Allerta Meteo, aggiornamenti sulle condizione meteorologiche dalla Protezione Civile
L’Ufficio Regionale di Protezione Civile ha comunicato la situazione alle ore 19 sulla perturbazione che sta interessando la nostra regione.
La Sala Operativa Regionale (SOR) e il Centro Funzionale di Protezione Civile, entrambi attivi in H24, stanno monitorando costantemente, tramite la rete idro-pluviometrica regionale, la situazione delle precipitazioni e dei livelli dei principali fiumi della regione. Inoltre la SOR è in costante contatto con tutte le componenti del sistema di protezione civile presenti sul territorio ivi comprese le associazioni di volontariato di protezione civile già attivate a partire dal primo pomeriggio di ieri. La situazione alle ore 19 è la seguente:
Precipitazioni:
Le precipitazioni più intense sono state registrate dai pluviometri delle stazioni di Lagonegro, Castelsaraceno ed Episcopia con un cumulata di precipitazioni nelle ultime 24 che hanno superato rispettivamente 250, 146 e 147 mm. Sul resto delle Regione si segnalano precipitazioni significative sull’area occidentale ed appenninica con valori di cumulata nelle 24 ore che hanno in varie località superato il livello di 80 mm.
Livelli idrometrici
Relativamente ai livelli idrometrici dei principali fiumi della regione si registra il superamento dei livelli di guardia per il Basento, Agri, Sinni, Ofanto e Noce con esondazioni localizzate nelle aree maggiormente colpite dalle precipitazioni.
Criticità riscontrate
Sul territorio sono stati segnalati allagamenti che hanno richiesto l’intervento dei VV.F. e delle altre componenti del sistema di Protezione Civile. Si registrano allagamenti di attività produttive ed abitazioni nei comuni di Rivello, Fardella, Latronico e Marsicovetere; esondazioni si sono registrate sul Fiume Agri (località Bosco Galdo Comune di Marsicovetere), sulle fiumare di Piesco (Calvello) e di Picerno, sul torrente Serrapotamo (Senise) e su altri punti del reticolo idraulico secondario. Risultano isolate, ma raggiungibili con viabilità alternativa, alcune Contrade nei comuni di Lauria e Rivello. Difficoltà sulla viabilità provinciale, risultano interrotte la ex SS 19 delle Calabrie km 150+500 nel comune di Castelluccio Inferiore, la SP 26 km 9+500 in località Pietra in Lagonegro e la SP 45 nel comune di Rivello.
Previsioni per le prossime 24 ore
La perturbazione continua ad interessare la nostra regione con precipitazioni in temporanea attenuazione. Si prevede un nuovo peggioramento della situazione nella giornata di domani.
L’Ufficio Protezione Civile Regionale rende noto che ha emesso l’avviso di criticità idrogeologica per il territorio della Basilicata: in particolare per il versante tirrenico (BASI C: bacini Agri, Sinni e Noce) e per quello appenninico (BASI A) è prevista la massima allerta (livello di allerta ROSSO), anche se i fenomeni interesseranno significativamente l’intero territorio regionale (livello di allerta ARANCIONE su BASI-B).
Nel comunicare che il messaggio di allerta è già stato inviato a tutti gli Enti interessati per mezzo degli usuali mezzi di comunicazione, si fa presente che l’Ufficio Protezione Civile ha disposto l’apertura della Sala Operativa Regionale in H24 fino al termine dell’allerta.
Si invitano gli Enti preposti, ed in particolare i Comuni, ad adottare i provvedimenti di propria competenza allo scopo di garantire la pubblica e privata incolumità, in osservanza di quanto previsto nei propri Piani di Protezione Civile.
L’Ufficio regionale della Protezione civile rende inoltre noto che a seguito delle forti precipitazioni che stanno interessando incessantemente dalla nottata di ieri l’intero territorio regionale, e in maniera molto intensa i settori occidentali della Basilicata dove in alcune zone sono state registrate precipitazioni superiori ai 250 mm nelle 24 ore che rappresentano tempi di ritorno dell’evento superiori a 20 anni, i fiumi risultano in piena e i livelli idrometrici salgono rapidamente. Al momento si segnalano superamenti dei livelli di soglia di allerta sul Noce, sull’Ofanto, sul Basento e sul Sele. A supporto degli enti interessati, informa l’Ufficio Protezione civile, la Sala Operativa Regionale continuerà ad inviare aggiornamenti costanti sui livelli idrometrici e pluviometrici.
Infine, sul sito della Protezione civile nazionale, all’indirizzo
(http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_cosa_fare_idrogeologico.wp?contentId=APP281) sono riportate le principali norme comportamentali per evitare i rischi derivanti dalle condizioni meteorologiche avverse. In particolare, si consiglia di non transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua, sopra ponti o passerelle, di evitare i sottopassi perché si possono allagare facilmente, di non passare sotto scarpate naturali o artificiali, di non scendere nelle cantine e nei garage per salvare oggetti o scorte e, in ogni caso, di seguire le indicazioni fornite dalla protezione civile del Comune.
ALLARME METEO: CIA, AGRICOLTORI PREOCCUPATI
C’è preoccupazione nelle campagne lucane per la pioggia che cade abbondante da 24-48 ore e per l’arrivo dei “giorni della merla” con l’aria gelida che, a partire da domani, porterà le temperature giù di colpo. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Agricoltori in allarme un po’ su tutto il territorio regionale specie in relazione all’avviso di criticità idrogeologica diffuso dall’Ufficio Protezione Civile Regionale.
E tra i comparti più in allerta, oltre l’orticoltura, c’è anche la zootecnia -aggiunge la Cia- che potrebbe risentire della diminuzione di resa produttiva degli animali causata dalle rigide temperature. Ma, soprattutto per le serre, le ricadute di freddo e gelo sui costi di produzione potrebbero essere significative, portando aggravi superiori al 4/6 per cento sulla voce “energia”.
Non possiamo incrociare le dita ogni qualvolta le piogge sia pure di gran lunga superiori alle medie stagionali si abbattono sulle campagne – sottolinea il vice presidente nazionale Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche Impianti Irrigui) e dirigente Cia Donato Distefano – e ripetere sempre le nostre proposte con al centro il Patto Territoriale tra istituzioni, agricoltori, associazioni ambientaliste per realizzare un piano di manutenzione del territorio; la definizione del Contratto di Area Vasta di difesa-idrogeologica; la realizzazione di una rete di “aziende agricole sentinella” in collaborazione con la Protezione Civile per monitorare costantemente i rischi alluvioni e dissesti. Noi insistiamo: lo strumento principale è rappresentato dai Contratti di fiume, sperimentati positivamente in alcune regioni italiane, tra le quali il Piemonte, l’Umbria, la Lombardia, il Veneto, la Toscana e si configurano come strumenti di programmazione negoziata interrelati a processi di pianificazione strategica per la riqualificazione dei bacini fluviali. Il piano nazionale proposto dall’Anbi – spiega Distefano – contiene 2.519 interventi per una spesa complessiva di 5 miliardi 723 milioni di euro, di cui in Basilicata 27 interventi per 105 milioni 766 mila euro. Siamo naturalmente consapevoli delle difficolta’ connesse alla difficile situazione economica attuale, ma e’ indispensabile individuare soluzioni idonee per il reperimento delle risorse anche attraverso una proiezione quindicennale dell’impegno di spesa, che potrebbe realizzarsi mediante mutui, secondo una soluzione gia’ adottata nel recente passato. La premessa da cui partiamo è che il sistema consortile di bonifica in Italia è un grande patrimonio di strutture e di professionalità, un pezzo di paese competitivo, produttivo, di eccellenza. Bisogna però adeguare i Consorzi a nuove attività riferite al riciclo dell’acqua, alla produzione di energie rinnovabili sino alla certificazione di qualità dei territori rurali. L’idea di agricoltori-manutentori – conclude Destefano – è da sostenere attraverso le misure ambientali, cosiddette “grening”, della nuova PAC 2014-2020