“Nell’audizione dell’a.d. Eni Descalzi alla Camera c’è una contraddizione che deve far riflettere: nei giorni scorsi ha sostenuto che senza nuove autorizzazioni ad estrarre petrolio non sarà possibile raggiungere la produzione pre-fermata del Centro Oli di Viggiano; successivamente prevede che il prezzo del petrolio dovrebbe restare ancora basso, intorno ai 55-60 dollari al barile quest’anno e poco vantaggio per le compagnie. La Regione Basilicata che conta sulle royalties per dare risposte alle emergenze sociali come è accaduto con la Legge di Stabilità 2015 e sull’aggiornamento delle intese con Governo e compagnie per infrastrutture, sviluppo ed occupazione deve perciò chiedere all’Eni di “giocare a carte scoperte” e di precisare la propria strategia determinante per il destino delle nostre comunità e conoscere dal Governo quali azioni intende mettere in campo contro le manovre speculative internazionali sul petrolio italiano”. Lo afferma il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza. “Per ora, l’unico beneficio che gli automobilisti lucani stanno verificando da giorni con l’utilizzo della card carburante, destinata purtroppo a prosciugarsi molto presto – continua – è il prezzo più basso alla pompa, mentre le imprese specie le piccole, medie, i laboratori artigiani continuano a subire il caro-bolletta energetica. Così in attesa che si avverino le previsioni di Descalzi secondo le quali si dovrebbe registrare un aumento del greggio già nel secondo semestre dell’anno per avvicinarsi ai 70 dollari nel 2016 e tra quattro anni intorno ai 85-90 dollari, che significa tradotto in soldoni un maggior gettito di royalties per la nostra Regione, bisogna monitorare il comportamento dell’Eni e delle altre compagnie sull’attività attuale di produzione. Per estendere invece i benefici del calo del greggio all’imprenditoria – conclude Potenza – vanno portati a termine i progetti di destinazione del gas di derivazione dell’estrazione petrolifera non solo per le famiglie di alcuni comuni di Val d’Agri e Sauro, come sta già accadendo, ma anche di micro imprese locali”.