Sulle prospettive di Matera 2019 riceviamo e pubblichiamo l’intervento del direttore, Paolo Verri.
“Il 12 febbraio alle 18, nell’auditorium Gervasio, a Matera riprendiamo il percorso pubblico di lavoro verso il 2019. Nelle scorse settimane – quelle dal 17 novembre a oggi – la notorietà della città è ulteriormente cresciuta, abbiamo avuto il passaggio felice del capodanno con le musiche dei dj di Mons e Pilsen, abbiamo partecipato agli opening delle due capitali 2015 e abbiamo ulteriormente verificato quanto conta per l’Unione Europea il rispetto dei progetti previsti nel dossier di candidatura. Siamo considerati come una città “promessa” per il futuro della capitali europee della cultura, proprio per aver puntato più sull’innovazione di processo che sulle trasformazioni urbane come per molto tempo è accaduto in passato.
Per mantenere il più possibile queste attese, abbiamo invitato a Matera Robert Palmer, il più importante esperto esistente di capitali europee della cultura, che abbiamo avuto già la fortuna di avere nel nostro team i giorni precedenti il nostro esame orale, che ci ha aiutato a prepararci con una autorevolezza e una dolcezza uniche.
Con lui vogliamo capire perché Matera è stata selezionata, come leggere le motivazioni della giuria di commissari, discutere delle sfide presenti e future, divise nelle tre biennalità del nostro imminente futuro: 2015-2016 formazione, 2017-2018 produzione, 2019-2020 evento e distribuzione dei contenuti dell’evento in tutta Europa. Oltre a Robert ci saranno il nostro direttore artistico, Joseph Grima, tutto il comitato scientifico e le persone che hanno lavorato sia al primo che al secondo dossier – non cito tutti, troppo alto il rischio di dimenticare qualcuno!
Al momento stiamo lavorando anche per chiudere tutti gli impegni amministrativi del Comitato e avviando il fund raising per le attività della Fondazione, a partire dal forte impegno della Regione Basilicata e del Comune di Matera ma anche di operatori privati, oltre al Governo naturalmente.
Vogliamo porre solide fondamenta alla nostra azione, per poi crescere con sicurezza. Chiediamo a tutti di intervenire in maniera propositiva: per questo sul sito internet di Matera-Basilicata2019 chi lo voglia trova un form da completare indicando quali siano secondo lui le sfide principali di Matera 2019. Le sfide che il comitato scientifico (che si riunirà prima a porte chiuse il mattino del 12) insieme a Robert Palmer riterrenno più interessanti, verranno presentate già durante l’incontro per la viva voce, se ci sarà, del proponente; tutte le altre verranno pubblicate sul sito. Ricordo a tutti che alcune sfide molto probabilmente non riguardano responsabilità dirette, né presenti né future, di Matera 2019; ma se si riferiscono a temi caldi del sistema Matera Basilicata, o implicano ruolo afferenti a politiche pubbliche, saremo lieti di raccoglierle e capire come si inseriscano nel programma di lavoro come urgenze e come possibilità.
Anche per questo le autorità presenti interverranno al termine, dopo aver ascoltato tutti gli interventi della giornata.
Grazie a tutti quelli che vorranno partecipare e che vorranno anche diffondere la notizia!
La nuova sfida, dopo quella vittoriosa del 17 ottobre scorso, è anche essere fortemente inclusivi per continuare anche il percorso di Italia 2019 e rafforzare la leadership che abbiamo avuto sempre a partire dal 2011. L’obiettivo finale è fare di Matera l’hub di innovazione culturale e tecnologica del sud. Una grande sfida collettiva in cui ciascuno può avere una grande parte, facendo squadra senza inutili distinguo o divisioni. Un carro su cui saltare per correre più veloci insieme, e non per prendere ciascuno un pezzo da portare a casa propria”.
Per mantenere il più possibile queste attese, abbiamo invitato a Matera Robert Palmer, il più importante esperto esistente di capitali europee della cultura, che abbiamo avuto già la fortuna di avere nel nostro team i giorni precedenti il nostro esame orale, che ci ha aiutato a prepararci con una autorevolezza e una dolcezza uniche.
Con lui vogliamo capire perché Matera è stata selezionata, come leggere le motivazioni della giuria di commissari, discutere delle sfide presenti e future, divise nelle tre biennalità del nostro imminente futuro: 2015-2016 formazione, 2017-2018 produzione, 2019-2020 evento e distribuzione dei contenuti dell’evento in tutta Europa. Oltre a Robert ci saranno il nostro direttore artistico, Joseph Grima, tutto il comitato scientifico e le persone che hanno lavorato sia al primo che al secondo dossier – non cito tutti, troppo alto il rischio di dimenticare qualcuno!
Al momento stiamo lavorando anche per chiudere tutti gli impegni amministrativi del Comitato e avviando il fund raising per le attività della Fondazione, a partire dal forte impegno della Regione Basilicata e del Comune di Matera ma anche di operatori privati, oltre al Governo naturalmente.
Vogliamo porre solide fondamenta alla nostra azione, per poi crescere con sicurezza. Chiediamo a tutti di intervenire in maniera propositiva: per questo sul sito internet di Matera-Basilicata2019 chi lo voglia trova un form da completare indicando quali siano secondo lui le sfide principali di Matera 2019. Le sfide che il comitato scientifico (che si riunirà prima a porte chiuse il mattino del 12) insieme a Robert Palmer riterrenno più interessanti, verranno presentate già durante l’incontro per la viva voce, se ci sarà, del proponente; tutte le altre verranno pubblicate sul sito. Ricordo a tutti che alcune sfide molto probabilmente non riguardano responsabilità dirette, né presenti né future, di Matera 2019; ma se si riferiscono a temi caldi del sistema Matera Basilicata, o implicano ruolo afferenti a politiche pubbliche, saremo lieti di raccoglierle e capire come si inseriscano nel programma di lavoro come urgenze e come possibilità.
Anche per questo le autorità presenti interverranno al termine, dopo aver ascoltato tutti gli interventi della giornata.
Grazie a tutti quelli che vorranno partecipare e che vorranno anche diffondere la notizia!
La nuova sfida, dopo quella vittoriosa del 17 ottobre scorso, è anche essere fortemente inclusivi per continuare anche il percorso di Italia 2019 e rafforzare la leadership che abbiamo avuto sempre a partire dal 2011. L’obiettivo finale è fare di Matera l’hub di innovazione culturale e tecnologica del sud. Una grande sfida collettiva in cui ciascuno può avere una grande parte, facendo squadra senza inutili distinguo o divisioni. Un carro su cui saltare per correre più veloci insieme, e non per prendere ciascuno un pezzo da portare a casa propria”.