I verdi lucani apprendono con grande stupore l’intervento in commissione ambiente dell’assessore regionale Berlinguer, nel riferire che quasi tutte le discariche di rifiuti della nostra regione sono giunte al capolinea.Capiamo che non è lui il responsabile di questa disfatta,ma tutti i governi a forte connotazione PD in tutti questi anni come hanno impiegato il loro tempo? purtroppo i cittadini lo sanno si sono impegnati a dividersi le tante poltrone di potere a disposizione.E’ assurdo che la Regione Basilicata nel 2015 non ha un piano di rifiuti.Quante leggi hanno imposto la raccolta differenziata con forte limitazioni di presenze di discariche,iniziando dal decreto RONCHI sino ai nostri tempi.Poi candidamente l’assessore in commissione afferma che l’attuale finanziaria ci impone la chiusura delle discariche o rifiuti zero.Poi non lamentiamoci quando L’europa ci impone le sanzioni per aver eluso leggi Europee.Per la risoluzione del problema non abbiamo bisogno di grandi luminari al capezzale dell’ammalato ma attiviamo su tutto il territorio lucano la famosa raccolta “porta a porta”cosi come hanno già fatto molti comuni.A noi Verdi però sorge un dubbio forse la presenza delle discariche fa comodo alla cattiva politica.IL territorio l’ambiente va preservato soprattutto per i nostri figli, o costoro non hanno rispetto neanche per i propi figli.
Michele Olivieri (Verdi Lucani)
Il Vice Presidente del Consiglio Regionale Francesco Mollica e il capogruppo del PD in consiglio regionale Roberto Cifarelli commentano in una nota l’audizione dell’assessore Berlinguer richiesta per una valutazione complessiva sui provvedimenti e le procedure in corso riguardanti l’impiantistica per il trattamento e/o smaltimento rifiuti in deroga al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Di seguito la nota integrale.
Si è tenuta oggi l’audizione dell’assessore regionale all’ ambiente -Aldo Berlinguer- presso la commissione consiliare “Agricoltura e foreste, Ecologia ed Ambiente”. La richiesta di audizione era stata avanzata dal Vice Presidente del Consiglio Regionale –Franco Mollica- e dal Capogruppo del PD –Roberto Cifarelli- per una valutazione complessiva sui provvedimenti e le procedure in corso riguardanti l’impiantistica per il trattamento e/o smaltimento rifiuti in deroga al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.
“Nel corso della riunione l’assessore Berlinguer ha avuto modo di illustrare il complesso delle attività che la Regione sta mettendo in campo per l’attuazione della “strategia rifiuto zero”, approvata recentemente con il collegato alla legge di stabilità 2015, soprattutto per quanto concerne le modalità di raccolta dei rifiuti, che dovrà adeguarsi ai migliori sistemi n tema di differenziazione e riduzione del rifiuto da parte dei cittadini, e del loro trattamento e smaltimento dopo la doverosa fase di recupero. Dal nostro canto abbiamo ribadito la richiesta di chiarezza rispetto alla realizzazione di un impianto di compostaggio da parte della società “Alsun srl” di Altamura da ubicarsi nella zona industriale de La Martella a Matera e per la realizzazione di un impianto di recupero di rifiuti destinati al riutilizzo con produzione di CSS per l’alimentazione di un gassogeno e valorizzazione energetica da localizzare nella zona SIN di Pantanello di Bernalda da parte della società “Lucana Ambiente srl” di Bernalda.
Per entrambi gli impianti nelle scorse settimane vi è stata la mobilitazione dei cittadini, preoccupati per gli aspetti ambientali e l’incidenza sulla salute delle attività connesse al loro esercizio. Al momento non vi è stata alcuna autorizzazione alla realizzazione degli impianti in quanto, ci è stato riferito da Berlinguer, le delibere regionali di “indispensabilità” rinviavano alle procedure di VIA/VAS e di emissione in atmosfera che ad oggi non hanno determinato alcun pronunciamento definitivo.
Dal canto nostro, raccogliendo le istanze dei cittadini, abbiamo ribadito le forti preoccupazioni legate alla localizzazione di tali impianti: uno -quello di Matera- in un’area troppo vicina al borgo La Martella interessato dalla presenza di una discarica che nel tempo ha già visto mobilitarsi i cittadini; l’altra –quella di Pantanello di Bernalda- in una zona particolarmente sensibile per la vicinanza di attività turistiche ed agricole di pregio. Per queste ragioni abbiamo condiviso la posizione dell’assessore nel ritenere indispensabile la individuazione della aree dove tali impianti non devono essere consentiti. Nelle more riteniamo che gli uffici regionali debbano porre una particolare attenzione nell’esame delle due pratiche, valutando la compatibilità delle attività proposte con le caratteristiche peculiari della aree interessate”.