Albina Colella a nome dell’associazione “Mediterraneo No Triv” interviene sulla vicenda relativa ai reflui radioattivi: “I lucani hanno il diritto di sapere”.Di seguito la nota integrale.
E’ finita l’era dei proclami generici. Ai cittadini l’Assessore all’Ambiente Berlinguer deve fornire, contestualmente alle sue dichiarazioni, anche i dati scientifici che le supportano, proprio come fanno i cittadini e i professori, se vuole avere credibilità. E magari, invece di limitarsi a dire solo il nome degli enti cui sono attestate le analisi, deve citare anche il nome di chi materialmente le ha realizzate e che ne è il diretto responsabile. Il nome dell’ente di riferimento non è sufficiente.
Inoltre, Berlinguer deve dare puntuale indicazione di tutti codici CER inerenti i reflui petroliferi che sono smaltiti negli impianti di depurazione, deve comunicare le quantità di reflui smaltite nei rispettivi impianti regionali corredate dalla cronistoria di questi anni e, soprattutto deve spiegare come mai in un primo momento l’ARPAB aveva dichiarato che il contenuto di sostanze radioattive in tali reflui petroliferi superava i valori relativi alle acque potabili.
Chiediamo inoltre di conoscere, per quel che riguarda la radioattività, le analisi concernenti le matrici ambientali su tutto il Fiume Basento fino ad arrivare al Mar Jonio. Oltre quel che concerne l’aria, l’acqua,i sedimenti del Fiume Basento, vogliamo conoscere i risultati delle analisi delle matrici alimentari, considerando che lungo il F. Basento e fino al Mar Ionio insistono numerose attività agricole. L’Arpa e l’Ispra conoscono molto bene le matrici ambientali e alimentari, visto che sono sotto osservazione presso il centro nucleare itrec.
E’ inoltre necessario uno screeening sanitario sulle popolazioni che vivono nella Val Basento, analogamente a quanto sta avvenendo in Campania.
Contrariamente a quanto accade in Basilicata in alcune località degli Stati Uniti d’America è impedito lo smaltimento delle acque di scarto petrolifero in impianti che non eliminano la radioattività e il loro sversamento nei fiumi.
Purtroppo, l’inquinamento della Val Basento impone misure urgenti e non più rinviabili.
Ricordiamo all’Assessore all’Ambiente Berlinguer che è un diritto dei cittadini essere informati e che le istituzioni hanno il preciso dovere di dare risposte chiare e puntuali.
Per questo motivo, nei prossimi giorni la Regione Basilicata e l’UMIG riceveranno anche una richiesta formale.