In bilico tra politica e follia: il romanzo “Santini” di Domenico Brancucci alla libreria dell’Arco di Matera
Un assolato weekend elettorale in un manicomio attraversato da ombre e malaffare. È la cornice del romanzo “Santini” di Domenico Brancucci (Edigrafema Edizioni, 2014) che verrà presentato sabato 21 marzo alle ore 18.30, alla libreria dell’Arco di Matera. Oltre all’autore, prenderanno parte all’evento la giornalista Antonella Ciervo e la psicologa Juliana Tamburini.
Al centro dell’eterogenea galleria di luoghi, condizioni sociali e personaggi che affollano la scena, un fallito di belle speranze, Marcello Galtieri, diventa in breve tempo vittima condiscendente, carnefice mancato e redentore per caso.
Brancucci racconta con ironia pungente un mondo fatto di diritti negati e soprusi impuniti, guidato da politicanti ambigui, artefatti come i santini che li raffigurano, garanti, tra un viso truccato e il vestito delle grandi occasioni, della “buona novella” per il genere umano.
La descrizione delle diverse personalità politiche consente di tracciare tipi non così distanti dalla grottesca realtà italiana: Mariano Zappaterra, appartenente all’eletta schiera di oratori capaci di addormentare intere platee col potere della parola; Felice Schiavo, impegnato unicamente ad affinare il proprio carisma; Elviro Ferrigno, tesoriere di partito disposto a tutto pur di garantire al dottor Domenico Magnazzi i voti pattuiti per il seggio dell’ospedale psichiatrico. E poi i folli, “piccoli santi, che vagano sulla terra cercando cieli meno crudeli”: l’architetto Gennaro, acerrimo nemico degli angoli; o Maddalena, amante di un giovane prete, poi costretta a diventare suor Teresa.
Una commedia coinvolgente che riesce persino a strappare qualche amaro sorriso.