Riceviamo e pubbichiamo la nota inviata dal Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle Miglionico.
Nella serata di venerdì 20 febbraio 2015, presso il Consiglio Comunale di Miglionico, si è consumata l’ennesima beffa ai danni della comunità da parte di una Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Angelo Buono che ha dimostrato, per l’ennesima volta, la propria arroganza e superficialità, bocciando con giustificazioni poco credibili, il piano di riduzione dei costi denominato “Tagliamo gli Sprechi”, proposto dal Gruppo Consiliare di opposizione M5S Miglionico.
“Non è nostra intenzione pretendere che le proposte dell’opposizione siano accettate a scatola chiusa, senza discussioni e senza contrasto alcuno, ma ci saremmo aspettati che un voto contrario da parte dei consiglieri di maggioranza fosse accompagnato da valide motivazioni giuridiche ed economiche, motivazioni che invece sono del tutto mancate”.
Il Consiglio Comunale di venerdì si è quindi trasformato in una farsa, portata in scena sotto la regia attenta del Sindaco Buono, impegnato, a più riprese, nello sport che, ormai da diversi mesi, pratica con maggiore assiduità: “L’Arrampicata sugli Specchi”.
Senza badare minimamente agli interessi dei cittadini, la maggioranza ha espresso contrarietà a delle proposte che avrebbero garantito alla comunità miglionichese un risparmio di circa 50.000 euro annuali, oltre 200.000 fino a fine legislatura, permettendo la riduzione delle imposte comunali (oggi tutte con aliquota massima) ed il miglioramento di servizi attualmente carenti.
Il Sindaco Buono, si è spinto addirittura ad insinuare una sorta di accanimento, da parte del Gruppo Consiliare M5S, nei confronti dei professionisti e dei dipendenti interessati dai tagli proposti, scordando, però, come alcuni consiglieri di opposizione abbiano addirittura legami di parentela con gli stessi dipendenti. “Questo a dimostrazione che le proposte del M5S derivano solo e soltanto dalla volontà di garantire un risparmio alla comunità, senza alcun timore reverenziale nei confronti di parenti o amici. Sia ben chiaro, in un altro contesto, (immaginiamo un comune con servizi efficienti, con cospicue disponibilità di cassa, con una imposizione fiscale bassa e con esenzioni per le fasce più deboli), alcune delle suddette riduzioni di spesa non sarebbero state oggetto di discussione. Il punto, però, è proprio questo: scegliere da che parte stare, scegliere la priorità, e per noi la priorità è fare gli interessi dei cittadini”. Esempi eclatanti dei tagli proposti e rifiutati dalla maggioranza sono stati la riduzione delle Indennità di Posizione dei Capi Area del Comune che, sommata alla riduzione dei relativi premi legati al risultato e all’eliminazione dei Buoni Mensa, avrebbe garantito un risparmio di quasi 30.000 euro annuali. Tra l’altro, lo stesso Sindaco Buono, nel 2007, quando durante l’amministrazione Borelli occupava i banchi dell’opposizione, si era fatto promotore della medesima proposta di riduzione delle indennità dei capi area, provvedimento adottato in numerosissimi altri comuni. A quanto pare il Sindaco ha la memoria corta! Se poi si fosse scelto, come ulteriormente suggerito dal Movimento 5stelle e come molti altri Comuni, anche limitrofi, fanno da tempo, di gestire internamente il Nucleo di Valutazione, il Controllo di Gestione e le buste paga, si sarebbero aggiunti ulteriori 10.000/12.000 euro annuali di risparmio, ma anche in questo caso nulla da fare, i cittadini vengono dopo.
Un discorso a parte merita la gestione del Sito Web del Comune, che attualmente ci costa circa 6.000 euro all’anno, servizio che non comprende la gestione dell’Albo Pretorio e l’Assistenza Software (affidati ad altra ditta) e che di fatto si riduce alla pubblicazione di news e foto e alla gestione della pagina Facebook, attività che potrebbe tranquillamente svolgere un dipendente comunale adeguatamente formato, con un risparmio considerevole per l’ente. Nulla da fare però, anche in questo caso la maggioranza ha votato contro i cittadini.
L’affronto più grave nei confronti della comunità, si è consumato però nella discussione sull’adozione del PEBA (Piano Eliminazione della Barriere Architettoniche), in particolare quando il M5S ha chiesto i motivi del mancato funzionamento dell’ascensore situato presso la casa comunale e costato più di 50.000 euro. Il Sindaco Buono, nell’occasione, ha lamentato l’incapacità per il Comune di poter sostenere il costo di 1.200 euro annuali necessario per il funzionamento e la manutenzione dello stesso, dimenticando però di aver appena bocciato delle proposte che avrebbero permesso di reperire fondi utili anche per quel tipo di intervento. Che coraggio!
Non ce ne vogliano il Sindaco e i consiglieri di maggioranza ma ormai è palese: “Miglionico Cambia Davvero…….ma solo a parole!”