“E’ prematuro ritenere che l’intesa firmata dai sindacati “responsabili” per la nuova organizzazione del lavoro alla FCA di Melfi possa essere, anche semplicemente, interpretata come una svolta per l’industria in Basilicata. Molto dipenderà ovviamente dai mercati internazionale e nazionale dell’auto, sinora positivi per i nuovi modelli Jeep Renegade e 500X ed in generale per il marchio Fca, dalle politiche industriali del Governo ma anche dalle azioni che la Giunta Regionale sarà capace di mettere in campo per accompagnare i nuovi programmi del Gruppo di Marchionne”. E’ il commento del capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Michele Napoli ribadendo che da tempo si sollecita il Presidente Pittella innanzitutto a “passare dalle relazioni sporadiche e formali con il Gruppo Fca, dalle lettere personali a Marchionne, ad un tavolo stabile di concertazione per affrontare tutte le questioni delle attività in essere a San Nicola di Melfi e quindi con l’attenzione e l’impegno che i nuovi cicli produttivi e i nuovi livelli occupazionali richiedono oltre che nello stabilimento centrale nell’intero comparto dell’indotto. Esiste in proposito un esempio significativo che viene dalla Regione Abruzzo che, negli anni passati con l’obiettivo di rafforzare l’investimento (allora Fiat) per lo stabilimento Sevel di Atessa, ha costituito un ‘Tavolo Infrastrutture’ a cui partecipano i dirigenti del Gruppo automobilistico e dello stabilimento, i rappresentanti della Regione, di Comuni e Province oltre che delle aziende che forniscono servizi infrastrutturali. Inoltre, sempre la Regione Abruzzo ha favorito la costituzione di una società consortile (IAM) che riunisce 100 imprese con l’apporto dell’ Università dell’Aquila e dell‘Emilia per organizzare e garantire un’offerta di innovazione, ricerca e di servizi avanzati ed ha partecipato alla realizzazione di un Istituto tecnologico nel sistema della meccanica ed un Polo tecnico professionale ‘meccanica’. Sono esempi da seguire e che richiamano direttamente la Giunta lucana ad accelerare i tempi di attuazione del Campus Tecnologico di Melfi destinato a diventare il cervello dei nuovi modelli e della competizione internazionale specie dopo l’individuazione del target medio-alto di qualità, facendo diventare la struttura di Melfi il luogo di sperimentazione delle nuove tecnologie eco-compatibili per studiare nuovi modelli e innovazioni per ridurre i consumi dell’auto e diversificare le produzioni secondo le particolari richieste dei mercati internazionali e anche per ridare un ruolo strategico all’indotto ACM all’interno del triangolo produttivo Pomigliano – Cassino – Melfi.
Quanto all’indotto, nello specifico, se vogliamo allargare l’orizzonte dell’automotive – afferma Napoli -esso deve aprirsi ad altre Regioni (Abruzzo, Lazio, Campania, Sicilia) come previsto da uno specifico Progetto Rete Automotive, ed è quindi indispensabile sostenere l’impegno di riconversione tecnologica delle aziende che già operano a San Nicola di Melfi e dovranno adeguarsi alle nuove commesse per Jeep Renegade e 500X e alla riqualificazione del personale anche attraverso una formazione o un aggiornamento professionale mirati”.
SANCHIRICO (CD), NUOVI ASSUNTI FCA MELFI STIMOLO PER ADEGUARE POLITICHE INDUSTRIALI REGIONE
“L’annuncio dell’Ad di Fca, Sergio Marchionne, di incrementare i nuovi assunti per lo stabilimento Fca di Melfi sino a 1.900 unità, rispetto ai 1.500 inizialmente previsti, mette fine definitivamente alle polemiche “ideologiche” alimentate dopo l’intesa sottoscritta sulla nuova organizzazione del lavoro a Melfi e rafforza il ruolo strategico nei mercati internazionali dell’auto attribuito allo stabilimento lucano con i nuovi modelli Jeep Renegade e 500X”. E’ il commento di Pietro Sanchirico, dirigente nazionale e regionale di Centro Democratico.
“Possiamo adesso guardare con maggiore fiducia ai programmi industriali per Melfi che, non si dimentichi, solo qualche tempo fa con il ricorso periodico alla cassa integrazione sembrava tagliato fuori dai progetti di rilancio dell’auto. Le nuove assunzioni, per ora alla Fca di Melfi e successivamente, come è prevedibile, nell’indotto – continua il dirigente di CD – siano da stimolo per adeguare le politiche industriali della Regione ferme alle iniziative di riconversione dei siti dismessi, alla mediazione di vertenze aziendali (come la Vibac di Viggiano che ha raggiunto il traguardo) e quindi le emergenze. E’ cambiato adesso lo scenario nell’area industriale di Melfi che ha bisogno di particolare attenzione da parte del Consorzio Asi e la Giunta Regionale ha un carico di nuove responsabilità sulle spalle per agevolare gli investimenti della Fca e garantire servizi adeguati ai neo-assunti in termini di trasporto, residenzialità e qualità della vita. Per la formazione e l’aggiornamento dei lavoratori dell’indotto – conclude Sanchirico – si devono programmare da subito, attraverso il Programma FSE 2014-2020 in dirittura d’arrivo, attività di supporto alle aziende interessate riconvertendo la formazione e superando definitivamente quelle attività da tempo fuori mercato”.