Il Consiglio regionale ha approvato oggi a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Pd, Pp, Ri, Psi, Udc, Pdl-Fi, Cd e Gm e 2 voti contrari di M5s e Lb-Fdi) una risoluzione, illustrata in Aula dal consigliere Galante (Ri), sull’accordo fra Regione e Ministero dello sviluppo economico sull’utilizzazione delle risorse derivanti dal “Fondo del tre per cento delle royalties” (che, per il biennio 2013-2014 ammontano a circa 130 milioni di euro), con la quale “si impegna la Giunta regionale, compatibilmente con il confronto che si svilupperà nelle sedi ministeriali, a tenere conto del dibattito del Consiglio regionale e a valutare, prima dell’accordo definitivo, ogni azione utile a sostegno dello sviluppo e del sistema sociale della Basilicata; incrementare il fondo diretto a Comuni e Province, valutando progetti, prevedendo interventi a sostegno del decoro urbano nonché di riqualificazione della viabilità e considerando il finanziamento del fondo di coesione interna istituito con la legge regionale n. 10/2002; prevedere tra gli interventi misure rivolte all’abbattimento delle barriere architettoniche e al ‘turismo accessibile’ ai fini dell’adeguamento di servizi e strutture che consentano una migliore qualità della vita alle persone con disabilità, senza ostacoli né difficoltà, e quindi in condizioni di autonomia, sicurezza, comfort; sostenere, nell’ambito del quadro normativo esistente, gli studenti universitari meritevoli e più bisognosi nel percorso post universitario e a supportare finanziariamente le iniziative di start up, nella fase di avvio, nella fase di investimento e di gestione; riferire, a partire dalla data odierna, annualmente in Consiglio sull’attuazione dell’accordo”.
Nel dibattito sull’accordo preliminare fra Regione e Ministero dello Sviluppo economico sulla social card, aperto nella precedente seduta da una comunicazione del presidente Pittella, sono intervenuti i consiglieri Perrino (M5s), Romaniello e Pace (Gm), Rosa (Lb-Fdi), Galante (Ri), Mollica (Udc), Napoli (Pdl-Fi), Polese e Santarsiero (Pd), Benedetto (Cd) e il presidente Pittella, che ha concluso i lavori.
”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel suo intervento dopo il dibattito dei consiglieri regionali sul pre-accordo con il Mise illustrato nella precedente seduta del Consiglio regionale della Basilicata. “Dico le cose – ha aggiunto Pittella – per quelle che sono: ci sono spunti e suggerimenti di profondità, e ci sono altri interventi stereotipati, che ci consegnano solo e soltanto criticità. Ma la democrazia nel dibattito impone di confrontarci con la schizofrenia dei contenuti che non sempre si sintonizzano sulla comprensione. Siamo abituati anche a questo, abbiamo spalle larghe e per fortuna una salute che ci consente di guardare orizzonti un po’ più lontani. Mi rendo conto che in questo momento di grande criticità c’è chi si diverte anche sui social, a scrivere cose anche molto avvilenti sul piano personale, che meritano ovviamente non una risposta: forse la considerazione che si può avere in occasione di piccole miserie umane. Le definisco così. E mi duole e mi dispiace se c’è chi lo consente. Perché tutto questo appartiene non al genere umano ma a chi coltiva la cultura dell’odio e della cattiveria, che non ha mai animato il mio agire, prima di essere presidente ed oggi che sono presidente. La politica si esercita nel dibattito, anche in uno scontro vivace, anche nell’opposizione dura, ma sicuramente punta ad aggiungere un pezzo alla discussione. Quando invece c’è soltanto il piacere di demolire con il livore proprio di un animale cattivo, penso che chi esercita questo sforzo disumano, anche sui social, meriti la mia sottolineatura, il mio sdegno, non la mia stima. Ma ho deciso di resistere ad ogni costo e di andare avanti lungo una strada tracciata con le primarie alle quali mi sono sottoposto, puntando alla qualità dei contenuti e alla robustezza dei programmi”. Il presidente Pittella, riferendosi al preaccordo Regione – Mise (social card) ha specificato che “ci sono misure che sono inedite: il presidente Renzi parla di un reddito minimo di cittadinanza, ne parla sulla scorta del recupero di oltre un miliardo di euro. Noi arriviamo prima del governo Renzi e diamo una risposta a chi in questo momento non ha nulla e che è stanco della chiacchiere”.