L’Associazione ALPIA, costituitasi il 28 ottobre 2014, nello scorso mese di dicembre ha proceduto al cambio del Consiglio Direttivo che oggi risulta così costituito: ing. Luciano Becucci Presidente, ing. Angelo Ferrandina Vicepresidente, ing. Vincenzo Chiore Segretario, ing. Roberto Bolettieri Tesoriere, ing. Vincenzo Acito – ing.Vincenzo De Donno ed arch. Paolo E. Stasi Consiglieri. Con la ripresa dell’attività il nuovo Consiglio Direttivo, in continuità con il precedente, ha riattivato i contatti con gli Enti istituzionali ed i Parlamentari del territorio, per rappresentare, direttamente, le gravi difficoltà professionali legate, in molti casi, all’impossibilità di partecipare alle commesse pubbliche combinata alla scomparsa delle commesse private. Si è ritenuto importante incontrare il Vice Ministro sen. Filippo Bubbico, non solo perché rappresentante parlamentare del territorio e del Governo, ma anche perché collega Architetto e quindi interlocutore ideale per condividere i problemi in campo.
Il Vice Ministro contattato ha dato la sua piena disponibilità, incontrando il gruppo di rappresentanza dell’Associazione lo scorso sabato a Matera.
Durante l’incontro i rappresentanti dell’Associazione ALPIA hanno ribadito ed approfondito le problematiche che, per sommi capi, sono riportate nel documento, cosiddetto fondativo, dell’Associazione che è stato, da tempo, già inviato a tutti gli Enti e Parlamentari del territorio. Come previsto, il confronto con il Vice Ministro Bubbico è stato quanto mai facilitato per la scontata condivisione delle problematiche, per cui è stato possibile avere anche dei brevi approfondimenti tecnici.
Al Vice Ministro, oltre al richiamato documento, è stato consegnato un promemoria con la proposta di emendamenti e correttivi che, ci si augura, possano essere presi in considerazione sia dal Governo che dal Parlamento, atteso che dovrebbe essere stata attivata nelle commissioni parlamentari la discussione della “Legge di riforma del Codice degli Appalti”. E’ evidente che il nodo da sciogliere, per creare opportunità di lavoro nel campo delle commesse pubbliche, è quello, soprattutto, dell’incentivo del 2% per il quale, e si vuole ribadire, l’Associazione non chiede l’abolizione, bensì il mantenimento finalizzato però proprio al raggiungimento degli obiettivi che sono alla base delle opere pubbliche e cioè: “l’efficienza e l’efficacia”. Queste si raggiungono con una programmazione seria, progetti preliminari puntuali, e con una vigilanza costante e tempestiva sull’iter approvativo ed esecutivo delle opere pubbliche. Tutte mansioni, obbligatoriamente, in capo ai Tecnici dipendenti. Non dimenticando, per le pubbliche Amministrazioni, di garantire l’efficienza e la tempestività sugli ordinari compiti di istituto. Si è colta l’occasione per rappresentare anche i problemi delle tariffe giudiziare non aggiornate da ben 12 anni e che hanno, ancora oggi, un importo perlomeno indecoroso, pari ad appena €. 4,075 ad ora !!
Il Vice Ministro Bubbico, pienamente consapevole dei gravi disagi e mortificazioni che vive la categoria professionale, ha assicurato il suo impegno a sensibilizzare il Governo su questi problemi cogliendo e condividendo, tra l’altro, come la conseguenza di questo sistema – che esclude di fatto i Liberi Professionisti dagli incarichi pubblici ovvero, nel caso si riesca ad ottenere un incarico, il perverso meccanismo dei ribassi sugli onorari e sui tempi di progettazione – porti inevitabilmente ad un evidente scadimento della qualità progettuale ed anche realizzativa delle opere pubbliche. Il Vice Ministro ha assicurato altresì la disponibilità ad accogliere e sostenere altre iniziative che l’Associazione attiverà per il recupero della dignità professionale.