Franco Pontillo (Fillea Cgil Matera) ha inviato una nota per sollecitare la ripresa dei lavori sul cantiere della Bradanica dopo la partecipazione alla manifestazione nazionale promossa a Roma il 5 marzo.
L’iniziativa della FILLEA CGIL “Giu le mani dai Cantieri”, svoltasi il 5 marzo 2015 a Roma, con la partecipazione di delegazioni, da tutti i territori regionali compreso quello lucano, ha voluto mettere in risalto il grave problema che affligge gli appalti pubblici: ribassi sempre più alti, impiego di manodopera in nero, opere spesso lasciate incompiute, infiltrazioni criminali e carenza della sicurezza nei cantieri.
La nostra regione e la nostra provincia, non sono estranee a queste problematiche.
Nel materano, basti pensare alle opere pubbliche più importanti ed in corso di realizzazione :
- 655 Bradanica;
- Campus universitario.
Come Fillea CGIL di Matera abbiamo aderito a tale iniziativa ponendo all’attenzione Nazionale l’arteria stradale in costruzione SS. 655 Bradanica rammentando che la cultura di un paese passa attraverso la volontà e la determinazione di un popolo per il raggiungimento di obiettivi comuni che, nel nostro caso, sono rappresentati dal completamento delle infrastrutture di notevole valenza per il territorio.
I segnali di apertura che ci giungono, in queste ore, di un accordo tra ANAS ed Aleandri s.p.a. ci fanno ben sperare per il completamento di tale opera e premiano lo sforzo comune del Prefetto, delle Istituzioni nazionali e locali, del Comune di Matera e delle OO.SS. per la risoluzione del problema.
Oggi più che mai ci dobbiamo tutti, ciascuno per la propria parte, concentrare, con maggior energia, affinchè ci si adoperi per la ripresa ed il completamento delle opere riguardanti il Campus universitario di Matera: i lavori infatti arrancano senza lo spiraglio di una fine.
La Fillea-CGIL da sempre è impegnata per l’affermazione della legalità nel mondo degli appalti ed in questo momento avverte la necessità, in particolar modo nel ns. territorio, che si riaffermi il principio per cui “l’opera pubblica è un bene della collettività” e pertanto deve tornare in tempi certi nella disponibilità di tutti.