Cconsigliere regionale M5S Gianni Leggieri su Ospedale San Carlo: basta con le esternalizzazioni.
La sanità è un settore delicatissimo, con un deficit talmente cronico che limitare la spesa ed evitare gli sprechi sono oramai imperativi dai quali non si può più prescindere. La riduzione si deve e si può attuare, ad esempio, cominciando con la diminuzione del ricorso alle esternalizzazioni.
È questo l’oggetto di una nuova interrogazione del Consigliere regionale M5S Gianni Leggieri, rivolta al Presidente Pittella e all’Assessore alla sanità Flavia Franconi, nella quale si chiede di relazionare su tutte le procedure di esternalizzazione di servizi in itinere, relative all’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza.
Il caso posto all’attenzione del Consiglio Regionale, trae spunto da un volantino di denuncia dell’Unione Sindacale di Base (USB) e riguardante la mancata realizzazione della Centrale Unica di Sterilizzazione dello strumentario in uso al San Carlo presso la stessa Azienda e la volontà di esternalizzarne il servizio chissà dove e a chi.
Il San Carlo dispone di spazi, macchinari e personale già formato per questo tipo di procedura. Eppure c’è chi paventa la possibilità di trasferire altrove il servizio di sterilizzazione, infischiandosene di costi aggiuntivi ingiustificati, dando luogo, anzi, a nuovi sprechi tranquillamente evitabili se fatti in loco.
Da un lato si contestano i tagli alla sanità che si ripercuotono inesorabilmente sulla pelle dei cittadini, dall’altro si procede senza remore ad operazioni costose del tutto incongruenti con i parametri di razionalizzazione della spesa pubblica.
Insomma, non è con queste operazioni che si provvede alla modernizzazione dei processi di spesa, al contenimento dei costi e al miglioramento della qualità dei servizi pubblici offerti ai cittadini.Noi del MoVimento 5 Stelle ci auguriamo che si proceda in tempi brevi alla realizzazione della Centrale Unica di Sterilizzazione dello strumentario del San Carlo di Potenza all’interno della stessa Azienda, scongiurando, così, l’ennesimo spreco rappresentato da una esternalizzazione quanto mai immotivata.