Martedi 3 marzo 2015 2015 alle ore 10 alla fine della Basentana nei pressi della SS 106 Jonica è in programma l’inaugurazione del Campo Base di lotta degli agricoltori ela presentazione alla stampa della piattaforma rivendicativa e del programma delle iniziative promosse da Altragricoltura, contro la crisi agricola Per la difesa del territorio, contro le azioni di sciacallaggio a danno di agricoltori e cittadini Per la giustizia e la legalità, per un’AltraBasilicata fatta di lavoro, tutela del territorio e dell’ambiente.
Di seguito la nota inegrale.
La nostra missione è coltivare il cibo e trasformarlo e non coltivare petrolio o gestire impianti industriali per i rifiuti
In questi giorni abbiamo montato un presidio sulla SS Basentana nei pressi dello svincolo della SS Jonica. Sarà nelle prossime settimane il nostro campo base da cui prepareremo lo sciopero della Terra e scenderemo in strada per chiedere responsabilità alla politica e risposte che non arrivano.
Dieci anni fa portammo centinaia di trattori al confine fra la Puglia e la Basilicata denunciando la crisi che stava esplodendo; chi doveva dare risposte ci definì provocatori ed estremisti rassicurando che le meravigliose sorti della competizione sul mercato avrebbero garantito a tutti prosperità e benessere.
Ora che la crisi nelle campagne è esplosa lasciando la sua scia terribile di devastazione sociale e le aziende spesso in mano ad usurai, esposte a sciacalli di ogni genere, con il prezzo dei prodotti al campo che crolla e i costi produttivi sempre più insostenibili, siamo a chiedere il conto a quanti fin qui hanno fatto finta di non vedere la necessità di cambiare rotta nelle scelte di governo che incidono sulla vita di agricoltori, braccianti e consumatori.
Le classi dirigenti, evidentemente, continuano a non capire che servono misure urgenti e straordinarie contro la crisi e, in nome di regole europee o di leggi nazionali e regionali che hanno votato loro stessi, continuano a scaricare sul lavoro nelle campagne il prezzo della loro incapacità o della loro connivenza.
E’ il caso della irresponsabile follia di voler far pagare agli agricoltori un costo dell’IMU sui terreni agricoli che essi non possono sostenere cosi come non possono sostenere l’aumento dei canoni di inesistenti servizi del Consorzio di Bonifica.
Contro questa logica che continua a non vedere i problemi, a parlare di futuro promettendo meravigliose opportunità della Nuova Politica Agricola che non arriveranno mai mentre le aziende chiudono, è arrivato il momento, dopo dieci anni, di far sentire di nuovo la forza della rabbia e dell’indignazione delle campagne e di ottenere quelle risposte urgenti che non sono più rinviabili.
Stiamo preparando la risposta, il primo passo sarà la partecipazione alla manifestazione indetta su proposta del Sindaco di Montalbano Enzo Devicenzis a Matera il 7 marzo ma, fin da ora, annunciamo una serie di iniziative di mobilitazioni che culmineranno nelle prossime settimane nello sciopero della Terra.