Lunedi 30 marzo 2015 alle ore 17.30 presso il Campo Base di Metaponto è in programma l’assemblea organizzativa dopo la manifestazione del 24 marzo a Matera per decidere la nuove mobilitazioni e costituire il Comitato Nazionale. Di seguito la nota integrale.
Ripartiamo da Matera, per millenni capitale della cultura contadina, da oggi capitale della rinascita e del riscatto
Alla fine della manifestazione degli agricoltori contro l’IMU sui terreni, in molti si sono rivolti agli organizzatori chiedendo “Che non finisca qui, che non si disperdano la forza e le proposta di questa bella giornata unitaria”. Una giornata che, oltre le sigle e le bandiere di organizzazioni da troppo tempo silenziose quando non complici, ha visto scendere in strada un popolo che ha voglia di unità e di riscatto e di tornare a vincere per recuperare la dignità del lavoro e del vivere nelle aree e nelle comunità rurali.
Si terrà dunque, come deciso e annunciato pubblicamente, lunedi 30 marzo alle ore 17.30 al Campo Base di Metaponto la riunione organizzativa per decidere come proseguire la mobilitazione aperta dalla manifestazione tenuta il 24 marzo scorso a Matera contro l’IMU sui terreni convocata da un appello lanciato da Altragricoltura e dal Comitato per la Difesa delle TerreJoniche.
La riunione si svolgerà presso la “Serra del Riscatto” montata ai margini della SS Basentana nei pressi dello svincolo di Metaponto (per chi viene dalla SS Basentana il campo è a sinistra subito prima dello svincolo per la Jonica; per chi viene dalla Jonica, uscendo a Metaponto verso Potenza, il campo è subito dopo la corsia di decelerazione sulla destra).
“Nei giorni scorsi abbiamo ricapitolato i numeri della manifestazione del 24 marzo” fa sapere Gianni Fabbris al termine dell’incontro organizzativo tenuto venerdi scorso “143 i trattori arrivati a Matera da diversi comuni di Puglia e Basilicata; 8 gli autobus da diversi comuni; mille e cinquecento le persone presenti in Piazza a Matera in cui la maggior parte dei trattori non hanno potuto prendere posto (trovandolo nelle aree adiacenti) proprio per permettere alle persone di seguire la manifestazione. Molte le delegazioni presenti dai comuni di tutte le province di Puglia e Basilicata e 13 i comuni da cui si sono mossi i trattori (Sant’Eramo, Gravina, Altamura, Ginosa, Matera, Montescaglioso, Miglionico, Pomarico, Irsina, Grottole, Grassano, Bernalda, Pisticci)”.
Questi i numeri puri della mattinata che si è svolta a Matera che, però, avrebbero potuto essere persino più imponenti se gli organizzatori, su sollecitazione delle istituzioni materane ed in particolare della Questura, preoccupati della tenuta organizzativa della manifestazione e colpiti dalla risposta che andava oltre le aspettative, non avessero invitato i tanti che si stavano organizzando per partecipare con i trattori a sospendere le partenze limitandole a quelle che in realtà il giorno prima erano state ufficializzate.
Segno, evidentemente, che è troppo grande la provocazione che il Parlamento ha fatto pensando con l’introduzione dell’IMU sui terreni di fare cassa su aziende e comunità rurali ridotte allo stremo da una crisi drammatica che da anni in molti stanno denunciando e che, dietro la demagogia dell’EXPO o del made in Italy che tira, il Governo cerca di nascondere o di non vedere.
Chiara la posizione uscita dalla manifestazione: la tassa è iniqua, illegittima, inesigibile; gli agricoltori non potranno pagarla e i Sindaci (che si sono visti sottrarre somme arbitrariamente valutate e sovrastimate dal governo) andranno incontro al dissesto finanziario, al taglio dei servizi, all’innalzamento delle tasse per tutti i cittadini.
No all’IMU sui terreni, dunque, per difendere le comunità e i cittadini e salvare le aziende agricole produttive che non possono sopportare altri costi ma che, al contrario, hanno bisogno di fare reddito e di vedere ridotti i costi almeno al livello degli altri competitors europei che pagano meno in tasse, carburanti, energia, servizi.
Per alzata di mano durante la bella mattinata di mobilitazione del 24, l’assemblea ha deciso di dare vita al Comitato Nazionale per il Riscatto e la Dignità degli agricoltori e delle comunità e la Difesa delle terre, del lavoro e dell’Ambiente. Un comitato aperto alla partecipazione di agricoltori, cittadini, associazioni, rappresentanti istituzionali per costruire un forte movimento unitario che eviti la chiusura delle aziende e rilanci una funzione corretta della gestione delle terre e del territorio. Un comitato unitario perchè il crollo dell’agricoltura è il crollo di tutta la comunità e perchè uscire dalla crisi rurale non è questione tecnica o corporativa ma che riguarda tutti i cittadini.
Un territorio svuotato di attività rurali è un territorio che si spopola, che perde lavoro e servizi e che si presta ad ogni speculazione da parte di sciacalli dell’usura, delle vendite all’asta, della trivella facile, delle agroenergie o del ciclo industriale dei rifiuti.
Per questo il 24 a Matera sul palco degli agricoltori c’erano i Sindaci e c’erano i rappresentanti delle vertenze per la Difesa Ambientale del Territorio, dei Consumatori e dei Cittadini.
Con questo spirito si terrà la riunione organizzativa di lunedi 30 marzo a Metaponto al Campo Base. Una riunione di agricoltori e delle loro realtà, aperta alle associazioni ed ai movimenti di cittadini ed alle vertenze di Territorio per dare vita ad un movimento ampio e unitario per difendere le terre, il lavoro, l’ambiente e le comunità.
Questo il programma dell’incontro:
– discussione e approvazione del documento costitutivo del Comitato Nazionale
– proposte di iniziative contro l’IMU agricola
– decisioni sull’agenda e convocazione della prossima data e del luogo della mobilitazioneInfo e adesioni: riscattorurale@gmail.com
Si terrà dunque, come deciso e annunciato pubblicamente, lunedi 30 marzo alle ore 17.30 al Campo Base di Metaponto la riunione organizzativa per decidere come proseguire la mobilitazione aperta dalla manifestazione tenuta il 24 marzo scorso a Matera contro l’IMU sui terreni convocata da un appello lanciato da Altragricoltura e dal Comitato per la Difesa delle TerreJoniche.
La riunione si svolgerà presso la “Serra del Riscatto” montata ai margini della SS Basentana nei pressi dello svincolo di Metaponto (per chi viene dalla SS Basentana il campo è a sinistra subito prima dello svincolo per la Jonica; per chi viene dalla Jonica, uscendo a Metaponto verso Potenza, il campo è subito dopo la corsia di decelerazione sulla destra).
“Nei giorni scorsi abbiamo ricapitolato i numeri della manifestazione del 24 marzo” fa sapere Gianni Fabbris al termine dell’incontro organizzativo tenuto venerdi scorso “143 i trattori arrivati a Matera da diversi comuni di Puglia e Basilicata; 8 gli autobus da diversi comuni; mille e cinquecento le persone presenti in Piazza a Matera in cui la maggior parte dei trattori non hanno potuto prendere posto (trovandolo nelle aree adiacenti) proprio per permettere alle persone di seguire la manifestazione. Molte le delegazioni presenti dai comuni di tutte le province di Puglia e Basilicata e 13 i comuni da cui si sono mossi i trattori (Sant’Eramo, Gravina, Altamura, Ginosa, Matera, Montescaglioso, Miglionico, Pomarico, Irsina, Grottole, Grassano, Bernalda, Pisticci)”.
Questi i numeri puri della mattinata che si è svolta a Matera che, però, avrebbero potuto essere persino più imponenti se gli organizzatori, su sollecitazione delle istituzioni materane ed in particolare della Questura, preoccupati della tenuta organizzativa della manifestazione e colpiti dalla risposta che andava oltre le aspettative, non avessero invitato i tanti che si stavano organizzando per partecipare con i trattori a sospendere le partenze limitandole a quelle che in realtà il giorno prima erano state ufficializzate.
Segno, evidentemente, che è troppo grande la provocazione che il Parlamento ha fatto pensando con l’introduzione dell’IMU sui terreni di fare cassa su aziende e comunità rurali ridotte allo stremo da una crisi drammatica che da anni in molti stanno denunciando e che, dietro la demagogia dell’EXPO o del made in Italy che tira, il Governo cerca di nascondere o di non vedere.
Chiara la posizione uscita dalla manifestazione: la tassa è iniqua, illegittima, inesigibile; gli agricoltori non potranno pagarla e i Sindaci (che si sono visti sottrarre somme arbitrariamente valutate e sovrastimate dal governo) andranno incontro al dissesto finanziario, al taglio dei servizi, all’innalzamento delle tasse per tutti i cittadini.
No all’IMU sui terreni, dunque, per difendere le comunità e i cittadini e salvare le aziende agricole produttive che non possono sopportare altri costi ma che, al contrario, hanno bisogno di fare reddito e di vedere ridotti i costi almeno al livello degli altri competitors europei che pagano meno in tasse, carburanti, energia, servizi.
Per alzata di mano durante la bella mattinata di mobilitazione del 24, l’assemblea ha deciso di dare vita al Comitato Nazionale per il Riscatto e la Dignità degli agricoltori e delle comunità e la Difesa delle terre, del lavoro e dell’Ambiente. Un comitato aperto alla partecipazione di agricoltori, cittadini, associazioni, rappresentanti istituzionali per costruire un forte movimento unitario che eviti la chiusura delle aziende e rilanci una funzione corretta della gestione delle terre e del territorio. Un comitato unitario perchè il crollo dell’agricoltura è il crollo di tutta la comunità e perchè uscire dalla crisi rurale non è questione tecnica o corporativa ma che riguarda tutti i cittadini.
Un territorio svuotato di attività rurali è un territorio che si spopola, che perde lavoro e servizi e che si presta ad ogni speculazione da parte di sciacalli dell’usura, delle vendite all’asta, della trivella facile, delle agroenergie o del ciclo industriale dei rifiuti.
Per questo il 24 a Matera sul palco degli agricoltori c’erano i Sindaci e c’erano i rappresentanti delle vertenze per la Difesa Ambientale del Territorio, dei Consumatori e dei Cittadini.
Con questo spirito si terrà la riunione organizzativa di lunedi 30 marzo a Metaponto al Campo Base. Una riunione di agricoltori e delle loro realtà, aperta alle associazioni ed ai movimenti di cittadini ed alle vertenze di Territorio per dare vita ad un movimento ampio e unitario per difendere le terre, il lavoro, l’ambiente e le comunità.
Questo il programma dell’incontro:
– discussione e approvazione del documento costitutivo del Comitato Nazionale
– proposte di iniziative contro l’IMU agricola
– decisioni sull’agenda e convocazione della prossima data e del luogo della mobilitazioneInfo e adesioni: riscattorurale@gmail.com