“L’Ugl Basilicata evidenzia la crescita delle persone a rischio povertà gravemente indigenti, la disoccupazione soprattutto giovanile, le famiglie in cui non si lavora come si dovrebbe, i giovani che non studiano né lavoro, la dispersione scolastica, l’impossibilità di pagare le cure mediche. E’ una regione che sta’ vivendo un epocale dramma sociale”.
Lo denunciano i segretari dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano per i quali, “in tutta la regione la coesione sociale e la fiducia nelle istituzioni stanno diminuendo, la povertà aumenta. E’ divenuto un caso lucano e prende corpo in un paese, l’Italia, dove le risorse destinate al contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale sono di gran lunga inferiori alla media UE. La gente si sente oramai ‘burlata’ da reclami che non hanno oramai effetti: l’Europa, che si era impegnata a diminuire il numero dei poveri entro il 2020 con la Strategia di Lisbona, al contrario ne ha aumentato il numero. Dovevano diventare 96,4 milioni entro il 2020, ossia 20 milioni di poveri in meno, sono invece aumentati. 1 lucano su 4 è povero, non a caso – proseguono i sindacalisti Ugl – sempre di più aumenta la mensa della povera gente, distribuire abiti ai poveri aiutati dalla Caritas ed associazioni di volontariato. Un dato in aumento perché aggravato dalla crisi e dai tagli del governo al sociale, che hanno provocato le conseguenze maggiori proprio sui poveri, paradossalmente arricchendo i più ricchi. Ma le possibilità e le proposte per invertire la rotta, cambiando le politiche sociali, ci sono basta volerlo. Il Governo si concentri con i fatti sulle politiche socio-assistenziali in Italia che hanno un ruolo marginale e chi ne paga le conseguenze sono le perso e più deboli, tra queste gli anziani ovvero la fascia di popolazione più povera. Le famiglie vengono lasciate da sole a sopportare costi altissimi di accudimento e per la salute, sia gli anziani i quali con la sola pensione non riescono a far fronte a tutti i loro bisogni ed esigenze, Basta mentire – denunciano Giordano e Tancredi – per quanto negli ultimi anni si sia cercato di nascondere il problema: le famiglie della nostra regione non riescono a far fronte ai debiti che via via vanno aumentando, non sono in grado di saldare le bollette, soffrono di mancanza di mezzi economici di sussistenza ed ecco che assumono anche il volto della solitudine, dell’abbandono, dell’emarginazione, specchio di quella carenza degli affetti che sembra ormai affliggere una moltitudine in continua crescita, costretta a vivere nascosta, dimenticata e umiliata. Un popolo lucano – concludono i segretari Ugl – , sommerso che, con dignità, cerca di affrontare la sfida di ogni giorno: sopravvivere e senza una vera prospettiva sul futuro”.