La carica dei 120 trattori per dire no all’imu agricola. La manifestazione di protesta si svolge in mattinata a Matera ed è promossa da Altragricoltura e Comitato Terre Joniche. Due i gruppi diretti verso la città dei Sassi a partire dalle 8,30. Un primo proveniente da Borgo Venusio è stato composto da mezzi agricoli provenienti da Matera, Altamura e Gravina e ha raggiunto il centro della città da Matera Sud percorrendo la circonvallazione in direzione dei Vigili del Fuoco.
Un secondo si è concentrerà all’uscita di Matera centro salendo dallo svincolo dei Vigili del Fuoco. In particolare un gruppo è arrivato al Metapontino percorrendo la S.S.175 ed un altro dall’Alto Bradano costeggiando la diga di San Giuliano.
I due gruppi di trattori e mezzi agricoli si sono incontrati intorno alle 10,30 nei pressi della rotonda del pino (di fronte al Liceo Scientifico) dove erano ad attenderli numerose persone giunte con mezzi propri e autobus.
All’iniziativa hanno aderito diversi sindaci dei comuni di Puglia e Basilicata mentre alcune delegazioni sono arrivate anche da Sicilia e Campania.
La manifestazione si è concentrata prima in piazza Matteotti e a seguire si è trasferita in piazza Vittorio Veneto.
In particolare in piazza Matteotti, sul palco attrezzato su un carrellone a rimorchio di un trattore si sono alternati gli interventi delle diverse delegazioni di agricoltori, sindaci, organizzazioni e comitati in difesa del territorio e dei diritti.
Tre le delegazioni impegnate per gli incontri con i rappresentanti delle Istituzioni. La prima ha depositato intorno alle 9 un documento al Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto.
Quindi intorno a mezzogirono un’altra delegazione ha raggiunto la Prefettura mentre un altro gruppo ha raggiunto la sede di via Cappellutti della Regione Basilicata.
Gli agricoltori chiedono al Governo di non aumentare i canoni per non compromettere oltre la condizione insopportabile del nostro territorio rurale. La manifestazione è nata per affermare una netta pposizione alla applicazione “generalizzata e discriminatoria” dell’Imu agricola e per richiedere al Governo e alla Regione Basilicata misure e interventia per affrontare con atti concreti i problemi del comparto agricolo.
Al termine della manifestazione è stato letto l’atto di costituzione del Comitato nazionale contro l’Imu agricola e la salvezza delle aree rurali e delle comunità.
Protesta degli agricoltori, solidarietà di Tancredi e Giordano (Ugl)
“L’Ugl Basilicata solidarizza con gli agricoltori per aver manifestato oggi a Matera, e si oppone categoricamente a questa ingiusta norma prevista per l’IMU sui terreni agricoli ritenendo l’imposta iniqua che penalizza il settore dell’agricoltura, in generale, e la Basilicata in particolare per la natura dei sui territori, molto spesso argillosi e poco produttivi, inquinati oltre che per la scarsa densità della popolazione. Lo diciamo da mesi e con vergognoso ritardo se ne accorgeranno anche a Palazzo Chigi. La situazione per la gran parte dei Comuni lucani è insostenibile e in molti casi i bilanci rischiano di saltare”.
Lo dichiarano i segretari regionali dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “Ci troviamo di fronte a uno Stato che continua a vessare un settore che è già in ginocchio come l’agricoltura e in questo caso, piccoli proprietari di appezzamenti di terra. Con il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli di chi prima era esente si rischia di creare profondi disagi a Comuni e cittadini nella consapevolezza della complessa situazione finanziaria che sta vivendo il settore agricolo nella nostra regione, in particolare. Siamo vicini ai tanti proprietari dei terreni agricoli che hanno dato vita a una grande manifestazione di protesta per dire no a questa tassa, che quasi nessuno è in grado di potere onorare, considerate le difficoltà del momento per effetto della crisi economica. A questo punto serve un intervento legislativo e a farsene carico debbono essere i deputati nazionali eletti nelle Circoscrizione Lucane, ribadendo il concetto che ci troviamo di fronte ad aree disagiate e che l’Imu sui terreni agricoli va abolito. Non ci si può accontentare del semplice rinvio proposto dal governo ma battersi per l’esenzione. E’ una vergogna – proseguono Tancredi e Giordano -, hanno reso retroattiva una norma per reperire le risorse necessarie per la copertura della promessa elettorale del premier Renzi, i famosi 80 euro, è una vera e propria presa in giro per Sindaci e per i proprietari. Per il nostro territorio si tratta di un’ulteriore mannaia fiscale destinata a compromettere ancora di più il già precario stato di salute dell’agricoltura, che resta tuttora uno dei settori trainanti dell’economia. Tale tasse imposta senza alcuna sostanziale modifica è un colpo durissimo al mondo agricolo lucano, che attendeva con speranza dal Governo una norma in grado di riequilibrare, con l’aggiornamento degli estimi catastali, le disparità esistenti e quindi dare una boccata d’ossigeno al settore. I poveri agricoltori della Basilicata si ritrovano, invece – concludono i segretari Ugl -, con un provvedimento volto a fare cassa, sordo alle peculiarità di un mondo in grande sofferenza e ingeneroso verso un settore strategico anche per la salvaguardia del territorio.”
Protesta degli agricoltori, solidarietà di Adiconsum Basilicata.
Siamo solidali – ha affermato Angelo Festa, Presidente Regionale dell’Adiconsum – con gli agricoltori della Basilicata che hanno manifestato, oggi, a Matera contro la tassa sui terreni agricoli.
Siamo contrari al nuovo balzello sui terreni, imposto dal governo Renzi, in quanto mette in crisi inesorabilmente la nostra agricoltura, già provata e messa in ginocchio dalle calamità naturali e da una crisi economica che ha falcidiato i magri guadagni delle famiglie contadine.
La crisi economica, come l’aumento delle tasse porta inesorabilmente, in questo periodo, molte famiglie contadine a indebitarsi e a scivolare nelle maglie dell’usura e dell’estorsione. Per recuperare le risorse – ha proseguito Festa – occorre una politica economica più equa, con il taglio dei privilegi, degli sprechi, la riduzione dei costi della politica, una forte lotta alla corruzione, perché in caso contrario molte aziende agricole saranno costrette a chiudere ovvero per coprire i costi saranno costretti ad aumentare i prezzi dei prodotti a discapito, quindi, dei consumatori.
Riportiamo di seguito la nota inviata alla nostra redazione da Michele Riccardi, Coordinatore politiche agricole Matera Si Muove.
“Matera si Muove”, si schiera senza se e senza ma a favore degli agricoltori che, nella giornata del 24 Marzo 2015, hanno manifestato contro l’istituzione dell’IMU sui terreni agricoli.E’ quanto deciso dal movimento in occasione della manifestazione di protesta degli agricoltori a seguito di un incontro presieduto dal Dr. Michele Riccardi, libero professionista ed imprenditore agricolo nonchè responsabile regionale agricoltura del movimento Matera si muove .
Riccardi ha sottolineato come il governo abbia frettolosamente e senza alcuna logica convertito in legge il D.L. 4/2015 sull’IMU agricola, utilizzando criteri altimetrici basati sull’elenco dei comuni Italiani predisposto dall’ISTAT e confermando l’esenzione totale dei soli comuni montani, rendendo così l’IMU una vera e propria tassa patrimoniale che si abbatte come un macigno sulle aziende agricole.
Le vittime di tale disequità sono gli agricoltori che, con tenacia, ancora credono e perseverano nella loro attività produttiva, nonostante si ritrovino ad essere stretti nella morsa dell’aumento dei costi produttivi e finanziari e la contrazione dei prezzi di mercato dei prodotti agricoli.
L’ISTAT interrogata sui criteri utilizzati per la redazione di tale elenco, ritiene quella classificazione non più aggiornata poiché non tiene conto delle mutate condizioni di molti Comuni, come ad esempio quelli appartenenti a comprensori di bonifica montana.
Riccardi ha altresì invitato a unirsi alla battaglia del mondo agricolo e dichiarando di scendere in campo in prima persona a cominciare dalle prossime elezioni comunali di Matera anche a difesa del settore e soprattutto per mettere in atto tutte quelle azioni volte a tutelare quei giovani imprenditori agricoli che , pur volendo riscoprire un nobile quanto faticoso mestiere, non debbano essere scoraggiato nel ritorno alla coltivazione dei terreni.
Dalla presa di posizione pro-protesta -ha concluso Riccardi – deve derivare uno forte e chiaro monito verso tutte le istituzioni locali, sindacati ed agricoltori a perseverare nella protesta in corso, affinché il Governo riveda i criteri di assoggettamento dell’IMU, tutelando chi di agricoltura vive (imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti) o almeno ripristinando il criterio delle zone svantaggiate di cui al Regolamento (CE) n. 1257/1999.
Michele Riccardi, Coordinatore politiche agricole Matera Si Muove
La fotogallery della manifestazione di protesta a Matera (foto www.SassiLive.it)