La Coldiretti di Basilicata, in considerazione delle molteplici e continue segnalazioni che provengono dagli allevatori riferite in particolare al fenomeno dei danni causati dai lupi e dai cinghiali, e prendendo atto della dimensione allarmante che va sempre di più assumendo sul territorio regionale, ha chiesto al presidente della Giunta Regionale Pittella, all’assessore all’agricoltura Ottati e all’assessore all’ambiente Berlinguer la disponibilità ad avviare ed a sviluppare un processo di definizione di tale criticità. A tale proposito l’Organizzazione ha segnalato la disponibilità che le Associazioni venatorie, le Associazioni ambientaliste, gli ATC e le Organizzazioni agricole hanno manifestato al tavolo “sul calendario venatorio 2015/2016” tenutosi lo scorso 31 marzo, presso l’Assessorato Ambiente della Regione Basilicata, di procedere ad una fase concertativa che, partendo dall’argomento posto all’ordine del giorno, definisca metodi e procedure per affrontare e risolvere il problema dei danni da fauna selvatica, compreso quella protetta.
E’ evidente che tale criticità presuppone che la Regione operi coerentemente alla gravità del problema; il carattere diffusivo del problema, esteso all’intero territorio regionale- parchi e riserve incluse – e la presenza, nella gestione dell’accertamento e risarcimento dei danni, di troppi Enti o Organismi, viene vissuto dagli agricoltori quale elemento di criticità che ostacola l’attività d’impresa. Se a ciò aggiungiamo le difficoltà a definire le modalità di reperimento delle risorse finanziarie necessarie per gli interventi a sostegno delle imprese agricole, in particolare per i danni provocati dai cinghiali con riferimento particolare alle aree protette ed alle aree contigue ed ai danni da specie protette, quali ad esempio il lupo, la situazione diventa insostenibile.
Per tali ragioni, pur apprezzando gli atti che la Regione ha di recente proposto o deliberato – è il caso della modifica, prevista dall’art. 40 della L.R. n° 8 del 2014, dell’art. 12 della L.R. n° 28 del 2003, che ha ripristinato i fondi per il raggiungimento delle finalità della L.R. n° 2 del 1995, e la recente approvazione, nel mese di febbraio 2015, del DDL sulla fauna selvatica da parte della Giunta Regionale – la Coldiretti non comprende i ritardi nei pagamenti dei danni da lupo, oramai fermi al 2010, e, soprattutto, non ritiene coerente con la gravità del problema, quanto annunciato, in occasione del Tavolo del Partenariato sul PSR dello scorso 26 marzo: la cancellazione della misura 4.4 del PSR 2014/2020, che, per l’appunto, prevedeva tutta una serie di azioni di prevenzione contro i danni da fauna selvatica. La scelta, confermata dalla lettura delle risposte della Regione alle osservazioni dei servizi della Commissione europea e dalla verifica della sintesi del piano finanziario del PSR 2014/2020, pubblicate sul portale www.basilicatapsr.it, è in assoluto contrasto giuridico proprio con il DDL sopra richiamato, che rimanda al PSR per le misure e le relative risorse finanziarie.
La Coldiretti auspica quindi la convocazione con urgenza di uno specifico incontro per chiarire la vicenda e predisporre gli atti correttivi conseguenti.