Michele Grieco (IDV): “Lo sviluppo della città di Matera passa anche da un polo universitario di eccellenza”. Di seguito la nota integrale.
La visita nei giorni scorsi all’Ateneo lucano da parte del presidente della Regione Basilicata
Marcello Pittella e gli impegni assunti per il rilancio del polo universitario rappresentano
certamente una buona notizia, per un territorio come quello lucano che ha la necessità di puntare
proprio sull’Università per dare una speranza e opportunità alle nuove generazioni costrette ad
emigrare altrove per motivi di studio e di lavoro. Per passare dalle parole ai fatti concreti credo che
sia giusto valorizzare in maniera particolare la sede materana dell’Unibas, sede del DICEM, oggi
unico dipartimento istituito a Matera a dispetto dei cinque presenti a Potenza.
In attesa che vengano completati celermente i lavori del Campus, dobbiamo lavorare per investire
ulteriori risorse sull’Università degli Studi di Basilicata, ospitata anche in spazi comunali e che a
Matera offre tra l’altro corsi di laurea in Beni Culturali e Architettura oltre alla prestigiosa Scuola di
Specializzazione in Beni Archeologici. Una città come Matera, designata capitale europea della
cultura per il 2019 non può non puntare a coinvolgere il polo universitario presente sul proprio
territorio, un presidio culturale che potrebbe diventare un laboratorio di idee e un centro di ricerca
importante non solo per la Basilicata ma per tutta l’area meridionale del Paese.
Il sostegno al progetto politico oltre che al programma Matera 2020 e alla candidatura di Venanzia
Rizzi, cittadina materana con esperienza di livello internazionale, si pone nella direzione di
proiettare la città di Matera nella giusta dimensione europea.
Solo aprendo le porte del Palazzo di città al contributo di idee e di risorse umane del mondo
universitario si può pensare di utilizzare in maniera proficua il valore aggiunto che anche il mondo
accademico può e deve offrire al territorio e alla comunità materana per arrivare a quella crescita
sociale utile a svolgere il ruolo strategico affidatole dall’Europa.
Ancora oggi si continua ad assistere alla “fuga dei cervelli” e alla migrazione verso altre Università
da parte dei nostri giovani. Una volta completato il ciclo di studi e le opportune esperienze
formative i nostri ragazzi devono avere la possibilità di tornare a Matera e di avere le opportunità
per restare nel nostro territorio.
La politica in questo senso gioca un ruolo strategico se sia ha capacità di puntare alla meritocrazia e
alle nuove tecnologie, ma per vincere la sfida dell’innovazione e della competitività occorre
abbandonare le logiche di campanile che favoriscono in maniera particolare il capoluogo di regione
e investire sul polo universitario della città dei Sassi per meglio affrontare la sfida 2019.
Mar 16