Seduta congiunta della prima Commissione consiliare (Affari istituzionali) presieduta dal consigliere Santarsiero (Pd) e terza Commissione (Attività produttive, Ambiente e Territorio) con la presidenza del consigliere Pietrantuono (Psi) per discutere in merito al disegno di legge riguardante la “Riorganizzazione dell’attività amministrativa dell’Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura (Alsia)”.
L’Alsia, con le modifiche previste dal ddl alla legge regionale n. 38 del 1996 e sue modifiche ed integrazioni, si configura come lo strumento pubblico per attuare e gestire le politiche pubbliche nell’intorno del settore dell’Agricoltura che la Regione intenderà affidarle. Andranno rafforzati – si legge nella relazione di accompagnamento al ddl – tra le strutture della Regione e l’Alsia i sistemi di raccordo, programmazione e controllo che dovranno più spiccatamente assumere approcci funzionali piuttosto che meramente adempimentali.
Gli organi dell’Agenzia durano in carica 5 anni ed i loro componenti non possono essere nominati per più di due mandati anche se non consecutivi. Si è preferito – è spiegato nella relazione – operare una modifica della norma esistente, piuttosto che la riscrittura di una nuova legge ed abrogazione di quella previgente, in quanto nella legge istitutiva erano presenti articoli la cui veloce abrogazione avrebbe potuto avere dei riflessi su attività non ancora concluse di competenza regionale, ed in particolare, la gestione dei beni ex Esab.
Le principali novità che si propongono con il ddl fanno riferimento ad ambiti organizzativi e funzionali: Riduzione delle componenti apicali, laddove si prevede un Direttore (in luogo di un Amministratore unico e di un Direttore) e un Revisore unico (in luogo di un Collegio di revisori); Maggiore enfasi sulle funzioni di supporto operativo di accompagnamento e attuazione delle politiche regionali con maggiore attenzione sulle funzioni assolvibili nel quadro della prossima programmazione 2014-2020; Focalizzazione sulle politiche di qualità e sulla conservazione delle risorse genetiche anche per dare concreta attuazione a norme regionali sino ad oggi non completamente seguite; Rilancio di un’impostazione unitaria dei servizi sviluppati verso le aziende agricole e zootecniche; Gestione unitaria delle aziende agricole regionali; Esplicitazione delle funzioni di ricerca sulle agro bio-tecnologie con focalizzazione delle attività sul polo di Metaponto come aggregatore delle realtà di ricerca e produttive operanti in regione con funzioni; Drastica semplificazione amministrativa con operatività delle funzioni gestionali orizzontali assegnate alla Regione. Saranno gestiti direttamente dalla Regione: Ufficio legale, Sistema informativo, manutenzione e servizi.
I due organismi consiliari, dopo ampia discussione, hanno deciso di rinviare l’esame del provvedimento con la decisione sul relativo parere, nel corso di una nuova seduta congiunta, già convocata per lunedì 9 febbraio, alle ore 10.30, presso il Parlamentino del Consiglio regionale. Entro le ore 13.00 di venerdì 6 febbraio prevista la presentazione degli eventuali emendamenti al disegno di legge da parte dei consiglieri. Questo per consentire al provvedimento di poter giungere in Aula martedì 10 febbraio 2015.
Hanno preso parte ai lavori, oltre ai presidenti Santarsiero (Pd) e Pietrantuono (Psi), i consiglieri Perrino e Leggieri (M5s), Galante (Ri), Benedetto (Cd), Pace e Romaniello (Gm), Bradascio (Pp), Rosa (Lb-Fdi), Mollica (Udc), Napoli e Castelluccio (Pdl-Fi), Cifarelli, Giuzio e Robortella (Pd).