Nel corso dell’ultima seduta della Giunta regionale è stato approvato lo Statuto della Fondazione Osservatorio ambientale. Si è deliberato, infatti, a favore dell’istituzione di una Fondazione di partecipazione di ricerca che persegua lo scopo previsto dalla L.26/2014.
Si tratterà di un nuovo soggetto pubblico che garantirà informazione e qualità dell’ambiente con criteri di competenza e terzietà. La novità essenziale è che potranno entrare a far parte della Fondazione i Comuni, gli Enti pubblici e i Centri di ricerca pubblici e privati operanti sul territorio regionale, esaltandone così la forte territorialità. Gli stakeholders saranno partecipi delle attività in aree ambientali sensibili. Sull’esempio dei consigli consultivi delle comunità locali, RAB (Residential Advisory Board), l’obiettivo principale sarà quello di rendere partecipe il territorio con i suoi gruppi di opinione, associazioni ambientaliste, associazioni produttive, turistiche, agricole, culturali, oltre alle organizzazioni sindacali. Le parti sociali saranno i soggetti costituenti l’Assemblea, un organo consultivo con potere di proposta di diretta emanazione territoriale.
Lo Statuto prevede anche la creazione di un Comitato scientifico di livello internazionale composto da esperti in materia ambientale che condurranno ricerche e studi, vagliando la pubblicazione dei dati acquisiti. Ma la Fondazione si occuperà anche di sviluppo e comunicazione relativamente agli aspetti sanitari, economici, giuridici e fiscali del settore.
“L’Osservatorio dovrà occuparsi della materia ambientale e delle sue interconnessioni con la salute pubblica – ha dichiarato Aldo Berlinguer. Abbraccerà tanti temi non solo relativi alla Val d’Agri ma a tutto il territorio lucano. Sull’intera filiera del petrolio dovrà costituire un centro di eccellenza – ha sottolineato l’assessore – per trasmettere, in questa materia, piena consapevolezza dei risvolti ambientali, sociali ed economici.
La Fondazione Osservatorio Ambientale avrà lo scopo di svolgere le sue funzioni in tutte le aree della Basilicata: dalla Val d’Agri, a Tempa Rossa, dall’area della Fenice di Melfi a quella potentina, fino alla Val Basento, alla città dei Sassi e oltre.
“L’Osservatorio ha una missione importante – ha dichiarato l’Assessore Berlinguer. Dovrà essere un interlocutore qualificato per cittadini e istituzioni; un luogo aperto e partecipato dove far crescere esperienze, competenze e condivisione di intenti con le comunità interessate dalle estrazioni petrolifere”.
Alcune delle attività previste dal nuovo Statuto sono state già avviate dall’Osservatorio attraverso la sottoscrizione di una serie di accordi con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto di economia e politica dell’energia e dell’ambiente della Bocconi, il Cnr, l’Università della Basilicata. Sono stati realizzati una serie di “prodotti” disponibili sul sito http://www.osservatoriovaldagri.it. Attualmente è in corso lo studio epidemiologico-ambientale sulla Val D’Agri da parte dell’Istituto Superiore di Sanità e la elaborazione del catalogo ambientale Val D’Agri.