La sfida per l’Expo che non ti aspetti è stata lanciata da Confartigianato. Con una ricetta fatta di semplici ingredienti: passione, tradizione, buoni prodotti e il saperli raccontare. In più una scommessa: una piattaforma di eCommerce per accompagnare le imprese all’estero dopo l’evento dell’esposizione internazionale.
«Siamo l’unica associazione di categoria che ha strutturato un progetto organico sia per il Padiglione Italia sia per il Fuori Expo, per fornire alle imprese artigiane di qualità una vetrina imperdibile e ricca di opportunità – spiega la Vice Presidente Nazionale di Confartigianato Rosa Gentile. La forza dell’artigianato è quella di essere il principale motore del Made in Italy: una realtà, culturale e sociale oltre che produttiva, che contribuisce significativamente all’esportazione italiana e che sostiene il Paese in questo momento di difficoltà». La presentazione dell’Italian Makers Village “Fuori Expo 2015” è l’occasione per Confartigianato per aggiornare con alcuni dati lo “stato dell’arte” delle piccole e medie imprese nel nostro Paese. L’Italia è al primo posto in Europa per numero di occupati in aziende manifatturiere con meno di 20 addetti, con oltre 1,5 milioni di addetti, contro il milione della Germania e i 620mila della Francia. Una leadership, sottolinea l’associazione, che ha per protagoniste circa 326mila imprese artigiane con 975mila addetti che producono l’eccellenza manifatturiera made in Italy. Addetti che per oltre il 60% si concentrano in quattro comparti: fabbricazione macchinari e prodotti in metallo, abbigliamento, alimentari, e lavorazione del legno e mobili.
“L’artigianato – continua Gentile – è il ‘cuore’ della tradizione manifatturiera italiana ma è anche motore di innovazione tecnologica: secondo le rilevazioni di Confartigianato, le imprese artigiane impegnate nei settori più evoluti danno lavoro a oltre 68mila persone. In particolare, le aziende che si concentrano nell’ICT sono 19.116. Più in generale, il 32,3% delle imprese fino a 9 addetti punta tutto sull’innovazione per mantenere il livello competitivo sul mercato interno e all’estero. Una percentuale che sale al 42,8% per le micro imprese manifatturiere.
«Come associazione di artigiani – sostiene Antonio Miele presidente Confartigianato Basilicata – sentiamo la necessità di continuare a valorizzare le eccellenze del territorio. Perché ciò significa potenziare il Made in Italy o, meglio, il Made in Basilicata quel modo di essere artigiani che abbina cura, passione e creatività che viene sempre più percepito come forte valore aggiunto. Expo e “Fuori Expo” sono grandi opportunità strategiche e rappresentano rispettivamente l’ufficialità e l’innovazione. Utilizzeremo il Padiglione Italia – continua Miele – anche come hub per rimbalzare i visitatori in via Tortona in modo da ottimizzare al massimo la nostra presenza. L’esposizione universale è un’importante occasione per far nascere iniziative stabili in ottica di internazionalizzazione e digitalizzazione delle PMI, che lascino il segno anche dopo i sei mesi di Expo. Un’attività per dare continuità alla Convention “Progetto Sud 2020. Proposte e strumenti per lo sviluppo imprenditoriale nelle aree meridionali” organizzata a Matera nell’ottobre scorso. La Convention ha rappresentato il “palcoscenico di orgoglio” per l’artigianato e le piccole imprese che costituiscono i punti di forza del Mezzogiorno, dove ‘brillano’ i risultati conseguiti proprio dalle microimprese, ‘motori’ di una crescita silenziosa ma costante. E poi – conclude – c’è tutto il percorso che ci porta a Matera 2019”.