SPESA FARMACEUTICA IN CALO – MIGLIORA IL SALDO DELLA MOBILITA’ EXTRAREGIONALE
Scende in termini assoluti la spesa farmaceutica della ASM, mentre migliorano sensibilmente i saldi della mobilità extraregionale. Questi i punti principali rimarcati dal Direttore Generale della ASM dott. Vito Gaudiano durante una conferenza stampa tenuta stamattina, nel corso della quale ha anche illustrato le azioni gestionali e organizzative realizzate
dall’Azienda negli ultimi mesi.
Il Direttore Generale ha spiegato che la spesa farmaceutica complessiva si è ridotta soprattutto per correttivi adottati a livello regionale nella distribuzione dei farmaci. In pratica, attualmente i reparti ospedalieri prescrivono e dispensano direttamente la cura per la prima settimana ai pazienti appena dimessi, il che comporta un minor disagio per gli stessi, che non devono recarsi prima dal medico di famiglia e poi in farmacia e, al tempo stesso, un notevole risparmio –nell’ordine del 50% circa- del costo unitario del farmaco prima erogato attraverso le farmacie convenzionate. E’ evidente –ha aggiunto Gaudiano- che l’aver deciso di erogare direttamente alcuni farmaci sembra solo in apparenza un aggravio di spesa della farmaceutica ospedaliera, ma ciò è ampiamente compensato dai minori costi della farmaceutica convenzionata (oltre 2 milioni di euro), che si traducono in una riduzione
complessiva della spesa.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti sono stati anche forniti gli ultimi dati disponibili sul saldo della mobilità extraregionale, che dimostrano come la ASM si contraddistingua nel panorama regionale per la capacità di ridurre progressivamente i tassi di emigrazione sanitaria ed incrementare l’attrattività delle strutture aziendali, quindi il numero delle persone che
decidono di farsi curare nella ASM. Nello specifico, il saldo complessivo evidenzia che tra il 2008 e il 2009 la mobilità si è ulteriormente ridotta del 12% con un recupero di efficienza, quindi un minor costo per la sanità lucana, di oltre 2,5 milioni di euro. Sono state, inoltre, illustrate le misure adottate dall’Azienda per incidere ulteriormente sulle principali voci di spesa e cioè la istituzione di sistemi interni di controllo sulla appropriatezza nell’uso dei farmaci, sulla protesica, sul corretto utilizzo dei posti letto (il c.d. bed management).
Per quanto concerne la questione delle liste d’attesa, il Direttore Generale ha annunciato che con l’avvio del piano regionale delle priorità nelle prestazioni sanitarie, anche l’Azienda farà la propria parte implementando il piano aziendale delle liste d’attesa, pur dovendosi rimarcare le criticità legate al ricorso alle strutture sanitarie non sempre appropriato da parte degli utenti e
alla carenza di personale, strettamente connessa al blocco delle assunzioni disposto a livello regionale.
Il dott. Gaudiano ha anche accennato ai risultati ottenuti sul fronte gestionale con il pressoché completamento dell’opera di unificazione delle vecchie Asl n. 4 e 5 e il riassetto degli ospedali distrettuali di Tinchi, Stigliano e Tricarico, ognuno dei quali sarà riqualificato e dotato di strutture e servizi in grado di fornire una forte connotazione specialistica.
In merito alla spesa per consulenze, è stato evidenziato che questa, ereditata nel 2009 da scelte compiute dalle precedenti Aziende, si caratterizza per attività prettamente sanitarie e in modo particolare per lo scambio interaziendale di professionalità mediche e sanitarie. Nel 2010 l’Azienda ha comunque ridotto drasticamente le attività convenzionate.
Il Direttore Generale ha, infine, colto l’occasione per ringraziare tutti i rappresentanti dei media, presenti e non, per la meritoria opera di informazione e divulgazione che compiono quotidianamente, precisando tuttavia che i toni anche accesi degli ultimi giorni nei confronti di taluni organi di
informazione discendono dalla volontà di evitare allarmismi e notizie che possono creare senza motivo nella opinione pubblica la grave impressione di comportamenti non dettati dalla morale, fermo restando il doveroso riconoscimento della piena autonomia e della professionalità di questi organi, su cui non si discute.
Riceviamo e pubblichiamo la nota del direttore generale Asm Vito Gaudiano inviata per replicare all’articolo pubblicato sul Quotidiano della Basilicata in merito all’aumento del suo stipendio.
In merito ad alcune affermazioni contenute in un foglio locale, secondo cui la Direzione Generale avrebbe adottato provvedimenti tesi ad aumentare il compenso degli organi di indirizzo, la Asm ne contesta totalmente la fondatezza e fa rilevare che la notizia è un mix di ignoranza e mala fede.
Ignoranza perché diverse disposizioni di legge, nazionali e regionali, tutt’ora in vigore, prevedono adeguamenti automatici legati all’indice Istat ed altri parametri rigorosamente applicati.
L’aver riportato esclusivamente il compenso stabilito dalla Regione Basilicata senza spiegare quanto la stessa Regione ha stabilito più sotto, cioè che il compenso si adegua in modo automatico agli indici di legge, dà chiara l’evidenza della completa mala fede di chi crede di imbonire l’opinione pubblica con informazioni distorte e notizie capziosamente manipolate.
Gli adeguamenti sono automatici e non discendono da scelte regionali, proprio perché avvengono direttamente e secondo quanto stabilito dalla legge e specificato dalla Regione Basilicata, ad esempio con l’indice Istat.
Ne è dimostrazione il fatto che i Direttori Generali delle aziende sanitarie lucane, con l’eccezione dell’Ospedale San Carlo di Potenza il cui Direttore Generale percepiva sino a poco tempo fa un compenso superiore del 20% perché non rientrante nelle riduzioni stipendiali stabilite a livello nazionale, percepiscono lo stesso compenso annuo e a partire dallo stesso periodo, senza che ciò, ed è questa la prova della strumentalità della sedicente notizia, desti interesse.
I compensi dei Direttori Generali –proprio per i provvedimenti anticrisi varati dal Governo- sono stati decurtati una prima volta nel 2008 del 20% e una seconda volta nel 2010 di un ulteriore 15%.
L’Azienda tutelerà in ogni sede la propria immagine, pur non potendosi esprimere che profonda ripugnanza per metodi informativi che tentano quasi quotidianamente uno sgangherato killeraggio mediatico fatto di notizie o false o incomplete per allarmare i cittadini, ma che tradisce tuttavia una sordida frustrazione di chi pensa di brandire i mass media per finalità personali o di becero gioco politico, a scapito di comportamenti che dovrebbero essere improntati all’etica.
Di seguito l’articolo pubblicato dal Quotidiano della Basilicata di martedì 2 agosto 2011
Tempo di rigore, ma per non tutti. E se a dare il buon esempio ci ha pensato il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha annunciato di voler rinunciare all’adeguamento annuo della sua retribuzione, tutt’altro segnale arriva dall’azienda sanitaria di Matera. Il fatto, per la verità, risale a un anno fa. Già allora, però, il grosso deficit nella Sanità lucana, che di recente ha portato all’introduzione di nuovi ticket, non era certo un mistero. Ma al direttore generale Vito Gaudiano – recentemente rinviato a giudizio nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Matera che vuol vederci chiaro sul modo in cui il manager ha tentato di risolvere l’incompatibilità della nomina all’Asm con la carica di direttore del Centro regionale trapianti – il compenso annuale di 139.000 euro che gli veniva riconosciuto e assegnato dalla Regione Basilicata al momento della sua “investitura” (a gennaio del 2009), deve essere sembrato insufficiente. E così, con deliberazione che porta la data del 17 giugno 2010, il manager dell’Asm di Matera ha pensato bene di correre ai ripari, aumentandosi lo stipendio: i 139.000 euro sono passati a 153.888,80 lordi. Un riadeguamento del compenso giustificato con l’applicazione dell’incremento contrattuale del Ccnl del personale della dirigenza medica e veterinaria, e dall’adeguamento all’indice Istat. La stessa delibera prevede pure l’aumento del compenso per il direttore sanitario Giuseppe Montesano (passato a 123.104 euro), per quello amministrativo, Rocco Ierone (per la stessa somma), i componenti del collegio sindacale (per 15.388 euro) e il presidente dello stesso collegio (18.465). Ma c’è di più. Perché la delibera ha carattere retroattivo: è esplicitamente previsto che l’atto annulli e sostituisca ogni precedente atto o determinazione. E impegna l’Unità operativa economica finanziaria a erogare i predeterminati compensi, con conguagli agli importi del 2009 e del 2010 già corrisposti nelle precedenti mensilità, a partire proprio dal primo gennaio 2009. Visto e sottoscritto proprio dai tre direttori destinatari degli aumenti Guadiano, Montesano e Ierone. A dispetto di quanto previsto dallo stesso decreto del governatore. La differenza tra quanto assegnato dalla Regione e il compenso che si è riconosciuto lo stesso Gaudiano (che per l’anno 2009 è stato fissato a 152.357 euro), moltiplicato per il numero totale dei mesi, dà una bella sommetta. La questione pone almeno due interrogativi: il primo riguarda la legittimità di un atto che in qualche modo sembra scavalcare la competenza della Regione, che, in fatto di determinazione dei compensi dei direttori generali, dovrebbe essere esclusiva dell’ente. C’è poi una questione di opportunità: il provvedimento è stato assunto mentre di fatto il Governo provvedeva a bloccare gli adeguamenti salariali di tutti i dipendenti pubblici, quindi anche quelli della Sanità, fino al 2014. Senza tener conto del fatto che si tratta di un segnale in assoluta controtendenza rispetto ai sacrifici che si chiedono ai cittadini. Del resto l’Azienda sanitaria di Matera – che nell’anno 2009 ha totalizzato una spesa per sole consulenze e collaborazioni per oltre un milione di euro – in fatto di sprechi, fino a questo momento, si è già contraddistinta. Allo stesso Guadiano, di recente, la commissione di valutazione ha contestato un pesante sforamento della spesa farmaceutica: il tetto massimo doveva essere di sei milioni, mentre si è andati oltre i 19 milioni di euro. Nonostante, questo però, lo scorso 12 luglio, la giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore alla Sanità, Martorano, la delibera che proroga il direttore generale (e il suo omologo all’Asp di Potenza, Pasquale Amendola) fino a fine mandato.
Mariateresa Labanca
Dice il “saggio” Andreotti: a pensar male si fa peccato….ma quasi sempre ci si azzecca
Il sottoscritto si è dimesso dall’ASL di Matera nel giugno del 2009…con posto di lavoro da laureato collaboratore amministrativo cat. D a soli 1.300,00 Euro al mese…il sottoscritto ed altri (TANTI, TROPPI!!!)professionisti dimissionari non sono stati sostituiti, attingendo alla medesima graduatoria di merito relativa al concorso del 2005, per presunta carenza di fondi…Vorrei sottolineare che i soli aumenti che questi “signori” si sono accalappiati sarebbero bastati a coprire il fabbisogno di spesa relativo a 4 stipendi di gente giovane, laureata e competente, forse anche avulsa dalla penosa scena politica cittadina e regionale!!!
Io sono scappato per i seguenti motivi:
1. Avevo (ed ho, fortunatamente) già un lavoro che mi soddisfaceva; ho accettato la chiamata per poter tornare a Matera dai miei (lavoro nel Nord Italia)…ho quasi implorato i superiori di farmi fare qualcosa che valorizzasse le mie conoscenze ma si sono dimostrati propensi a farlo solo dopo aver ricevuto le mie (per mio conto, irrevocabili) dimissioni!!!
2. All’interno dell’ASL vige un clima di vassallaggio e “leccaculismo” stile Mega Ditta di Fantozzi…
3. Quando passa per i corridoi il Mega Direttore Generale, sembra di essere all’interno del Film “Il Professor Guido Tersilli” di Alberto Sordi…con tutto il codazzo di leccapiedi al seguito del magnate!!!
4. Vanno avanti solo i raccomandati…
5. La politica la fa da padrone, con affido degli incarichi non legati al merito, bensì alla vicinanza “al sole”…
6. Gli stipendi sono da fame rispetto ad ogni altra ASL d’Italia, mentre i compensi dei dirigenti sono piuttosto “competitivi” verso l’alto!
7. Per aver preferito tornare al Nord, pur avendo famiglia (i miei non sono più giovanissimi) a Matera, vuol dire essere deluso e schifato dall’andazzo in cui Matera è costretta a vivacchiare da questi “sporcaccioni” della politica!!!
8. Sono tornato a fare il mio vecchio lavoro, sempre nel settore pubblico, senza assilli da parte della politica e libero di gestire il mio lavoro secondo coscienza!!!
Spero di aver espresso il mio sfogo in maniera chiara e mi dichiaro notevolmente addolorato, in quanto sono uno dei tanti giovani costretto dalle circostanze ad andare a fare fortuna altrove, a causa della precisa volontà politica di non far crescere il nostro territorio che deve rimanere nelle mani di questi pochi ma agguerriti politicanti privi di ogni morale!!!
CACCIAMOLI VIA!!!
INOLTRE, VORREI SEGNALARE AL DOTT. PROF. DIR. GEN. CHE QUALSIASI DIPENDENTE PUBBLICO (QUALE E’ IL MEDESIMO DIR. GEN., NONOSTANTE SIA UN TRIO DI GRADINI SOPRA I PROPRI “SOTTOPOSTI”) HANNO GLI STIPENDI BLOCCATI FINO AL 2014…LA CRISI CHE VIVIAMO E L’ANDAMENTO GENERALE DELL’ECONOMIA SCONSIGLIAVANO L’ADOZIONE DI UNA SIMILE DELIBERA…ANCHE PER I DIPENDENTI DA 900,00 / 1.000,00 € MENSILI E’ PREVISTO L’ADEGUAMENTO ISTAT E TUTTE LE ALTRE DIAVOLERIE CHE HA INVOCATO A SUA DIFESA ED A DIFESA DELLA LEGITTIMITA’ DELLA DELIBERA ADOTTATA…NON C’ERANO I PRESUPPOSTI DI OPPORTUNITA’, E SPERO CHE LA CORTE DEI CONTI CASSI IN TOTO QUESTA FURBATA IGNOBILE!!!
NON ERANO SUFFICIENTI I CIRCA 140.000,00 € ANNUI, CARO DOTT. PROF. DIR. GEN,???
FACCIA ALTRETTANTO PER I SUOI “SUDDITI”, ALLORA, E VADA CONTRO LE DIRETTIVA DEL GOVERNO ANCHE A FAVORE DI CHI FA I SALTI MORTALI PER ARRIVARE A FINE MESE E SI SCAPPELLA OGNI QUAL VOLTA LA SUOLA DELLE SUE VENERABILI SCARPE INCONTRA IL SUO TRISTE CAMMINO!!!
FACCIA UN BAGNO DI UMILTA’ E SI VERGOGNI!!!
SE QUESTA E’ LA SINISTRA CHE ABBIAMO IN BASILICATA, STIAMO FRESCHI…OGNUNO, UNA VOLTA RICOPERTO UN DETERMINATO INCARICO DI PRESTIGIO, AGISCE “PRO DOMO PROPRIA”, AL FINE DI METTERE QUANTO PIU’ FIENO IN CASCINA, FACENDO LA FORMICA LABORIOSA DA UNA PARTE E LA VOLPE DALL’ALTRA!
NON RIESCO A STARE ZITTO…
Cerco un posto da direttore dirigente di un qualsiasi ente a chi mi devo rivolgere? Sig. Gaudiano chi mi consiglia? Grazie
per fare scomparire questi indegni dovremmo cambiare noi caro popolo della basilicata
siamo un popolo fragile che spera nel posto fisso in periodi di crisi “purtroppo”.
diamo il voto a queste persone,se cosi’ li possiamo chiamare,e non ci rendiamo conto che ci stanno prendendo per i fondelli!!!!!!!
quindi non fatevi prendere ancora in giro ,tanto con la fame che c’e’ in giro per sistemare voi dovranno prima sistemare i parenti e poi voi POI FORSE
Cari cittadini umili….ki vi scrive è un ragazzo che ha una età compresa dai 22 ai 30 anni!! Vorrei rimanre in questo contesto nell’anonimato!! Volevo farvi una domanda….Dato che il mio forte è la conoscenza storica e tenedo conto della mia cultura ormai prossima alla laurea in lex… vi domando sapete cosa accadde subito dopo i moti del 1848? ora ve lo sintetizzo!! innanzitutto la politica diventava anno dopo anno la lotta alla conquista del potere fino ad oggi; e pure qua c’è qualcosa ke non quadra; xkè all’art 3 della costituzione italiana al secondo comma si evince: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”; allora se la costituzione italiana è stata prommossa ed entrata in vigore negli anni 1947-’48…io vi chiedo come mai allora è stato creato l’articolo 3 della cost. quando poi gli stessi politici trasgrediscono? Perchè sto cavolo di Paese ha paura di cambiare e di dare una garanzia al futuro? perchè non mandiamo a “quel paese” sti vecchi rincitrulliti, grossi, brutti e puzzolenti politici per così rimpiazzare i giovani che hanno forze fresche e piena iniziativa ed energia? se davvero il popolo ha il potere sovrano perchè i politici fanno tutt’altro anzicchè adempiere ai programmi politici? Allora andare in politica, far addebitare l’italia, incassare milioni di euro e metter crisi dappertutto è cosa difficile oppure possiamo farlo tutti? Vi dico un’altra cosa: l’italia ha 3 poteri( legislativo-esecutivo-giudiziario). Tutti sono importanti per il paese, però solo quello giudiziario è accessibile per concorso pubblico…questo vuole dire che i primi due non sono accessibili per concorso pubblico bensì per conoscenze super allargate!!! Ebbene sì cari lettori…se vogliamo il bene dell’italia non votiamo più i vecchi ma i giovani…solo così farete bene per i vostri figli, ta to le promesse che vi fanno prima dei voti dopo sono parole morte che vagano nell’aria…CAMBIAMO L’ITALIA….promettete i voti ma non dateli mai ai vecchi…dateli ai giovani affincchè nasca una nuova CASTA!!!