Grande successo dell’iniziativa tenutasi a San Mauro Forte sull’Unione dei Comuni. Durante l’incontro hanno partecipato tutti i sindaci invitati, nonchè altri amminstratori locali, ma anche tanti cittadini interessati all’argomento.
Sono intervenuti il segretario di Sel di San Mauro Forte Antonio Santochirico e Gianni Rondinone, a seguire il dibattito con il contributo dei sindaci e le conclusioni del Presidente.
Lacorazza che ha fatto un escursus sulla riforma del titolo V e sulle sue criticità, sulla riforma dello Statuto Regionale, nonchè tutta la discussione che si sta facendo sulla governance regionale che stenta a partire .
Di seguito l’intervento di Antonio Santochirico.
È per me motivo di orgoglio aver organizzato oggi questo incontro, dedicato a un tema, quello del riordino degli enti locali e delle Unioni di Comuni, che riveste un’importanza cruciale per il nostro territorio.
In Basilicata i piccoli Comuni rappresentano circa il 90% del totale. L’opera di promozione delle Unioni di Comuni consente di ampliare i bacini di utenza, rendendo possibile l’attivazione e la gestione di servizi che richiedono un numero più ampio di destinatari finali.
Si tratta di un’iniziativa che merita a pieno titolo di essere considerata una buona pratica amministrativa.
Solo unendo le forze, i piccoli Comuni – senza rinunciare alla loro identità, alle loro tradizioni e alla loro cultura – possono garantire la sopravvivenza del loro straordinario patrimonio e affrontare le sfide dell’innovazione.
Occorre sapere accettare la sfida del cambiamento: i Comuni associati in Unioni potranno ridefinire e valorizzare il proprio ruolo ed acquistare importanti benefici per le popolazioni locali e per l’intero Paese.
Il tema del riordino degli enti locali diviene decisivo nel momento di difficile crisi economica che stiamo attraversando.
I nostri Comuni sono un’istituzione antichissima della storia italiana, da sempre vicini ai cittadini, ancorati al loro più intimo sentire.
Restare uniti, dimostrare senso di responsabilità e di equilibrio, diventano fattori essenziali.
Forza, coesione, coraggio possono dare ai cittadini maggiore speranza per il futuro.Ma una volta fatto il contenitore, bisognerà riempirlo di contenuti e una prima opportunità ci viene offerta dal progetto dell’ex Ministro Barca che prevede una strategia di rilancio del Paese e assegna una nuova e forte attenzione alle Aree Interne
Infatti un’ampia porzione del territorio nazionale (oltre un quinto della popolazione e il sessanta per cento del territorio nazionale), che, sebbene ricca di risorse, ambientali e paesaggistiche, culturali e del saper fare locale, ha subito gradualmente nel tempo un processo di marginalizzazione che si è tradotto in declino demografico, calo dell’occupazione e uso e tutela del suolo non adeguati. Si tratta di centri di piccole dimensioni, individuati quali aree distanti da centri di offerta dei servizi essenziali dell’istruzione, della salute e della mobilità, assai diversificati al loro interno e con forte potenziale di attrazione.
Anche il nostro territorio è entrato a far parte nella Strategia nazionale per le Aree interne e inserito nel Programma nazionale di Riforma deliberato dal Consiglio dei Ministri in data 8 aprile 2014 e nell’Accordo di Partenariato 2014/2020 trasmesso dall’Italia alla CE il 9 dicembre 2013.
La strategia ha il duplice obiettivo:
- di adeguare la quantità e qualità dei servizi di istruzione, salute, mobilità (cittadinanza);
- di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali (mercato).
La strategia è stata già avviata nel 2014 con la identificazione di un prototipo di area-progetto, e la nostra area – progetto finanziata con un plafon inziale di 4.5 milioni di Euro sono 6 comuni (Stigliano, Accettura, Cirigliano, Gorgoglione, Aliano, San Mauro Forte) e seguiranno ulteriori risorse finanziarie che vanno nell’ottica delle strategie sopra mensionate.
L’obiettivo è quello di allargare la perimetrazione dell’area-progetto in modo da far rientrare anche gli altri comuni della collina e montagna materana.
bene! CANDIDIAMO FABRIZIO BARCA A SINDACO DI MATERA? SAREBBE BELLO SE ACCETTASSE