E’ la Val d’Agri, quest’anno, a far da cornice alla riunione annuale della Commissione regionale dei Lucani nel Mondo, l’organismo che raggruppa le 15 Federazioni e 131 Associazioni di lucani presenti in quasi tutte le regioni italiane e in molti Paesi del mondo. Una due giorni di confronto fra i rappresentanti delle istituzioni e delle Federazioni e Associazioni che porterà, domani, al termine dell’assemblea, all’approvazione del programma annuale e triennale. Programma che sarà poi sottoposto all’attenzione del Consiglio regionale.
In apertura gli interventi dei rappresentanti istituzionali della Regione e del Comune di Matera. Ha aperto i lavori il presidente della Commissione regionale Lucani nel Mondo, Nicola Benedetto il quale dopo aver rivolto il saluto di benvenuto a tutti i lucani presenti ha fatto riferimento al “grande riconoscimento ottenuto con la designazione di Matera, capitale della cultura 2019. Una ottima base di partenza per tracciare lo sviluppo di tutto il territorio lucano”. Benedetto ha fatto poi riferimento alla grave crisi economica che la Basilicata sta vivendo nonostante contribuisca in maniera significativa al fabbisogno energetico ammettendo “la responsabilità della classe politica che in questo periodo – ha detto – pensa più alle sorti del partito di maggioranza che alle esigenze del territorio”. Richiamando il progetto di legge che vuole ridisegnare i confini regionali, il Presidente della Crlm ha sottolineato il grande senso di appartenenza di tutti i lucani alla Basilicata. “Al di là dei confini politici – ha ribadito – siamo e ci sentiamo sempre lucani”. Benedetto ha, poi, lanciato la proposta di sottoscrivere un ordine del giorno “che ribadisca il no allo smembramento della Basilicata”.
Subito dopo è intervenuto il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, di origine di Lavello, il quale dopo aver sottolineato le qualità del popolo lucano ha messo in luce l’affermazione professionale di molti lucani che “occupano posizioni di rilievo e che lavorano con la schiena diritta”. Laus ha quindi sollecitato una maggiore integrazione tra i tessuti imprenditoriali e si è detto disponibile, in qualità di rappresentante istituzionale della regione Piemonte, ad ospitare la comunità lucana e le sue iniziative.
Salvatore Adduce, sindaco di Matera e presidente Anci di Basilicata ha espresso tutto il suo orgoglio per i risultati raggiunti con la designazione di Matera a capitale della cultura per il 2019. “Abbiamo raccolto l’eredità delle generazioni che ci hanno preceduti spingendoci molto oltre, in un’opera visionaria per cercare con tutte le nostre forze di offrire una visione che potesse dare alle nuove generazioni stimoli e opportunità per il futuro. Occorre costruire il futuro senza rinviare – ha spiegato -, perché il futuro è oggi. Abbiamo bisogno di grandi contaminazioni e far proprie esperienze consolidate che fanno bene alla Basilicata”. “Dal brand Matera possano partire una molteplicità di iniziative in collaborazione con le associazioni dei lucani nel Mondo. Un bellissimo viaggio – ha concluso – è appena cominciato”.
“Sono onorato di far parte dell’Esecutivo di questo organismo consiliare che ha una importante mission, rafforzare l’identità lucana e rinsaldare i rapporti con la terra di origine”. Lo ha detto il vicepresidente della Crlm, Vito Giuzio porgendo il proprio saluto alla comunità dei lucani presenti in sala. “Tuttavia – ha continuato Giuzio – credo sia altrettanto importante che il legame stretto con i nostri corregionali sia funzionale per quanti restano in Basilicata. Occorre una prospettiva di Basilicata nel futuro disegnata a più mani con il contributo importante, in termini di realismo e modernità, dei lucani eccellenti che vivono fuori dai confini regionali”.
Al vice presidente della Crlm, Francesco Mollica, il compito di moderare i lavori e di illustrare il programma annuale e triennale a favore dei lucani nel mondo. “Expo 2015 e Matera 2019 sono i marchi identificativi dei prossimi appuntamenti cui la Basilicata non può mancare – ha spiegato Mollica – e che costituiranno i punti focali del programma triennale e di quello annuale. Due eventi non a se stanti ma complementari che rappresentano la nuova missione assegnata alla rete degli operatori degli sportelli Basilicata presenti nel mondo”. Mollica si è poi soffermato sulle modifiche alla legge regionale n.16 del 2002 (Disciplina generale degli interventi in favore dei lucani all’estero) che “è stata variata – ha detto rivolgendosi alla platea – accogliendo anche i vostri suggerimenti. La Commissione è stata resa più snella per far sì che voi siate i protagonisti delle attività e del rilancio della nostra regione”.
Subito dopo gli interventi dei lucani in rappresentanza delle associazioni e delle federazioni di appartenenza. Diverse le esigenze emerse: un maggior coinvolgimento delle nuove generazioni (Maria Celano – Piemonte, Maddalena Cifarelli – Canada), la programmazione di un’iniziativa annuale per ogni regione d’Italia (Roberto Placido – Piemonte), più spazio alla cultura (Michele Santoro – Taranto), la questione delle abitazioni nei comuni di origine (Giuseppe Ticchio – Svizzera), il problema delle anticipazioni delle spese di viaggio per partecipare alla riunione annuale della Crlm (Enrique Priori – rappresentante Sud America del Forum dei Giovani), la richiesta di evitare il proliferare di associazioni che portano ad una parcellizzazione delle risorse (Pisani – Friuli Venezia Giulia), work experience nei Paesi d’avanguardia in tema di petrolio (Filippo Martino – Lazio e Luigi Abate – Germania), solidarietà per i lucani che vivono nei Paesi del Sud America (Roberto Marinaro – Venezuela) e, per finire, la richiesta di Donato Caivano (Canada): “l’elezione a vicepresidente dell’organismo di un rappresentante dei lucani nel mondo”.
“La Basilicata è una regione nel mondo e del mondo”. Così il Presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza, al quale sono spettate le conclusioni della prima parte della riunione della Commissione dei Lucani nel Mondo che si è svolta oggi presso l’Hotel Kiris a Villa d’Agri. Nel ricordare che il 22 maggio scorso, al termine della riunione annuale 2014, “ci si era lasciati con l’intesa di modificare la legge 16/2002 non solo per attribuire alla Commissione un titolo più appropriato ‘Lucani nel Mondo’, ma per profilare una diversa organizzazione della nostra rete” Lacorazza ha posto l’accento su “una scelta importante, quella di prevedere la convocazione della Commissione a rotazione nei vari continenti con maggiore presenza di emigrati lucani, con la proiezione di avere strutture sempre più continentali”. “Altra modifica – ha detto -, il taglio alla composizione della Crlm limitandola ai vertici delle associazioni e delle federazioni e ai rappresentanti degli enti territoriali. Per agevolare il cambio generazionale abbiamo previsto di abbassare l’età anagrafica dei delegati a quarant’anni. L’obiettivo – ha spiegato – portare almeno 100 giovani, il 22 maggio prossimo, all’inaugurazione del Museo dell’emigrazione, ma anche a Matera e all’Expo di Milano. Giovani che saranno i nuovi ambasciatori dei lucani nel mondo”. Il Presidente del Consiglio regionale ha poi fatto riferimento al progetto ‘Italia inside’: “molti lucani fuori dalle associazioni chiedono notizie delle proprie radici sul web, non rivolgendosi alle associazioni. Dobbiamo unire le iniziative reali e virtuali, e attraverso il portale possiamo indirizzare alle associazioni chi manifesta interesse per il recupero delle proprie origini”. Rispetto agli Sportelli all’estero Lacorazza ha sottolineato che “devono essere dei luoghi per promuovere la Basilicata e Matera 2019. Bisogna, in sinergia con la Fondazione Matera 2019, confezionare un prodotto di qualità da far veicolare in tutti i desk”. In riferimento alla proposta avanzata dal Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Laus e dal Presidente della Federazione del Piemonte, Placido, Lacorazza si è detto disponibile a ripristinare le iniziative del Consiglio regionale nelle regioni d’Italia iniziando con il Piemonte per le celebrazioni in occasione dei tre importanti anniversari riguardanti lo scrittore ed artista Carlo Levi (80 anni dal confino ad Aliano, 70 anni dalla pubblicazione del “Cristo si è fermato ad Eboli”, 40 anni dalla sua morte). “Il Museo dell’emigrazione, invece – ha aggiunto Lacorazza – può diventare uno strumento per le scuole con un valore culturale e politico anche in funzione antirazzista, un antidoto a chi, con la felpa, dice di voler cacciare gli stranieri”. Lacorazza ha ricordato anche la ricorrenza dei 20 anni della morte di Albino Pierro, altro spunto per una riflessione culturale e si è soffermato sulla necessità di approvare al termine dei lavori “programmi realizzabili e concreti”.
Presenti all’Assemblea circa 40 rappresentanti dei Lucani nel Mondo provenienti da Argentina, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Germania, Gran Bretagna, Usa, Svizzera, Venezuela, Uruguay, Panama, Paraguay, Romania. Dall’Italia hanno partecipato le Associazioni di Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lombardia, Lazio, Puglia, Campania, Emilia Romagna e Umbria. Ai lavori hanno preso parte anche i rappresentanti degli “Sportelli Basilicata” di Svizzera, Canada, Paraguay, Uruguay, Cile e Perù.