Le 20 start up innovative che sono nate in Basilicata nel giro di pochi mesi e che in questi periodi di grandi difficoltà stanno investendo risorse su idee e progetti di impresa, stanno assumendo persone, soprattutto giovani con alto profilo professionale e formativo e stanno rispondendo ai cambiamenti del mercato mettendo in campo energie, voglia di fare, creatività e talento, sono un segnale importante della rinnovata voglia di autoimprenditoria specie giovanile. E’ quanto sostengono i Giovani delle associazioni che compongono Rete Imprese Italia Potenza (Confartigianato, Cna, Casarigiani, Confcommercio, Confesercenti). Questa voglia di fare impresa che parla un linguaggio giovane, dinamico e ipertecnologico, che si muove a suon di byte ma che si lamenta di una burocrazia asfissiante e di un credito avaro emerge sia dai dati ufficiali della sezione speciale del Registro delle imprese delle Camere di commercio, sia da una specifica indagine promossa da Unioncamere e Ministero del Lavoro nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior.
Nel sottolineare che sono entrate nel vivo le nuove norme per il sostegno alle start-up innovative, per le quali il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso il programma Smart&Start, gestito da Invitalia, ha messo a disposizione 250 milioni di euro e che ad oggi, inoltre, il 20% del finanziamento può diventare un fondo perduto in presenza di programmi realizzati in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, i Giovani di Rete Imprese Italia Potenza affermano che le startup si muovono cercando di superare le lacunosità e le fatiche della burocrazia, con un obiettivo importante di ricerca dei crediti e dei capitali necessari per sviluppare il business nei prossimi anni.
Proprio questo appare uno dei passaggi fondamentali attorno al quale si definisce la sopravvivenza ed il futuro delle startup: avuta l’idea imprenditoriale, avviata l’impresa non senza scontrarsi con la fatica delle normative, la prova di maturità che ne definisce i destini futuri è strettamente legata alla capacità di recuperare i fondi necessari a sviluppare il business e a renderlo competitivo su un mercato complesso ed aggressivo come quello contemporaneo.
Per i Giovani di Rete Imprese Italia la nuova fase che attende le Camere di Commercio di Potenza e di Matera in vista della costituzione di un’unica Camera di Commercio richiede un adeguamento delle azioni e dei servizi per favorire la diffusione dell’innovazione e la nascita e consolidamento delle imprese innovative. Come sostiene il presidente nazionale di Unincamere Dardanello occorre intervenire con un approccio improntato alla semplificazione (utilizzando al meglio le norme e le strutture efficienti che già esistono) e alla sostenibilità economica nel tempo, anche per il bilancio pubblico, delle misure affinché possano diventare strutturali. Pur riconoscendo il permanere di difficoltà oggettive nel sistema economico italiano, le startup continuano a rappresentare un
i m p o r t a n t e e l e m e n t o d i innovazione e a portare con sé un s i g n i f i c a t i v o potenziale occupazionale, che, per essere pienamente sfruttato, ha bisogno di
un accesso più diretto ed efficace alle leve finanziarie (pubbliche e private) necessarie per consentire il salto di qualità e la loro stabilizzazione sul mercato. Per questo non è certo secondario e né formale il ricambio dei Presidenti e delle Giunte delle due Cciaa”.