati, a uno sportello contro la violenza sulle donne. Complessivamente abbiamo investito per quest’area 6 milioni di euro all’anno, qualcosa in più rispetto al passato nonostante i tagli dei trasferimenti statali.
Nessun cittadino è rimasto solo in questi cinque anni. Grazie anche a un pizzico di finanza creativa come i fondi raccolti dalle visite turistiche nella cisterna di piazza Vittorio Veneto che abbiamo destinato alle associazioni di volontariato per sostenere il loro prezioso lavoro. Una Befana dal valore complessivo di circa 50 mila euro. Un esempio virtuoso, un modello da esportare.
UNA CITTA’ PIU EFFICIENTE
Ecco come siamo riusciti a fare tutto questo mantenendo i conti in ordine. Anche recuperando progetti che i materani aspettavano da tempo e che erano stati dimenticati in un cassetto. Abbiamo, in questi 5 anni rastrellato ogni angolo per scovare nuove occasioni di investimento. E in effetti abbiamo recuperato grandi ritardi che nel passato erano stati accumulati. Abbiamo sbloccato il programma di recupero urbano del rione Cappuccini che aspettava da 2005, ripreso l’accordo di programma per il borgo La Martella del 1997, il parco Macamarda del 1993, abbiamo riaperto l’antica cisterna di piazza Vittorio veneto rimasta chiusa per circa 20 anni, recuperato Vico Commercio, abbiamo, seppur temporaneamente, individuato e realizzato una nuova aula consiliare, riaperto dopo tanti anni via San Potito, abbiamo riaperto i punti di informazione turistica, abbiamo dato una gestione ai parchi urbani salvandoli dal degrado e ai bagni pubblici consentendo la loro apertura come il diurno di piazza Vittorio Veneto chiuso da tantissimo periodo. E poi abbiamo recuperato ritardi mantenendo un altro impegno con i cittadini: nelle scorse settimane sono iniziati i lavori per spostare definitivamente il mercato del sabato dal rione San giacomo alla zona Paip. E’ una di quelle cose che erano sempre state promesse e mai realizzate. Ormai, il trasferimento del mercato del sabato è certo e nelle prossime settimane finalmente i residenti del rione San Giacomo potranno tornare ad avere una vita normale e i frequentatori del mercato del sabato potranno recarsi in un’area attrezzata e sicura.
Abbiamo ripreso vecchi progetti ed abbiamo intercettato nuove risorse per risolvere alcune emergenze che abbiamo dovuto affrontare nel nostro cammino. Come la chiusura della scuola di via Bramante. Grazie al Piano nazionale delle città abbiamo rintracciato nuove risorse (10 milioni) che serviranno in parte a costruire una nuova scuola e in parte a riqualificare ulteriormente il borgo La Martella.
UNA CITTA’ PIU NUOVA
Trasferimento del mercato del sabato, scuola di restauro, unica del sud Italia, riqualificazione dei borgo La Martella, 50 alloggi ater nel borgo Venusio, e ancora la riqualificazione dei mercati Ascanio Persio e di Piaccianello sono solo alcuni degli interventi che oggi ci consentono di vivere in una città diversa da quella che abbiamo trovato cinque anni fa.
Pensiamo alle rotonde del Pino, alla rotonda in via Lamalfa, rotatoria fra via Sturzo e via Trabaci, alla riqualificazione di via La Martella. Oggi Matera si presenta in modo molto più decoroso e, almeno in questi centri nevralgici, con una mobilità più snella. Se andiamo in piazza Matteotti, dove abbiamo sistemato la panchina del logo di Matera 2019 troviamo un luogo più decoroso. Sono solo alcuni degli interventi che abbiamo realizzato. La lista è molto lunga, è lunghissima. Cito solo quelli più significativi: riqualificazione Via conversi, riqualificazione Via La Martella, riqualificazione Via Giolitti, riqualificazione Via Pecci, riqualificazione Via Castello, riqualificazione Via Annunziatella, Scalinata via rosario, Marciapiedi via Dante, Lavori piscina comunale, Lavori Palasassi, Lavori di messa in sicurezza frane sassi, Lavori a Madonna della Vaglia, Lavori su viale Italia, Lavori in via Saragat, Lavori in vico I Don Minzoni, Lavori nei parchi urbani con sistemazione panchine e ceneriere, Lavori di riqualificazione borgo La Martella, Lavori di riqualificazione rione Giustino Fortunato. Lavori che hanno interessato anche il mondo sportivo: pensiamo ai lavori di riqualificazione del palasport di viale nazioni unite. E il campo scuola è oggi un gioiello da fare invidia a strutture più blasonate. E che dire degli interventi allo stadio XXI Settembre (700.000 euro) che ci consentono di disputare il campionato di Lega pro in tutta serenità grazie anche allo straordinario successo ottenuto dalla società. La tensostruttura di via dei sanniti è diventato uno spazio straordinario che consente di ospitare anche discipline sportive diverse fra loro e fra l’altro in un rione periferico della città.
E in tutto questo non abbiamo neanche dimenticato di mettere in sicurezza gli edifici scolastici della città (3.000.000), di risistemare i cimiteri comunali, la scalinata del boschetto, di consegnare alla città il parco del castello con iniziative straordinarie come il concerto memorabile di Franco Battiato.
Abbiamo consegnato alla città, grazie a una convenzione con le fal, un urban center che è diventato un luogo di co-working delle giovani intelligenze italiane e straniere. Un punto di riferimento per gli studenti, ma anche per i turisti. A tal proposito abbiamo dato vita a due importanti punti di informazione turistico con il presidio in via Ridola e quello nei Sassi, a Porta Pistola, gestito dal Parco della Murgia materana.
Abbiamo realizzato altri importanti interventi sul fronte della concessione dei servizi come quello della mobilità urbana. Il cambio dal vecchio al nuovo gestore ha segnato un avanzamento nella qualità del servizio attraverso la dotazione di nuovi autobus urbani e la sistemazione di paline telematiche che, a regime, consentiranno di conoscere esattamente il tempo di attesa alle fermate.
In tempi di riduzione dei trasferimenti statali abbiamo ritenuto opportuno istituire la tassa di soggiorno che oggi ci consente di intervenire per migliorare la pulizia dei Sassi e di mettere in campo una serie di servizi aggiuntivi.
Vogliamo dare qualche numero? In questi cinque anni abbiamo speso in opere pubbliche circa 40 milioni di euro che sono serviti per realizzare oltre 200 interventi. L’elenco è lunghissimo. Alcune cose le abbiamo appena accennate. Gli investimenti più consistenti riguardano impianti sportivi, strade, marciapiedi, urbanizzazioni, riqualificazione dei borghi a partire da La Martella con i lavori per restituire alla comunità il teatro di Quaroni, la messa in sicurezza delle scuole, i cimiteri, i mercati ola viabilità rurale, ortofrutticoli, il palazzo di giustizia, diversi comparti nei Sassi fra cui l’area del Casale e così via.
UNA CITTA’ SMART
Grante attenzione al tema della sostenibilità ambientale provando a difendere concretamente gli interessi dei cittadini attraverso modelli avanzati e partecipati di concertazione tra i quali le intese con Italcementi e con la Ex Valdadige. Abbiamo dato vita anche a un piano di monitoraggio dell’aria, a un piano di monitoraggio delle antenne e istituito per la prima volta un disciplinare per le aree verti.
E sempre in tema di città sostenibile abbiamo, pur fra qualche difficoltà, dato vita al controllo telematico della zona a traffico limitato con i varchi elettronici e, nei Sassi, abbiamo liberato le auto da piazza San Pietro Caveoso e istituito un’apposita linea di bus urbano. A tal proposito abbiamo, per la prima volta nella storia degli antichi rioni di tufo, istituito un presidio di polizia locale nei Sassi molto importante dal punto di vista operativo dei controlli.
Matera è sempre più una città smart. Abbiamo vinto insieme al comune di Ferrara un bando di 12 milioni di euro per la gestione del sottosuolo del centro storico. E ancora in tema di sostenibilità abbiamo avviato la istallazione di colonnine per il rifornimento di auto elettriche e sistemato le infrastrutture per il bike sharing che solo per i limiti imposti dal patto di stabilità non abbiamo potuto completare.
Matera oggi è una città smart anche per le attività di trasparenza, partecipazione e innovazione che abbiamo messo in campo facendoci raggiungere traguardi inaspettati. Su 8 mila comuni italiani Matera è fra i 90 ad aver aperto i dati in suo possesso ed è seconda nella classifica nazionale in termini di qualità e quantità offerta di dati. E non è un caso che abbiamo guadagnato il primo premio nazionale OpenGeoData 2013. Dopo tanti anni abbiamo rinnovato il sito internet del Comune e a giorni sarà pronto quello nuovo per adeguare il sistema informativo alle innovazioni tecnologiche che attraversano il nostro tempo. Abbiamo lo sportello on.line delle attività produttive e, soprattutto, abbiamo dato vita al progetto “Matera digitale” che consente ai cittadini di utilizzare una serie di servizi senza necessariamente venire fisicamente in municipio. E importante è anche la piattaforma on.line Matera Events che consente a tutte le associazioni di poter pubblicare i loro eventi ed a tutti i cittadini di avere un calendario esatto delle iniziative in città. A tal proposito importante è stata la collaborazione del comitato Matera 2019 con cui abbiamo realizzato i programmi cartacei di iniziative culturali per offrire una bussola degli eventi a cittadini e turisti.
Trasparenza, partecipazione e innovazione sono state le linee guida in tutti gli strumenti di pianificazione. Pensiamo ai simposi per la redazione del Piano di gestione unesco, attualmente alla firma della Regione Basilicata. In questa circostanza, facendoci aiutare da straordinarie professionalità esterne, abbiamo messo in moto un inarrestabile processo di partecipazione in grado di trasformare le legittime critiche in reali proposte di intervento. Come è successo con le attività di rigenerazione urbana realizzati in collaborazione con l’Università degli studi della Basilicata. E così come è successo con i cosiddetti incontri del tramezzino nei quali abbiamo condiviso con centinaia di cittadini la nostra visione di cambiamento della città raccogliendo istanze e suggerimenti. In materia di trasparenza abbiamo segnato una svolta anche per l’assegnazione di incarichi professionali sotto soglia. Addio a operazioni che sono ormai fuori tempo. Abbiamo, quando è stato possibile, dato vita ai sorteggi consentendo a molte persone che non hanno amici o protettorati di poter lavorare.
E, in tema sempre di trasparenza, fin dal primo giorno abbiamo trasmesso i consigli comunali in diretta streaming, cosa che mai nessuno aveva mai osato fare in precedenza.
Dopo cinque anni Matera è ormai conosciuta in tutta Europa, è un punto di riferimento per il Paese ed è diventato il vero baricentro del mezzogiorno. Da qui, dalla nostra città è partita una proposta di legge sulla lettura. E sempre la nostra città ha dato il nome alla Carta di Matera per l’agricoltura e alla Carta di Matera per l’accessibilità dei disabili.
UNA CITTA CHE SA PARLARE ALL’EUROPA E AL MONDO
Matera, ormai, dopo questi anni, è al centro di relazioni internazionali. Abbiamo accolto ambasciatori da ogni parte del mondo, artisti del calibro del compianto Lucio Dalla o Gianni Morandi, artisti di arte contemporanea come Jimmy Durham e tanti premi nobel. E siamo stati al centro di eventi internazionali come Next del quotidiano La Repubblica, o gli Open Days, la Summer school di rena. Primo fra tutto un evento che è ormai entrato di diritto nella storia della nostra città, Materadio, la festa di Rai radio3 che quest’anno, a settembre, toccherà la quinta edizione. Materadio è il fiore all’occhiello che abbiamo costruito e che ci ha consentito dalla nostra città, da una piccola città del Sud di parlare al paese e all’Europa.
Da non dimenticare anche la straordinaria edizione del giro d’Italia che ci ha visto tutti protagonisti di una tappa entusiasmante. Così come la gara amichevole Italia Danimarca under 21 di calcio. E tuttavia abbiamo provato a sostenere, grazie anche alla collaborazione della Regione Basilicata, le tante manifestazioni ormai storicizzate e che fanno di Matera una città davvero capitale della cultura. Grazie anche alla credibilità costruita in questi anni abbiamo ospitato a Matera e per la prima volta in Italia la Young leaders conference dove le giovani intelligenze da tutto il mondo hanno discussio insieme a noi sul futuro dell’Europa e dell’Italia.
UNA CITTA’ CHE NON DIMENTICA
In questi anni abbiamo rinvigorito anche la nostra memoria. Matera è oggi una città che non dimentica: abbiamo celebrato nel migliore dei modi il 150esimo dell’Unità d’Italia, abbiamo ricordato Giovanni pascoli, abbiamo ricordato Pier Paolo Pasolini, Nelson Mandela e Vittorio Arrigoni. Abbiamo donato la cittadinanza onorria a Enrique Irazoqui, a mons. Ligorio, a Francesco Rosi e al Dalai Lama.
Con cerimonie ed eventi molto partecipati abbiamo onorato la memoria delle vittime del XXI settembre 1943 e riproposto la richiesta di conferimento della medaaglia d’oro al merito civile per la città.
UNA CITTÀ IN RETE
In questi anni abbiamo costruito reti. Abbiamo portato Matera in Europa e nel mondo e abbiamo portato l’Europa e il mondo a Matera. Bulgaria, Olanda, Francia, Finlandia, Svezia, Turchia, Belgio, sono solo alcuni del Paesi con cui abbiamo stretto relazioni per la realizzazione di specifici progetti. E poi abbiamo provato a mettere in rete il Paese fin dal primo giorno del nostro insiedamento non solo con gemellaggi come quelli con Vigevano, ma anche attraverso progetti itineranti come quello che ha visto protagonista la pianista Alessandra Celletti che con il suo Piano Tour ha portato Matera e la sua candidatura a capitale europea della cultura in tutte le Regioni italiane. Ma il simbolo di questo lavoro è stato il Carro della Bruna. I successi che abbiamo ottenuto in questi anni si devono anche grazie al preziosissimo lavoro svolto dalla Soprintendente ai Beni artstici e storici della Basilicata, Marta Ragozzino. Ed è grazie al suo straordinario lavoro che abbiamo portato una ricostruzione del Carro della Bruna alle Officine Grandi Riparazioni di Torino per partecipare alla mostra “Fare gli italiani” in occasione delle celebrazioni dell’Unità d’Italia. Il carro ha viaggiato lungo lo stivale per fare subito dopo tappa in Vaticano dove grazie all’Apt e alla regione Basilicata la Basilicata è stata protagonista con la mostra e con il presepe di Franco Artese dedicato ai Sassi di Matera. E intorno a Matera si sono uniti i lucani nel mondo che oggi sono più che mai uniti nello stare accanto a Matera nel lavoro che abbiamo avviato.
UNA CITTA’ BARICENTRO DEL MEZZOGIORNO
Matera in questi cinque anni è diventata il baricentro del Mezzogiorno, capace di parlare con auterevolezza al Paese, all’Europa e al Mediterraneo. E non è un caso che Mario Draghi, nel suo ultimo discorso prima di lasciare la Banca d’Italia, ha citato il caso Matera come un esempio di rinascita del Mezzogiorno del Paese. E non è un caso che dello stesso avviso il direttore del Sole24Ore, Roberto Napoletano, ha parla di Matera come di un modello per il Paese. Dello stesso tenore i messaggi che hanno voluto consegnarci i ministri Profumo, Kyenge, Franceschini, Bray, gli ambasciatori d’America, di Inghilterra, Germania, Corea del Sud, Estonia, Argentina, i presidenti del Senato, Schifani, e della Camera, Fini, artisti, premi nobel e premi Oscar come Robert Putnam, Vittorio Storaro, Betty Williams, Dalai Lama, woodrow clark II.
UNA CITTÀ ATTRATTIVA
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il turismo, grazie anche al lavoro della candidatura, è cresciuto in modo imponente. Ed è anche per questo che stiamo finalmente risistemando tutta la segnaletica nei Sassi per rimettere ordine a questo straordinario patrimonio. Oggi qualsiasi cosa accada a Matera esce sulle pagine nazionali. Abbiamo rotto il muro della comunicazione che fino a cinque anni fa teneva isolato il nostro territorio. In questi anni hanno parlato di noi giornali stranieri, da Le Monde al New York Times, da L’avanguardia al Times, solo per citarne alcuni. Oggi non siamo più costretti a sentirci chiedere dov’è Matera. E’ una realtà. Ed è anche grazie a tutto questo lavoro che oggi abbiamo set straordinari come, solo per citare l’ultimo, quello di Ben Hur che lascerà sul territorio, alle nostre imprese, alle nostre comparse, al nostro sistema produttivo dagli 8 ai 10 milioni di euro. Basti pensare che per 50 giorni hanno prenotato circa 400 camere.
La fotogallery della confrenza stampa (foto www.SassiLive.it)
ADDUCE” SANTO” SUBITO