Dopo aver conquistato il primo premio alla terza edizione del Premio Letterario Rai La Giara iIl materano Roberto Moliterni è tornato a casa per presentato il suo romanzo “Arrivederci a Berlino Est” nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi. L’evento, organizzato da Matera Letteratura, rientra nella rassegna “Open Book, Open Future, il
futuro è un libro aperto”, promssa in collaborazione con le librerie The Sassi Bookstore, Mondadori, dell’Arco e Di Giulio. All’incontro, moderato dalla giornalista Margherita Agata, è intervenuta Gabriella Ricciardi, curatrice editoriale del Premio Rai Eri La Giara mentre le letture di alcuni brani estratti dal romanzo sono stati affidate a Angelo Roberti e a Mariangela Caruso.
Il libro: Arrivederci a Berlino Est trascina il lettore in un intenso intreccio di eventi che vanno dalla guerra in Albania alla caduta del Muro, travolgendo il Titta, un siciliano che ha più volte cambiato nome e identità nel corso della sua vita e che è finito a trascorrere
le giornate in una piccola pensione della città divisa, ormai rifugio di spie che vengono da ogni parte del mondo. Il protagonista vive sospeso tra un passato scomodo e l’amore per una donna che non riesce a dimenticare. Roberto Moliterni, senza sacrificare il ritmo proprio
di un noir, riesce a penetrare e scavare i suoi personaggi, sempre in bilico tra il desiderio di scegliere il proprio destino o subire quello che la storia decide per loro.
Il libro, che ha sconfitto più di 500 romanzi inediti pervenuti alle 21 sedi Rai di tutta Italia e si è aggiudicato la Giara doro, è una storia che intreccia amore e spionaggio, ripercorrendo un vasto arco di tempo che va dalla seconda guerra mondiale alla caduta del muro.
Moliterni riesce a governare bene il complesso intreccio degli eventi, a trascinare il lettore per le vie di Berlino est, a fargli sentire le sue strade come una grande gabbia, a fargli respirare il clima di quegli anni dalla Bulgaria alla Praga della rivoluzione, con una scrittura capace di ricreare tutti i colori delle diverse fasi attraversate dal suo protagonista: dai toni forti e intensi della gioventù inconsapevole e idealista, a quelli cupi di una maturità
disillusa, a quelli grigi di una vecchiaia rassegnata con un cuore solo apparentemente in inverno.
Una scrittura che senza sacrificare il ritmo proprio di un noir, è capace di penetrare e scavare i propri personaggi restituendogli tutte le contraddizioni della vita vera. Il protagonista si chiederà continuamente se siano state le proprie scelte a condurlo là dove si trova, o se la Storia, il contesto, le origini, gli abbiano tracciato un’unica strada percorribile. Moliterni con una scrittura mai banale
traccia un personaggio la cui amara consapevolezza ha il pregio di non essere dimenticata dal lettore.
Breve biografia di Roberto Moliterni
Il materano Roberto Moliterni, classe 1984, dopo gli studi in cinema, nel 2010 ha vinto il Premio Malerba per la sceneggiatura In prima classe. Ha pubblicato Fare un corto (Dino Audino Editore, 2012), collabora come rubricista a diverse riviste e ha un blog su “Donna
Moderna”. Ha ideato insieme a due amici le carte da gioco “Materane”. Arrivederci a Berlino est è il suo primo romanzo.
La fotogallery della presentazione del libro “Arrivederci a Berlino est” (foto www.SassiLive.it)