Zona Franca Urbana a Matera: ha successo la proposta dell’API
Il presidente dell’API, Nunzio Olivieri, esprime grande soddisfazione per il voto unanime del Consiglio Regionale che ha deciso di individuare un’area della città di Matera come Zona Franca Urbana.
La soddisfazione è tanto più grande se si considera che fu proprio l’API, all’indomani del varo della legge finanziaria per il 2007 che stanziava 50 milioni di euro a titolo sperimentale per ciascuno degli anni 2008 e 2009, a lanciare la proposta di Matera come area urbana a forte degrado socio-economico ma con interessanti potenzialità di sviluppo, area da individuare come ZFU.
Di recente, poi, l’invito al Comune di Matera a presentare nei termini (21 luglio 2008) la candidatura alla Regione, quindi l’ordine del giorno di alcuni Consiglieri regionali e l’approvazione all’unanimità.
Ma la vera soddisfazione – commenta Olivieri – sta soprattutto nel fatto che un’area prostrata economicamente e socialmente, con i livelli occupazionali fortemente compromessi, come questa, proposta dal Comune su sollecitazione dell’API, godrebbe di enormi vantaggi fiscali e contributivi, alimentando la ripresa economica e produttiva, spingendo le aziende che beneficeranno degli sgravi ad assumere e ridando fiato all’economia e speranze ai giovani.
La capacità della Zona Franca Urbana di rimettere in moto un circuito economico ormai fermo, è già dimostrata dall’esperienza francese che dura con successo dal 1997. Speriamo che qui da noi si verifichi altrettanto, pur in presenza delle note diseconomie che contraddistinguono il nostro territorio. Ed è proprio il recupero del divario di competitività che ci separa dal resto del Paese che deve essere perseguito come fine da raggiungere per mezzo della ZFU.
Nunzio Olivieri invita adesso tutti i Parlamentari lucani, soprattutto quelli di maggioranza, a far sì che il MiSe prima e il CIPE dopo si pronuncino ufficialmente sulla Zona Franca Urbana a Matera, secondo la procedura che affida questa competenza al Ministero per lo Sviluppo Economico e al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica.
Naturalmente, l’effetto benefico della ZFU durerà soltanto alcuni anni, dopo di che toccherà a noi mantenerne l’efficacia il più a lungo possibile.
“Rispetto alla proposta dell’API, che individuava tre aree urbane non contigue (Paip 1 e 2, La Martella e Sassi), il Consiglio Regionale ha approvato solo le prime due. Va bene così – spiega il presidente dell’API. Dopo l’ammissione a finanziamento da parte del CIPE occorrerà mettere in atto un progetto di promozione territoriale che veda impegnate tutte le istituzioni competenti: Consorzio Industriale per le utilities e Regione per le infrastrutture.
Intanto la Regione, come prevede la Circolare del MiSE del 26 giugno 2008 dovrebbe eventualmente valutare l’opportunità di un co-finanziamento degli interventi.