Anche in Basilicata si sta formando una nuova categoria professionale: il “Sommelier dell’Olio”, non un semplice assaggiatore, ma un esperto, formato professionalmente in base alla classificazione merceologica dell’olio secondo una rigida metodologia sensoriale stabilita dal Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) e secondo la normativa italiana e comunitaria e in attuazione dei Regolamenti CEE in materia. Dunque un esperto a 360 gradi, che integra l’analisi sensoriale con una profonda conoscenza di tutta la filiera produttiva e commerciale per un acquisto consapevole dalla terra alla tavola. E’ questo l’obiettivo del corso per assaggiatori di oli vergine ed extravergine d’oliva promosso a Ferrandina, presso l’azienda Digilio, dall’Oprol-Cia, in collaborazione con il Consorzio Nazionale Olivicoltori e Agea. Responsabile del Corso Stefania D’Alessandro Capo Panel Riconosciuto dal MiPAAF.
“Quest’anno – sottolinea Paolo Carbone Presidente OPROL-Cia – non è facile trovare del buon olio extravergine di oliva. Anche chi, in genere andava direttamente dall’amico produttore o nel piccolo frantoio, oggi ha difficoltà a reperire la scorta di buon olio per l’annata. E quello che trova non è certamente all’altezza della solita qualità. La colpa è della mosca olearia e del tempo che nel 2014 è stato decisamente inclemente. Per affrontare situazioni come questa, e per evitare spiacevoli ulteriori sorprese, è necessario utilizzare l’esperto assaggiatore e promuovere la cultura dell’olio extra vergine di oliva, troppo spesso percepito come un prodotto indifferenziato. In Italia esistono più di 500 varietà di cultivar e di oli extra vergini diversi, con sapori variegati dai più leggeri ai più piccanti, e con una storia e un territorio specifico alle spalle. L’olio è un prodotto antico e complesso come il vino: eppure ancora tante persone, che con piacere assaggiano vini provenienti da parti diverse d’Italia e del mondo, cercando di abbinarlo ai pasti e alle occasioni d’uso giuste e di sapere il vitigno utilizzato, consumano poche tipologie di olio extra vergine di oliva, magari proveniente sempre dallo stesso territorio o dalla stessa azienda”.
Lo scopo del corso è di effettuare la classificazione sensoriale delle olive da tavola secondo l’intensità di eventuali difetti attraverso la valutazione di gruppo di 8-10 esperti che hanno subito una selezione ed effettuato una apposita formazione costituenti un panel. Il metodo stabilisce i criteri necessari e la procedura per la valutazione sensoriale dell’odore, del gusto e della consistenza delle olive da tavola e, inoltre, definisce i limiti per la loro classificazione commerciale
Il corso si concluderà sabato con la consegna a 25 partecipanti degli Attestati di Partecipazione e Certificato di Idoneità fisiologica all’assaggio (a seguito superamento prove) – uno dei requisiti per iscrizione a Elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini. E’ prevista la presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Michele Ottati.