Pdl Rosa su patologie gravi, sì anche da seconda Commissione.
Approvati, inoltre, i documenti contabili del Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti lucane e dell’Ente Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano.
Passa all’unanimità anche in seconda Commissione consiliare, presieduta da Gianni Rosa (Lb-Fdi), la proposta di legge che stabilisce “provvidenze a favore di familiari o accompagnatori residenti in Basilicata di soggetti affetti da patologie particolarmente gravi e/o invalidanti, tali da richiedere cure presso strutture non regionali”. La pdl, d’iniziativa del consigliere Rosa, approvata all’unanimità nei giorni scorsi in quarta Commissione consiliare, passa ora all’esame del Consiglio regionale per la definitiva approvazione e ha l’obiettivo di assicurare un contributo forfettario alle famiglie residenti in Basilicata che sono obbligate, per l’assenza di strutture sul territorio regionale, a recarsi presso centri specializzati fuori regione.
Licenziato a maggioranza (voto favorevole dei consiglieri Polese, Giuzio e Miranda Castelgrande – Pd, Romaniello -Gm, Mollica -Udc, Galante -Ri e Bradascio –Pp; voto contrario dei consiglieri Rosa –Lb-Fdi, Napoli –Pdl-Fi e Perrino –M5s) il disegno di legge relativo al bilancio di previsione 2015 e al bilancio pluriennale 2015/2017 del Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti lucane. Precedentemente l’organismo consiliare aveva audito il direttore del Parco, Marco Delorenzo che ha illustrato i documenti contabili. “Un bilancio consolidato – ha detto Delorenzo – gestito secondo i canoni dei nuovi sistemi di contabilità, che si chiude con un’entrata, pareggiata in uscita, di circa 1 milione e 65mila euro. Il bilancio – ha spiegato il direttore dell’Ente Parco – presenta due sofferenze molto elevate, quella dovuta ai residui attivi derivanti dal Patto di stabilità 2014 che non hanno consentito alla Regione Basilicata di trasferirci i fondi per lo scorso anno e l’altra legata al tema dei danni derivanti dalla fauna selvatica. Siamo in forte ritardo – ha sottolineato – con il pagamento dei rimborsi”. Delorenzo ha poi suggerito di istituire una apposita legge, così come è stato fatto dall’Umbria e dalla Toscana, che regoli la filiera della trasformazione e dell’utilizzazione delle carni da cinghiale.
Sempre a maggioranza (voto favorevole dei consiglieri Giuzio e Miranda Castelgrande – Pd, Galante -Ri e Bradascio –Pp; voto contrario dei consiglieri Rosa –Lb-Fdi, Napoli –Pdl-Fi e Perrino –M5s; astenuti i consiglieri Romaniello –Gm e Mollica -Udc) è stata licenziata una delibera di Giunta regionale relativa all’adozione della variazione di assestamento al bilancio di previsione 2014 e pluriennale 2014/2016 dell’Ente Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano.
Successivamente l’organismo consiliare ha deciso di rinviare alla valutazione della quarta Commissione consiliare, competente per merito, una delibera di Giunta regionale relativa agli interventi di sostegno al funzionamento delle scuole dell’infanzia paritarie (anno scolastico 2013/2014). Rinviato per ulteriori approfondimenti anche il disegno di legge che detta disposizioni in materia di veicoli ultraventennali.
Presenti ai lavori della Commissione, oltre al presidente Gianni Rosa (Lb-Fdi) i consiglieri Carmine Miranda Castelgrande, Vito Giuzio e Mario Polese (Pd), Luigi Bradascio (Pp), Giovanni Perrino (M5s), Giannino Romaniello (Gm), Francesco Mollica (Udc), Paolo Galante (Ri) e Michele Napoli (Pdl-Fi).
Audito in quarta Commissione consiliare (Politica sociale), riunitasi con la presidenza del consigliere Bradascio (Pp), il dirigente generale del Dipartimento “Politiche della Persona”, Donato Pafundi.
La Commissione, in apertura di seduta, non ha potuto audire il presidente dell’Unitep di Matera, Saverio Petruzzellis a causa della sua assenza, ed ha rinviato la discussione concernente il disegno di legge sul “Sistema integrato per l’apprendimento permanente ed il sostegno alle transizioni nella vita attiva (Siap)” non essendo giunte, come ha spiegato il presidente Bradascio, le precisazioni in merito al provvedimento chieste al Dipartimento che si è “dimostrato, in tal modo, inadempiente nei confronti della Commissione”.
La Commissione ha, quindi, audito il dirigente generale del Dipartimento “Politiche della Persona”, Donato Pafundi, accompagnato dagli altri responsabili dell’Assessorato, Giuseppe Montagano e Gabriella Sabino, sui punti all’ordine del giorno concernente gli “Indirizzi di carattere generale per la definizione dei tetti di spesa alle strutture private accreditate per l’assistenza riabilitativa eroganti prestazioni ex articolo 26 Legge 833/1978”. Pafundi, nell’illustrare la delibera di Giunta di riferimento, la n.188 del 24 febbraio 2015, ha sottolineato che: “La spesa in questione ha un impatto di 26, 5 milioni sul bilancio regionale” e, rispondendo alle specifiche richieste dei consiglieri, ha posto in rilievo come: “tutte le opinioni espresse sono condivisibili, ma il discorso va affrontato in fase di aggiornamento dell’intera questione. La ratio del provvedimento – ha aggiunto – è quella di assegnare alle strutture eroganti le prestazioni ex articolo 26 della Legge 833/1978, quale tetto di spesa quello regionale pari all’intero volume consuntivo dell’anno 2013, comprensivo del budget e dell’extra – budget. Il tetto di spesa è unico, fisso ed invalicabile ed è pari alla somma del 98 per cento (budget) della spesa consuntiva per l’anno 2013 e del 2 per cento (extra – budget da considerarsi quale valore massimo) per le prestazioni erogate in eccedenza al budget da remunerarsi a tariffa ridotta del 20 per cento. Altra priorità è quella di prevedere – ha continuato Pafundi – la possibilità che le Aziende sanitarie locali, su proposta delle associazioni di categoria di appartenenza e con l’accordo delle singole strutture erogatrici, possano trasferire tra le strutture private accreditate quote di tetto, fermo restando la spesa consuntiva complessiva regionale del 2013. Impegnare, altresì – ha concluso – le Aziende sanitarie locali a ridurre la spesa per prestazioni ex articolo 26 Legge 833/1978 erogate fuori regione, consentendo l’utilizzo delle relative economie per la stipula di nuovi contratti ovvero per la modifica dei tetti con le strutture private accreditate con riferimento alla spesa sostenuta e consuntivata nell’anno 2013 in mobilità passiva tale da garantire, comunque, il rispetto delle previsioni previste al comma 1 dell’articolo 12 della legge regionale 5/2015”. Il presidente Bradascio (Pp) aveva evidenziato che: “Il sistema non soddisfa i cittadini e si è difronte ad organizzazioni e lavoratori che finalizzano le loro azioni solo alla salvaguardia di se stessi. Occorre – ha detto – rivoluzionare il sistema, tenendo presente che vi sono centri fuori regione che hanno iniziato nuovi tipi di terapie riabilitative che in Basilicata non vengono erogate”. Il consigliere Romaniello (Gm) ha chiesto di conoscere: “Il quadro complessivo delle prestazioni erogate dalle strutture”, mentre il consigliere Galante ha parlato esplicitamente della “necessità, che è poi l’indicazione della Commissione, di dover giungere ad un’altra Sanità, perché quella attuale è insoddisfacente”. Il consigliere Napoli (Pdl-Fi) ha fatto notare che: “Il provvedimento in discussione attiene ai tetti di spesa e che, quindi, tutte le altre considerazioni vanno poste sul piano politico, con il Presidente della Giunta e l’Assessore al ramo. Utile e necessario, dunque, che il tema venga esplicitato in una seduta congiunta della seconda, che ha competenze in merito al monitoraggio, controllo e verifica delle politiche regionali, e quarta Commissione, avendo quali interlocutori i responsabili politici regionali della Sanità”.
Pafundi è stato anche audito in merito al provvedimento di Giunta riguardante il Patto per la salute e l’approvazione degli “Standard delle strutture complesse, semplici, incarichi di coordinamento e posizioni organizzative delle Aziende sanitarie della Regione Basilicata”. Il dirigente generale del Dipartimento ha illustrato gli obiettivi ed i contenuti della delibera di Giunta e, soprattutto, i criteri per la determinazione degli standard delle varie strutture. “Il nuovo assetto – ha sottolineato – determina una notevole riduzione dei costi e il calcolo degli standard delle strutture complesse, semplici, nonché gli incarichi di coordinamento sono stati effettuati nel rispetto delle indicazioni del nuovo regolamento, sulla base di dati e parametri che tengono conto della popolazione residente al 31 dicembre 2013; posti letto per acuti pari a 3 per mille abitanti; posti per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie 0,7 per mille abitanti; la riduzione dei posti letto per saldo negativo della mobilità sanitaria ospedaliera; 1 struttura complessa ospedaliera ogni 17,5 posti letto; 1 struttura complessa non ospedaliera ogni 9.158 abitanti; 1,31 strutture semplici per ogni struttura complessa; 1,6 funzioni di coordinamento per struttura complessa; 0,4 posizioni organizzative per funzione di coordinamento”. Per il consigliere Napoli: “Occorre verificare se quanto previsto dalla legge regionale 26/2011 è stato attuato e, di questo, dovrebbe farsi carico la seconda Commissione consiliare in ragione delle sue competenze, oltre alla necessità di audire in una seduta congiunta con la quarta Commissione il Presidente della Giunta e l’Assessore al ramo perché spieghino con esaustività la rimodulazione dei dati”. Il presidente Bradascio ha assicurato la convocazione di una seduta congiunta delle due Commissioni sugli argomenti trattati, chiedendo l’audizione di Pittella e Franconi, con la raccomandazione, in virtù dei tempi contingentati, di non andare oltre giovedì 19 marzo, data della prossima riunione dell’organismo consiliare.
La Commissione ha, quindi, rinviato l’esame della proposta di legge su “Modifiche ed integrazioni dell’articolo 21 della legge regionale 27 gennaio 2015, n.5 – Legge di Stabilità regionale” d’iniziativa dei consiglieri Bradascio ed altri.
In merito alla proposta di legge su “Misure in favore dell’occupazione e del rilancio dell’economia” d’iniziativa dei consiglieri Galante e Pietrantuono, la Commissione ha deciso che il provvedimento sarà discusso nel corso di una seduta ah hoc, già prevista per lunedì 16 marzo alle ore 9.30, che comprenderà l’esame, anche, di tutti gli altri provvedimenti legislativi sul tema, vale a dire il disegno di legge predisposto dalla Giunta, la pdl del consigliere Romaniello circa la “Istituzione del Reddito di cittadinanza” e la pdl d’iniziativa popolare avente ad oggetto “Reddito minimo garantito”.