“Con la condizionalità ex ante inizierà una nuova storia della Basilicata, almeno dal punto di vista agricolo. In 14 anni sono stati spesi in questa regione 1 miliardo e 700 milioni in agricoltura, ma ci sono ancora troppe situazioni critiche, perciò è arrivato il momento di voltare pagina”. Così l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Michele Ottati, ha introdotto il secondo appuntamento con il seminario sulla “Condizionalità ex ante, come presentare i futuri progetti nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Basilicata 2014-2020”, che si è svolto questa mattina a Matera nella sala consiliare della Provincia. Dopo l’incontro del 16 gennaio a Potenza, l’assessore ha spiegato a organizzazioni professionali agricole, tecnici, progettisti, amministratori pubblici, consulenti e funzionari gli adempimenti necessari per presentare in maniera corretta i progetti da candidare al Psr 2014-2020. Al centro dell’incontro la condizionalità ex ante, un nuovo principio introdotto da tre regolamenti europei del 2013, che prevede nei criteri di valutazione dei progetti l’introduzione di un fattore critico concreto e predefinito con precisione,che rappresenta un prerequisito per l’efficace ed efficiente raggiungimento di un obiettivo specifico, relativo a una priorità dell’Unione Europea. Un principio che verrà applicato anche nei programmi di sviluppo rurale 2014-2020, in particolare per le misure 3, 4, 5 e 6 che riguardano i regimi di qualità dei prodotti agricoli ed alimentari, investimenti in immobilizzazioni immateriali, ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e sviluppo delle aziende agricole e delle imprese. Concretamente l’introduzione della condizionalità ex ante significherà per chi presenta un progetto dover svolgere una serie di adempimenti in fase preliminare ed intermedia,necessari a conseguire risultati prefissati in fase di programmazione. “Un nuovo criterio di valutazione – ha precisato l’assessore – che porterà numerosi vantaggi tra cui l’eliminazione delle graduatorie, sostituite dall’istituzione di uno sportello unico interdipartimentale, per ricevere coloro che vogliono investire in agricoltura, a garanzia di trasparenza e celerità. Inoltre – ha continuato Ottati – la condizionalità ex ante condurrà ad evitare lo spreco di denaro pubblico, evitare decisioni irrazionali che in passato hanno portato a cofinanziare progetti inefficienti, evitare l’intromissione dell’arbitrario politico negli investimenti agricoli, ricercare una buona e sana gestione finanziaria e infine introdurre una maggiore obiettività nella selezione dei progetti”.
Nel corso dell’incontro l’assessore ha sottolineato la necessità di creare un’organizzazione dei produttori agricoli, secondo quanto prescritto dai regolamenti comunitari. Una condizione necessaria per migliorare la situazione delle singole aziende agricole e di tutto il comparto.
I beneficiari degli investimenti previsti dal Programma di Sviluppo Rurale Basilicata 2014-2020 sono: aziende agricole, aziende di trasformazione e commercializzazione, soggetti che intendono diversificare la propria attività come, ad esempio, gli agriturismi, le imprese che operano in zone rurali impegnate in attività extra agricole ( turismo rurale, artigianato, enogastronomia) e infine gli enti che seguono investimenti in infrastrutture per l’agricoltura e la silvicoltura.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.basilicatapsr.it