Il presidente ha partecipato oggi alla cerimonia di inaugurazione del monumento “nel luogo simbolo della nostra storia e da sempre luogo di incontro di civiltà, etnie e religioni”.
“L’idea di realizzare un Monumento ai Caduti del Mare a Metaponto, luogo simbolo della nostra storia e da sempre luogo di incontro di civiltà, etnie e religioni, trova il pieno consenso del Consiglio regionale. E’ inoltre un tributo a quanti, purtroppo, ancora oggi perdono la vita in mare, spesso cercando di sfuggire a guerre e persecuzioni”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, che oggi a Metaponto Borgo, in Piazza Giovanni XXIII, ha partecipato con i consiglieri regionali Luigi Bradascio e Roberto Cifarelli alla cerimonia di inaugurazione del Monumento voluto dall’Associazione nazionale dei mariani d’Italia.
Lacorazza ha ricordato le iniziative organizzate dal Consiglio regionale “per coltivare la memoria e rafforzare l’identità della Basilicata”, fra le quali ha richiamato in particolare quelle per ricordare i cento anni della Grande Guerra e i settant’anni dalla liberazione dei campi di sterminio nazisti, dove fra qualche giorno una delegazione dell’Assemblea accompagnerà gli studenti lucani che hanno vinto un concorso sulla memoria della Shoah. “E in questo nostro sforzo per la memoria e l’identità – ha detto – va certamente ricordato il ruolo dei marinai e della loro associazione, che ci insegnano a rispettare il mare e con l’iniziativa di oggi recano un importante tributo al ruolo e all’identità di Metaponto”.
“Con la sua storia e il suo immenso patrimonio archeologico – ha aggiunto ancora Lacorazza -, Metaponto rappresenta la civiltà che guarda al Mediterraneo, un mare dove purtroppo ancora oggi, per effetto di guerre e povertà, si registrano tanti, troppi caduti. Un monumento che guardando a questo splendido mare li ricordi e sia da monito a tutti noi richiama il ruolo che questo centro ha saputo svolgere e dovrà svolgere ancora come ponte verso altre culture, come luogo di accoglienza e di incontro. Nella prospettiva di Matera 2019 riscoprire e valorizzare queste qualità ha un indubbio valore”.