Albino Pierro sarà ricordato a Tursi lunedì 23 marzo, a distanza di 20 anni dalla sua scomparsa avvenuta a Roma la mattina del 23 marzo del 1995.
L’iniziativa è promossa dal Centro studi “A. Pierro”, dall’omonimo Parco letterario, dal Comune di Tursi e dalla Parrocchia Cattedrale.
Alle ore 18.00 celebrazione della S. Messa in suffragio nella centrale Cattedrale Maria SS. Annunziata mentre alle ore 19.00, nella vicina Sala conferenze “Benedetto XVI” prenderà il via il momento del ricordo con proiezione di materiali video e fotografici nonché di testimonianze dirette da parte del pubblico.
Sarà questo un momento molto importante perché saranno in tanti a raccontare del loro incontro con Pierro, sia coloro che hanno avuto modo di conoscerlo interessandosi in tempi diversi alla sua poesia nonché ad alcune vicissitudini del quale il poeta è stato, pur senza volerlo, protagonista (come la mancata attribuzione del Nobel) e sia chi ha avuto modo di avvicinarlo, o essere avvicinato, durante le sempre più rare apparizioni di Don Albino a Tursi, in quella che -come ebbe a sottolineare in varie interviste- era diventata con il tempo solo ‘A terra d’u ricorde, perché erano venuti meno, con il tempo, una serie di legami familiari.
Nonostante questo, il microcosmo tursitano continuava in realtà a vivere “dentro il poeta” come parte fondamentale dell’intera vita artistica di Don Albino, dedicata in modo esclusivo al suo “villaggio”, quasi sintetizzata (con la Santa Pasqua alle porte), in questi versi struggenti:
“S’i campène di Paska / su’ paròue di Criste / ca hè fatte nghiùre ‘a morte, / mò sta parlèta frisca di paise / jèttete u bbànne e dìcete: / Vinése a què, / v’àgghie grapute i porte”.