“La campagna nutre la città, il mercatino delle cose buone”: è la nuova iniziativa promossa a Matera giovedì 2 aprile (piazza Vittorio Veneto, dalle ore 10 alle ore 20) dalla Cia, insieme a Donne in Campo e Agia nell’ambito del progetto “La spesa in campagna” per accorciare la filiera agro-alimentare. Il mercatino è una vetrina delle produzioni agricole locali di qualità e la partecipazione diretta dei produttori agricoli è importante per consolidare un rapporto di fiducia tra i consumatori ed il mondo agricolo.
Nel corso della giornata sarà possibile acquistare prodotti freschi e trasformati, sia biologici che tradizionali, in previsione delle festività pasquali.
La Spesa in Campagna è un circuito di imprese agricole, aderenti alla Confederazione italiana agricoltori – Cia, che fanno vendita diretta. Si pone l’obiettivo di applicare la filiera corta nella vendita dei prodotti agricoli freschi e trasformati favorendo l’incontro tra i consumatori ed i produttori. Facendo la Spesa in Campagna il consumatore soddisferà la sua domanda di genuinità e risparmio, e avrà inoltre l’occasione di conoscere l’imprenditore e la sua famiglia, l’attività agricola, le tecniche di coltivazione e di allevamento di animali, nonché di ammirare il paesaggio agrario, le bellezze naturali e artistiche del territorio.
La Spesa in Campagna, è un canale di vendita privilegiato attraverso cui le aziende possono aumentare la visibilità dei prodotti agricoli e del territorio.
I principi della spesa in campagna sono: Favorire relazioni diretta tra consumatori e produttori; Far conoscere la storia degli alimenti, le persone che li hanno prodotti, i campi da cui provengono; Far conoscere i territori ed i paesaggi di origine dei prodotti; Garantire prezzi equi, non rincarati dai passaggi intermedi nella filiera; Sviluppare nuovi canali di vendita; Stimolare l’aggregazione e la creazione di reti di produttori ed operatori; Favorire collegamenti tra produzioni locali e turismo; Indirizzare le politiche agricole-alimentari verso il tema della filiera corta; Promuovere la qualità degli alimenti, la dieta mediterranea e il modello life in italy.
Inoltre, riscoprire e rilanciare le antiche ricette dei territori rurali con prodotti di stagione appena raccolti e subito cucinati, valorizzare il protagonismo delle donne dell’agricoltura depositarie dei saperi contadini, creare un rapporto diretto fra produttore e consumatore anche a tavola, offrire nuove occasioni di reddito alle aziende agricole “rosa” e contribuire alla difesa dell’ambiente accorciando la filiera e “sfruttando” tutte quelle produzioni locali che necessitano di minori quantità di combustibili fossili per essere prodotti e trasportati sono gli obiettivi dell’AgriCatering, la nuova attività ideata da Donne in Campo-Cia che prevede l’offerta di servizi di catering a filiera corta, dove tutto nasce direttamente dal lavoro nei campi senza intermediazioni. L’AgriCatering è già partito in via sperimentale in Toscana e in Basilicata, ma ora lo scopo è di creare una vera e propria “rete” nazionale, tramite le associazioni territoriali di Donne in Campo, presenti su tutto il territorio italiano. E per fare questo, le imprenditrici agricole della Cia si sono già dotate di un regolamento ben preciso, un marchio “ad hoc” e un rigido disciplinare.