Un’interrogazione ai Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente è stata presentata dall’on. Cosimo Latronico, deputato di Forza Italia, in merito alle procedure di autorizzazione per le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi offshore nel mar Ionio. Latronico ricorda che “il 5 novembre 2014 è stata presentata una richiesta di permesso di prospezione in mare dalla Schlumberger Italiana Srl che comprenderebbe un’area di 4.030 km2 del Mar Ionio all’interno della zona marina ‘F’ ”. Per il parlamentare lucano “ il progetto di ricerca di idrocarburi potrebbe provocare indubbi effetti negativi su tutti i Comuni ubicati lungo la costa (sono 53 ricadenti nelle provincie di Crotone, Cosenza, Matera e Lecce) e sul comparto turistico, interessando la parte costiera con alterazione delle correnti e dell’equilibrio ecologico del mare, in un’area dove sono presenti diverse attività e produzioni agro-alimentari di pregio. Inoltre il sito individuato ha un alto valore naturalistico, per la presenza di habitat marini naturali ed anche di specie da proteggere”. Senza dimenticare che “esiste un’ampia letteratura scientifica prodotta a livello mondiale da prestigiosi Istituti di ricerca che hanno analizzato gli effetti che potrebbero avere sui cetacei le attività di ricerca di idrocarburi in mare e le eventuali successive fasi di trivellazione con tecnologie (air gun) basate sull’ emissione di onde acustiche ad elevata energia, in grado di creare danni irreversibili agli apparati uditivi dei cetacei presenti nel mar Jonio. Per di più la Regione Basilicata, le amministrazioni locali interessate, i comitati ed associazioni hanno rigettato le richieste di ricerche di idrocarburi pervenute negli ultimi mesi evidenziando la contrarietà ad una scelta di politica energetica ed economica, in contrasto con i bisogni, lo sviluppo sociale ed economico del territorio”. Alla luce di tutto ciò Latronico chiede ai due Ministri “se e quali iniziative intendano adottare per approfondire la questione, se intendano sospendere ogni ulteriore permesso di ricerca al fine di approfondire tutti gli aspetti legati alla tutela dell’ambiente, e quali iniziative intendano assumere per la sicurezza delle popolazioni, in merito al rischio derivante dalle trivellazioni in un territorio la cui fenomenologia sismica può essere incrementata da tali interventi”.