Venerdì 20 febbraio alle ore 11 presso la Sala Inguscio della Regione, si terrà un primo incontro con i sindaci lucani nel quale sarannoillustrati e condivisi gli aspetti salienti della nuova fase di valorizzazione e fruizione dei beni culturali, avviata dalla Regione Basilicata.
Nel corso dell’incontro, convocato dal presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, sarà anche presentata la nuova piattaforma on line per la mappatura dei beni culturali regionali.
L’iniziativa rientra nel nuovo corso sul patrimonio culturale avviato dalla Regione con la nuova legge sullo spettacolo e con la proposta di disegno di legge sul patrimonio culturale. La piattaforma consentirà di acquisire preziose informazioni sul patrimonio culturale regionale, di proprietà non statale, sia tangibile (beni immobili e mobili) sia intangibile (il patrimonio immateriale costituente l’elemento essenziale della identità culturale lucana). Nella piattaforma saranno inoltre archiviate informazioni sullo stato di conservazione, le modalità attuali di valorizzazione, gestione e fruizione, le tipologie di servizi attivabili le caratteristiche fisiche, spaziali e funzionali dei singoli beni, l’ammontare delle risorse necessarie ai fini di un completamento della funzionalità e la messa in fruizione del bene. Altre informazioni riguarderanno la disponibilità a sottoscrivere eventuali intese istituzionali per la futura messa a disposizione del bene a terzi da selezionare tramite procedure di evidenza pubblica o forme di gestione diretta. La Giunta regionale della Basilicata ha autorizzato questa importante ricognizione, nella convinzione della sua utilità per l’adozione di futuri programmi di volta in volta da definire, a valere su risorse comunitarie statali e regionali, di completamento, nell’ottica dell’ “ultimo miglio”, e valorizzazione di beni culturali pubblici finalizzati alla fruizione turistica, da mettere eventualmente a disposizione per una gestione profit da parte di terzi. Obiettivo di tale attività è di essere in grado, nell’immediato, e comunque nei primi mesi di avvio della nuova programmazione PO FESR 2014/2020, di dare corso ad investimenti, sia pubblici che privati, in grado di trasformare spazi e luoghi recuperati in luoghi vivi di produzione culturale e di creatività, generanti occasioni di sviluppo a scala locale in termini di nuove attività economiche connesse alla gestione dei beni culturali, occasioni di lavoro e possibilità di reddito.