Studio D’Ars, Galleria di Milano, ospita l’artista materano Carlo Fioroni in una rassegna “L’energia della parola” nella quale espongono anche Alessandra Finzi, Alice Visin, Anna Mastropasqua, Antonio Massari, Cristina Balsotti, Ernesto Fortuzzi, Gianna Sciannamè, Gianni Marussi, Gigi Musa, Grazia Lavia, Kalina Aleksandrova, Massimo Hachen, Maurizio Botti.
La rassegna “L’energia della parola”, partita lo scorso primo luglio, prosegue con le opere di altri sette artisti, che offrono una differente e personale interpretazione del significato della parola parola. “Ad essi- spiega Grazia Chiesa- aggiungiamo la presenza, con una sola opera, di ulteriori artisti coinvolti in questa affascinante ricerca artistica e semantica. Nella pittura di Carlo Fioroni, che è una "pittura da leggere" secondo Anna D’Elia, la parola ricorre il segno e annuncia il problema “dentro il magma quotidiano”, che si presenta come groviglio di linee nere su fondo giallo. Secondo la D'Elia: "oarlerei di Poesie-Peinture: poesia che si fa colore, macchia, forma, linea, pensiero che si rafforza in grumi e prende forma sulla tela in texture cromatiche. E’ possibile individuare quattro fasi nel suo percorso creativo di due anni. La prima, più lirica, è denominata dalla prevalenza di una pittura gestuale e segnica, informale sempre, che scaturisce di getto da una condizione di intensa emotività, avvolgendo su fondi monocromi gomitoli di fili colorati e fa apparire, tra le linee, le parole, invisibili quasi, nascoste nella trama dei segni pittorici o decentrate sul passepartout:appena un sussurro. Nella composizione della seconda fase subentra una struttura geometrica al cui interno il colore e le parole si collocano dentro griglie più rigide. Le linee diventano traiettorie, i rapporti tra parole e immagine si intrecciano, i testi sono dichiarazioni politiche, grida di resistenza, enunciazioni, non di rado frammenti diaristici. Nella terza fase, pagine di giornali, ritagli di fotografie e altri inserti compongono collage tra cui affiorano parole e citazioni. Le seguenti sono di Pier Paolo Pasolini: “Lo scandalo del contraddirmi, dell’essere con te e contro di te, con te nel cuore, in luce, contro di te nelle buie viscere” . Alla quarta fase appartengono “gli omaggi” in cui il rapporto tra immagini e parole si inverte a vantaggio di queste ultime. Il lettering si diversifica in grandezza e colore. L’impianto compositivo si struttura sulle righe di scrittura che occupano per intero, la superficie del foglio. I nessi spaziali tra le diverse componenti del testo verbale assurgono al ruolo di visual. Un quadro da leggere non è come la pagina di un libro, richiede pause, ritorni, lentezza, meditazione”. Carlo Fioroni esplica l’interiorità di un’anima pensante che produce pathos e nel contempo arte nella mano con pennellate ora forti ora leggere e versi nella mente. L’uno e l’altro sono il giusto connubio per un quadro tutto da leggere nella sua esplicita parola.