I sindaci di Scanzano Jonico, Policoro, Bernalda, Montalbano Jonico, al termine di distinti incontri, alla presenza di dirigenti regionali e provinciali della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, hanno sottoscritto la “Carta di Matera”. A Pisticci l’assessore comunale Capistrano ha ricevuto i dirigenti della Cia ai quali hanno espresso piena condivisione, rinviando la sottoscrizione all’atto di deliberazione della Giunta.
Per i Comuni del Metapontino – sottolinea la Cia in una nota – l’evento, specie dopo le risultanze positive del recente Tavolo Verde dedicato alla situazione sui danni alluvione nel Metapontino, ha più significati specifici sia in relazione all’esigenza di garantire organici interventi di gestione-manutenzione del territorio per prevenire alluvioni e calamità naturali che per rafforzare i programmi di sviluppo (Distretto Agro-alimentare Metapontino).
Infatti con questo documento, con i suoi contenuti e le sue finalità – evidenzia Donato Distefano, presidente Cia – vi sono spunti dai quali favorire percorsi ed azioni comuni tra mondo agricolo ed Enti Locali (specie i Comuni enti di prossimità sia per il cittadino che per l’economia locale) l’agricoltura è per eccellenza il settore che vive e si misura costantemente con il territorio, con la sua gestione e pianificazione, i programmi di sviluppo, gli aspetti socio-economici. Tra gli elementi di maggiore rilievo: valorizzare le attività agricole, qualità e manutenzione del territorio per avere un paesaggio agrario di qualità e fruibile, preservazione di cultivar locali e promozione di prodotti tipici per un nuovo rapporto tra agricoltura e territorio, cibo e consumatore per un’alimentazione sana e consapevole, sicurezza alimentare.
Inoltre l’agricoltura è destinata a garantire non solo cibo, ma anche biodiversità, uso razionale e preservazione delle risorse suolo, acqua, ecc, concorrere alla mitigazione dei cambiamenti climatici, il mantenimento della qualità dell’aria, la resistenza alle inondazioni e agli incendi, la garanzia della la vitalità economica nelle zone rurali, il benessere degli animali.
Altri elementi fortemente innovativi della “Carta” sono la semplificazione dei rapporti tra agricoltori ed Enti Locali, l’attivazione di convenzioni con le aziende agricole per la manutenzione e la gestione delle opere a servizio delle Aree Rurali, la promozione di iniziative imprenditoriali specie a favore di giovani in grado di utilizzare e capitalizzare l’uso delle risorse endogene del nostro territorio in particolare delle Aree Demaniali, l’incentivazione per le energie da fonti rinnovabili, iniziative per lo sviluppo e il miglioramento dell’agriturismo e del turismo rurale, la creazione di mercati e punti vendita agricoli nelle aree urbane.
Nello specifico è stato individuato un percorso in attuazione della LN 228 per affidare alle aziende agricole da parte dei Comuni specifici servizi in campo agro-meccanico attraverso convenzioni in grado di snellire le procedure burocratiche.
Durante l’estate la “Carta” – sottoscritta nei giorni scorsi dal Governatore De Filippo – sarà sottoposta alla firma di tutti i sindaci della regione attraverso manifestazioni e sagre dedicate ai prodotti alimentari tipici e di qualità.
La “Carta di Matera”, stilata dalla Confederazione nel corso dell’ultima “Festa nazionale dell’agricoltura” a settembre 2010 a Matera, in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità di Italia, approderà a settembre a Torino alla nuova Festa dell’Agricoltura quale “patto” tra le organizzazioni degli agricoltori e gli amministratori locali, che si fonda su principi come la rivalutazione dell’attività agricola in tutte le sue forme, la salvaguardia del suolo e dell’ambiente e la valorizzazione del rapporto tra cibo e territorio
Il tutto mentre l’Unione europea, a cominciare dalla riforma della Pac post 2013, pone nuove sfide che non possono non essere raccolte: i cambiamenti climatici, le energie rinnovabili, le risorse idriche e la salvaguardia della biodiversità.
Per affrontare tutto questo -spiega la Cia- è necessario, oggi più che mai, lavorare insieme agli enti locali, stabilendo rapporti e stipulando accordi, concordando indirizzi e programmi di attività e soprattutto attuando politiche sul territorio a favore di tutta la collettività.