“Abbiamo inteso così creare le condizioni ottimali affinchè la fase di avvio del programma del reddito minimo di inserimento possa essere affrontata con la serenità e la tempistica necessaria, evitando il rischio di eventuali implicazioni sociali”
Il differimento della scadenza del Programma regionale di contrasto delle condizioni di povertà ed esclusione sociale (Copes) mediante l’approvazione da parte del Consiglio Regionale, nell’ultima riunione, di un disegno di legge, è un provvedimento utile e importante che intende offrire in primo luogo garanzie e sicurezza alla platea di beneficiari e alle loro famiglie. Abbiamo inteso così creare le condizioni ottimali affinchè la fase di avvio del programma del reddito minimo di inserimento possa essere affrontata con la serenità e la tempistica necessaria, evitando il rischio di eventuali ripercussioni sul Copes . Il Consiglio Regionale ha approvato, a maggioranza, una modifica all’articolo 24 della legge regionale n.5/2015 (Legge di stabilità regionale), stabilendo di differire la scadenza del programma Copes fino e non oltre il 31 luglio 2015.
“La modifica – sottolinea il Presidente Pittella – si è resa necessaria in quanto la proposta di ‘Programma per un reddito minimo d’inserimento’ (ex art.15 comma 3 della Lr n.26/14), a causa di un serrato e proficuo coinvolgimento delle parti economiche e sociali è stata oggetto di adozione da parte della Giunta regionale in data 24 febbraio 2015 con deliberazione n.202 e trasmessa alla commissione consiliare per il competente parere. Pertanto è prevedibile che, alla definitiva approvazione del programma ed all’avvio delle misure previste si perverrà soltanto nei prossimi mesi. Una prolungata soluzione di continuità tra i due programmi comporterebbe notevoli e drammatiche implicazioni sociali”.
Di qui la necessità di svincolare il differimento del programma Copes dal limite di stanziamento precedentemente previsto (1,8 milioni di euro) e di differire ulteriormente la scadenza del programma Copes, nelle more dell’avvio del programma del reddito minimo, utilizzando ulteriore quota delle risorse ‘indistintamente’ iscritte alla Missione 12 Programma 05 del bilancio corrente.