“L’incontro di oggi è la prima tappa di un dialogo costante e snello che vogliamo avviare con l’Ateneo. L’idea è quella di una Regione che si muova all’unisono con la sua università promuovendo un approccio culturale nuovo alle sfide che abbiamo davanti, da Matera capitale della cultura 2019 alla Fiat di Melfi come centro europeo dell’automotive”
Su petrolio, inquinamento e salute l’Università della Basilicata può diventare supporto scientifico per una operazione verità, confortata da dati autorevoli, di cui il governo regionale prenderà atto. Questo servirà a far luce su temi troppo delicati per esser oggetto di strumentalizzazioni politiche e mediatiche.
Lo ha detto Marcello Pittella, presidente della Regione Basilicata che questa mattina – assieme alla Giunta e ai direttori generali – ha incontrato, per la prima volta dall’insediamento, la comunità accademica (Magnifico Rettore Aurelia Sole, Senato Accademico, Consiglio di amministrazione, organi di governo, docenti e studenti) nella sede di Macchia Romana.
“L’incontro di oggi è la prima tappa – ha affermato – di un dialogo costante e snello che vogliamo avviare con l’Ateneo. L’idea è quella di una Regione che si muova all’unisono con la sua università promuovendo un approccio culturale nuovo alle sfide che abbiamo davanti, da Matera capitale della cultura 2019 alla Fiat di Melfi come centro europeo dell’automotive. Da qui l’esigenza di un tavolo tecnico con Unibas, articolato su due piani: da un lato le questioni ordinarie, come il trasferimento di risorse regionali, dall’altro la creazione di una visione, di una strategia che punti ad una cultura d’impresa e al potenziamento della ricerca con un occhio rivo lto alle nuove opportunità provenienti dalla programmazione europea”.
Ritornando ai temi ambientali, Pittella ha chiesto la costituzione di un nucleo scientifico, costituito da Università, Arpab, Ispra per far chiarezza, con approfondimenti tecnico – scientifici, sulle tante questioni che animano il dibattito locale, in primis le trivellazioni. “Non si può far passare l’idea – ha sottolineato – che ci siano nella nostra Regione 300 pozzi, quando invece le 18 istanze di ricerca di idrocarburi presentate sono state tutte respinte dal nostro Dipartimento Ambiente. Pur riconoscendo e correggendo gli errori del passato dobbiamo avere un sussulto di orgoglio nel rilanciare la nostra regione, cogliendo le opportunità che ci si presentano, superando le criticità e guardando alla cooperazione interregionale”.
Il Magnifico rettore Aurelia Sole nell’esprimere un giudizio positivo sul dialogo avviato con la Regione ha ribadito la volontà di rafforzare la sinergia tra i due enti. “Solo con un rilancio del polo universitario – ha dichiarato – è possibile per la comunità lucana agganciare nuove e stabili traiettorie di crescita”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alle Politiche di Sviluppo Raffaele Liberali che ha sottolineato l’esigenza di rendere sempre più vicini gli assi stretegici della Regione Basilicata e i percorsi di ricerca del mondo accademico.
L’assessore all’Ambiente e al Territorio Aldo Berlinguer ha invece richiamato l’attenzione su una criticità forte da risolvere: quello legato al dato demografico: ” dobbiamo invertire il trend, attraendo in Basilicata il mercato. Ciò è possibile se, oltre ad agire sulla fiscalità, favoriamo la nascita di una cultura imprenditoriale.
Durante il dibattito, infine, gli studenti hanno fatto emergere una serie di problemi pratico-logistici di cui la Giunta si è fatta carico: dal pagamento delle borse di studio all’attivazione di un punto informazione Ardsu a Matera, fino al completamento dello studentato nella stessa città dei Sassi.