Pietro Sanchirico, dirigente nazionale e componente segreteria regionale Centro Democratico: “In Val d’Agri anche il gas è un’opportunità sprecata”.
“Adesso che l’iter del cosiddetto “bonus gas” si sta concludendo, la soluzione finale individuata dalla Regione è fortemente deludente: 250-300 euro a famiglia residente in soli dieci comuni della Val d’Agri con penalizzazioni e discriminazioni per le famiglie, la gran parte, che risiedono in contrade e frazioni rurali non ancora completamente collegati alla rete del gas metano. Siamo ancora una volta, dopo il petrolio, ad un beneficio da “piatto di lenticchie” perché complessivamente la quota di gas di provenienza dall’attività petrolifera da destinare a parte delle popolazioni locali, escludendo un’altra dozzina di comuni, ammonterebbe appena al 2% del totale. Sull’altro 98% che l’Eni consegna gratuitamente alla Regione, secondo gli accordi sottoscritti, non è ancora nota la destinazione. E se a questa situazione si aggiunge quella dell’area industriale di Viggiano e delle aree Pip dei comuni della valle dove il gas è solo parzialmente utilizzabile per le piccole e medie imprese, i laboratori artigiani, le aziende zootecniche, le aziende di trasformazione dei prodotti alimentari, le serre, si comprende come l’opportunità della fonte energetica in Val d’Agri è completamente sprecata. Per l’area di Viggiano siamo al paradosso che, dopo anni di ritardi, ultimata la rete di collegamento con gli stabilimenti deve essere ancora individuato l’ente gestore”